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Controlli e manutenzione degli impianti per evitare la Legionella in luoghi turistici

La Legionellosi si può contrarre tramite inalazione o aspirazione d’acqua infetta. Il batterio prolifera in presenza d’acqua. Le strutture ricettive devono effettuare regolare pulizia degli impianti idrici e aeraulici

di Giuseppe Matina e Massimo Artorige Giubilesi
 
28 maggio 2016 | 16:51

Controlli e manutenzione degli impianti per evitare la Legionella in luoghi turistici

La Legionellosi si può contrarre tramite inalazione o aspirazione d’acqua infetta. Il batterio prolifera in presenza d’acqua. Le strutture ricettive devono effettuare regolare pulizia degli impianti idrici e aeraulici

di Giuseppe Matina e Massimo Artorige Giubilesi
28 maggio 2016 | 16:51
 

La malattia del legionario meglio conosciuta come “Legionellosi” fu scoperta nel 1976 dopo che, al raduno della Legione Americana al “Bellevue Stratford Hotel” di Philadelphia, 221 persone contrassero una forma di polmonite mai diagnosticata prima e 34 di loro morirono. In quel caso, la fonte di contaminazione batterica fu identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo. Alla Legionella appartengono 58 specie, suddivise in oltre 70 sierogruppi. La specie che ad oggi risulta responsabile di oltre il 90% dei casi è la L. Pneumophila, che è un batterio ubiquitario di forma cilindrica che prolifera in ambienti acquatici con temperature tra i 25 e i 45°C.



È presente in natura nei bacini lacustri, transita attraverso i punti di prelievo dell’acqua per poi colonizzare e infestare la rete idrica cittadina e i singoli edifici (negli impianti idrici e aeraulici). La sua capacità di persistenza e di moltiplicazione è legata, oltre che alla temperatura, ad una serie di condizioni ambientali come la presenza di acqua ferma, incrostazioni, corrosioni, amebe e biofilm.

Non è possibile ammalarsi bevendo acqua contaminata o infettarsi da persona a persona. Il contagio avviene solo tramite inalazione o aspirazione d’acqua infetta aerosolizzata (mediante una doccia, una torre di raffreddamento, una fontana, una vasca idromassaggio). Così facendo, il batterio ha la capacità di arrivare ai macrofagi alveolari umani, di sopravvivere e moltiplicarsi al loro interno fino a causare un infezione polmonare in persone suscettibili.

I soggetti più vulnerabili e che subiranno danni più gravi per la salute sono persone con deficienze immunitarie (anziani, fumatori, immunocompromessi e bambini). Le manifestazioni cliniche sono due: una più lieve chiamata ”Febbre di Pontiac”, simile ad una influenza, ed una più grave con interessamento polmonare, chiamata “Malattia del Legionario”, che per persone con deficienze immunitarie, nel 10% dei casi, risulta essere fatale.

La comparsa della Legionella può essere prevenuta solo in fase di progettazione degli impianti, successivamente può essere solo monitorata effettuando una periodica valutazione del rischio, di tutte le possibili fonti d’acqua in grado di produrre aerosol, e tenuta sotto osservazione tramite la manutenzione e la pulizia periodica degli impianti, controllando lo stato funzionale dei filtri idrici, aeraulici e la temperatura in modo da evitare l’intervallo critico, effettuando analisi e campionamenti e se necessario adottando sistemi di disinfezione termici, chimici o fisici.


Nel 1983 (DM 07.02.83) il ministero della Sanità ha incluso la Legionellosi tra le malattie infettive e diffusive soggette ad obbligo di denuncia. Infatti, ogni medico che venga a conoscenza di un caso di legionellosi ha l’obbligo di notifica immediate dell’infezione all’autorità sanitaria competente, come definito dal D.M. 15/12/1990. Data la necessità di monitorare la frequenza di legionellosi diagnosticata in Italia e identificare tempestivamente cluster epidemici, l’Istituto Superiore di Sanità ha avviato un Programma nazionale di sorveglianza e l’istituzione del Registro nazionale della Legionellosi.

Parallelamente al sistema italiano, esiste un programma di sorveglianza internazionale (EWGLINET) iniziato nel 1986, con l’obiettivo di raccogliere informazioni relative ai casi di malattia dei legionari associati ai viaggi che si verificano nei 36 Paesi partecipanti al programma. Il sistema di sorveglianza italiano comunica allo EWGLI i dati relativi ai casi di legionellosi acquisita da cittadini italiani sia durante viaggi in Italia che all’estero e dagli stranieri che hanno soggiornato in Italia.

Concludendo, è bene sapere che tutte le strutture in cui siano stati accertati casi di Legionellosi vengono inseriti in una banca dati europea (ENDSNet) a cui accedono regolarmente tutti i tour operator, i quali escludono dalle loro guide tali strutture ricettive al fine di tutelare gli utenti finali.


Per ulterori informazioni:
www.giubilesiassociati.com

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