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La pasticceria sale in passerella Abiti e accessori “griffati” AMPI

Partnership di successo quella tra AMPI e il Salon du Chocolat di Milano. I Maestri Pasticceri hanno realizzato creazioni esclusive per la sfilata Chocolate Gallery, che ha saputo unire arte, fashion e food. E poi showcooking a base di cioccolato e degustazioni sensoriali sul tema del cioccolato e dei suoi abbinamenti

18 febbraio 2017 | 09:05
La pasticceria sale in passerella 
Abiti e accessori “griffati” AMPI
La pasticceria sale in passerella 
Abiti e accessori “griffati” AMPI

La pasticceria sale in passerella Abiti e accessori “griffati” AMPI

Partnership di successo quella tra AMPI e il Salon du Chocolat di Milano. I Maestri Pasticceri hanno realizzato creazioni esclusive per la sfilata Chocolate Gallery, che ha saputo unire arte, fashion e food. E poi showcooking a base di cioccolato e degustazioni sensoriali sul tema del cioccolato e dei suoi abbinamenti

18 febbraio 2017 | 09:05
 

«Non c’è così tanta metafisica sulla terra come in un cioccolatino», scriveva Fernando Pessoa. E il cioccolatino ora entra anche nella sfera della moda. Il “chocofashion” è infatti l’ultima frontiera in cui si sono cimentati i Maestri Pasticceri di AMPI, che anche per questa seconda edizione ha patrocinato il Salon du Chocolat di Milano. Presentati in anteprima alla opening night del Salon, sulla passerella si sono potuti apprezzare gli outfit disegnati da 12 giovani stilisti studenti della Naba - Nuova accademia di belle arti di Milano - realizzati appunto in cioccolato dall’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, grazie a grandi firme della pasticceria.

La pasticceria sale in passerella  Abiti e accessori griffati AMPI

Fonte di ispirazione per i bozzetti alcuni capolavori della storia dell’arte. Il curatore della sfilata, il Maestro AMPI Davide Comaschi - direttore della prima Chocolate Academy italiana - ha fatto sfilare orecchini cioccolato-gioiello da mangiare a fine serata. Il pastry chef campione del mondo non si è limitato agli accessori e ha confezionato un abito creato su un gioco di geometrie e trasparenze ispirate alla Piramide del Louvre, di grande suggestione visiva.

Francesco Boccia su ispirazione di Renoir ha creato delle palline pendenti di cioccolato. Dalle illustrazioni di Dorè della Divina Commedia Giancarlo Cortinovis ha fatto sfilare un abito ispirato alle suggestioni dell’Inferno dantesco, con un busto di seni di cioccolato. Alessandro Servida si è dedicato ai bottoni in gradazione di colore rivestiti in cioccolato e fermati con fili su base jeans riprendendo le gradazioni cromatiche del dipinto dell’impressionista americano Reid e ispirandosi a Mucha ha realizzato una struttura in filo di ferro che riproduce i capelli rivestiti naturalmente di cioccolato.

Fabrizio Donatone si è lasciato sedurre dalle geometrie di Mondrian per applicazioni di rigorose strutture in ferro rivestite di cioccolato. I Preraffaelliti sono stati lo spunto di Carmelo Sciampagna che ha spalmato di cioccolato rami e tessuti di yuta. Klimt ha suggerito ovali e quadretti in cioccolato colorato oro a Pasquale Marigliano.

Luca Mannori su ispirazione di Kusama ha plasmato mezze sfere di cioccolato applicati su tessuto. Feltro e rete imbevuti nel cioccolato sono state le accoppiate materiche scelte da Rocco Scutellà, ispirandosi a una installazione dell’artista tedesco neo dada Joseph Beuys. La pittura antica cinese ha influenzato la creatività di Sandro Ferretti che ha realizzato decori tagliati al laser decorati in cioccolato secondo l’iconografia orientale.

La sfilata Chocolate Gallery nasce dalla volontà di unire arte, fashion e food. L’esperienza riuscitissima consente di affermare che insieme queste aree creative sanno unire la bellezza delle forme, il profumo e il gusto del cioccolato allo stile e all’eleganza della moda.

La pasticceria sale in passerella  Abiti e accessori griffati AMPI

Oltre all’emozione della sfilata, i Maestri AMPI hanno fatto vivere agli ospiti del Salon degustazioni sensoriali legate al cioccolato e ai suoi migliori abbinamenti e si sono esibiti in showcooking a base di cioccolato presso le aree #chocosphere e #pastryshow con Francesco Boccia, Paolo Sacchetti, Emmanuele Forcone, Emanuele Valsecchi, Roberto Rinaldini, Gianluca Fusto, Alessandro Servida, Iginio Massari e Davide Comaschi, Carmelo Sciampagna e Gino Fabbri, presidente di AMPI.

Le demo si sono trasformate in insoliti duetti e piccoli show con Davide Comaschi assistente di Gino Fabbri, la presentatrice Irene Colombo ingaggiata come assistente, la soubrette Federica Fontana prestatasi ad aiuto pasticcere. La demo di Rinaldini è culminata con una “ola” del pubblico guidata dallo stesso pasticcere romagnolo, che si è proprio divertito. Massari a insaputa del suo allievo ha fatto un “regalo di compleanno” a Davide Comaschi e con lui ha tenuto uno showcooking a quattro mani.

Lo chef Gualtiero Marchesi e il fondatore di Accademia Maestri Pasticceri Italiani, il Maestro dei Maestri Iginio Massari, hanno animato una conversazione dal tema “Una storia infinita: allievi e maestri a confronto” insieme ai rispettivi “allievi”: Davide Oldani e Davide Comaschi.

Quest’ultimo si è distinto infine per “Il Cuore di San Valentino 2017”, un cioccolatino ideato e realizzato da Comaschi per la Lega Tumori Lilt Milano, un connubio speciale sia nella forma che nel sapore che ha soddisfatto il palato e mosso il cuore e che ha ricevuto il premio Choco design e impegno sociale Grand Prix 2017 brand identity. Questa pralina immortalata in uno scatto del grande fotografo Giovanni Gastel è stata protagonista di una raccolta fondi in esclusiva durante il Salon du Chocolat.

UN ACCADEMICO AL MESE - Rocco Scutellà
Dopo quasi 90 anni di storia e alla quarta generazione di pasticceri, Rocco Scutellà guarda al futuro della pasticceria dalla punta dello Stivale. Da piccolo laboratorio fondato nel 1930 per iniziativa dell’omonimo avo autodidatta, l’Antica Pasticceria artigianale Scutellà (www.scutella.it) si trova nel centro di Delianuova (Rc), un piccolo borgo ai piedi dell’Aspromonte in Calabria, circondato da ulivi secolari e castagni. Un palazzo Umbertino che si articola in diverse ambientazioni attorno al banco di pasticceria: la caffetteria, la sala da tè e una assortita cantina deve degustare gli aperitivi salati. A Reggio Calabria si trova anche un secondo punto vendita, e anche di questo è titolare insieme al fratello.

La pasticceria sale in passerella  Abiti e accessori griffati AMPI

Rocco comincia da giovanissimo a frequentare con profitto le botteghe artigianali siciliane per affinare poi le doti dell’arte pasticciera nelle più prestigiose scuole di livello nazionale. Nel corso degli anni, grazie agli insegnamenti di bottega del padre e alla passione per questo lavoro, Rocco Scutellà ha conquistato i palati più esigenti con le sue specialità. La sapiente scelta degli ingredienti, il rigoroso rispetto delle tradizioni, la frizzante creatività, sono le caratteristiche della pasticceria garantita da Rocco Scutellà che nel 2015 è diventato Maestro Pasticcere facendo l’ingresso nella prestigiosa Accademia Maestri Pasticceri Italiani.

Quello che apprezziamo di lui sono il desiderio di perfezionarsi costantemente e di mettere al primo posto la qualità delle materie prime accuratamente selezionate. Inoltre, grazie all’innovazione di Rocco, la produzione artigianale della Pasticceria Scutellà ha ampliato ancor più il suo assortimento, affiancando alla pasticceria classica mignon, torte moderne e mousse. Oltre a una rinomata produzione di pralineria, tavolette e soggetti in cioccolato di ogni genere, la tradizione trova posto con un’ampia varietà di prodotti tipici stagionali tra cui i famosissimi torroni.

La specialità che ha reso Scutellà famoso in tutta la Penisola, e per la quale è spesso ospite di trasmissioni televisive, è il decantato “mandorlato”. Un tripudio di sapori mediterranei per il croccante di mandorle preparato con miele d’arancio d’Aspromonte e mandorle siciliane. Tra gli ultimi riconoscimenti in ordine di tempo citiamo l’abito di cioccolato realizzato da Scutellà per la strepitosa “Chocolate Gallery”, la sfilata di moda all’ultimo Salon du Chocolat di Milano.

La collaborazione del Maestro Pasticcere con la stilista Susanne Sandgreen della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano ha sortito uno degli abiti tra i più apprezzati della sfilata. Ispirandosi a una installazione dell’artista tedesco neo dada Joseph Beuys, l’abito è un semplice tailleur con pantalone molto femminile grazie a inserti dal forte contrasto cromatico e dalla raffinatezza dei pizzi in cioccolato. Questa creazione di alta sartoria rispecchia esattamente la sintesi di Scutellà tra tradizione e modernità. Un pizzo e un merletto d’altri tempi realizzati con una struttura di rete e feltro imbevuti di cioccolato e applicati al tessuto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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