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L'estratto di Prunus spinosa trigno può combattere le cellule tumorali

Il “Prunus spinosa trigno” è ricco di antiossidanti e il suo estratto, se miscelato con un complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine, può contrastare la capacità di proliferazione delle cellule tumorali

 
21 aprile 2015 | 14:09

L'estratto di Prunus spinosa trigno può combattere le cellule tumorali

Il “Prunus spinosa trigno” è ricco di antiossidanti e il suo estratto, se miscelato con un complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine, può contrastare la capacità di proliferazione delle cellule tumorali

21 aprile 2015 | 14:09
 

Uno studio scientifico condotto dall'Istituto superiore di sanità (Iss) ha dimostrato che il “Prunus spinosa trigno” - un arbusto spinoso che cresce in particolare proprio in Molise, nelle aree più incontaminate della Regione, dove viene utilizzato per farci un liquore, il trignolino, o in aggiunta al tabacco della pipa - ha un importante effetto antitumorale: il suo estratto, addizionato con una particolare miscela di aminoacidi, si è infatti dimostrato in grado di uccidere il 70-78% delle cellule tumorali utilizzate per i test in vitro e di inibirne la proliferazione.



A illustrare le potenzialità della “pianta molisana” è la ricercatrice Iss Stefania Meschini, autrice dello studio in via di pubblicazione su riviste scientifiche, in occasione del 4° congresso internazionale di Medicina biointegrata; «Il prunus - spiega Stefania Meschini - è ricco di antiossidanti e può contrastare la capacità di proliferazione delle cellule tumorali. Nella sperimentazione in laboratorio, abbiamo trattato con l'estratto della pianta cellule cancerose di pazienti affetti da cancro a colon, polmone e cervice uterina. Abbiamo quindi osservato che, da solo, l'estratto non aveva effetti, ma addizionato ad un particolare complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine, denominato Can, è stato in grado di ridurre la sopravvivenza delle cellule tumorali ed ha portato a distruzione tra il 70 e il 78% delle cellule cancerose nell'arco di 24 ore. Il passo successivo sarà passare alla fase dei test su animali, con l'obiettivo di arrivare, nell'arco di qualche anno, alla produzione di un nuovo farmaco antitumorale».

L'Iss, insieme all'azienda produttrice del composto, annuncia Meschini, «ha depositato il brevetto delle miscela Prunus-Can, e per questo la formulazione potrà essere disponibile a breve come integratore a supporto delle terapie chemioterapiche». L'estratto miscelato di Prunus, sottolinea il presidente della Società italiana di medicina biointegrata (Simeb) Franco Mastrodonato, «sarà ulteriormente testato dal'Iss nella formulazione di integratore e sarà disponibile, in vendita nelle farmacie su indicazione medica, da maggio-giugno. Ciò è reso possibile sulla base dei test che hanno confermato la non tossicità del composto e previa la registrazione già avvenuta del composto stesso presso il ministero della Salute».

Inoltre, «per motivi etici - precisa l'esperto - abbiamo ottenuto che il prezzo a confezione sia assolutamente accessibile, intorno ai 20 euro, rispetto ad un costo inizialmente stimato come molto più elevato». In occasione dell'Expo di Milano, poi, «lo studio sulle potenzialità del Prunus spinosa trigno - conclude Mastrodonato - sarà presentato, il 25 giugno, alla comunità scientifica internazionale, nell'ambito di un convegno sulle terapie oncologiche integrate».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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