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Stanchezza e insonnia primaverili si curano con un'alimentazione sana

Con l'inizio della primavera, 12 milioni di italiani soffrono di insonnia, e responsabili in gran parte dei casi sono le cattive abitudini alimentari. L'alimento più consigliato dai nutrizionisti è la carne di pollo, che grazie al suo alto valore biologico e al suo contenuto proteico è utile per far fronte ai malesseri stagionali

di Mariella Morosi
08 aprile 2015 | 15:08
Stanchezza e insonnia primaverili 
si curano con un'alimentazione sana
Stanchezza e insonnia primaverili 
si curano con un'alimentazione sana

Stanchezza e insonnia primaverili si curano con un'alimentazione sana

Con l'inizio della primavera, 12 milioni di italiani soffrono di insonnia, e responsabili in gran parte dei casi sono le cattive abitudini alimentari. L'alimento più consigliato dai nutrizionisti è la carne di pollo, che grazie al suo alto valore biologico e al suo contenuto proteico è utile per far fronte ai malesseri stagionali

di Mariella Morosi
08 aprile 2015 | 15:08
 

Se la primavera è la rinascita della natura, per sostenere i nuovi ritmi del nostro organismo nella nuova stagione occorre fronteggiare piccoli mali come insonnia, spossatezza, astenia, stanchezza, difficoltà di concentrazione o giramenti di testa. Sono tutti segnali di quella che gli esperti definiscono “sindrome da letargo” o semplicemente “stanchezza primaverile”, dovute principalmente a vari fattori di stress come il cambio dell’ora e il rialzo delle temperature. Strategico un corretto stile di vita ma soprattutto un'alimentazione sana ed equilibrata soprattutto nel pasto serale.



Tra i cibi che non richiedono un eccessivo impegno da parte dell’apparato gastrointestinale il pollo è la carne ideale, digeribile e con tutti i necessari nutrienti ad alto valore biologico. È ricca di proteine (22% in media) e con un modestissimo contenuto di grassi (1% nel petto e 6% nella coscia). A dirlo è il nutrizionista Pietro Migliaccio (nella foto), presidente della Società italiana di scienza dell'alimentazione (Sisa).

«È l’alimento giusto per tutte le età - spiega il nutrizionista - si presta a innumerevoli preparazioni. Le sue proteine sono ricche dell’amminoacido triptofano che prende parte ad innumerevoli processi biologici tra i quali la sintesi della serotonina ed anche della melatonina, sostanze che donano serenità e favoriscono il sonno. Inoltre il pollo apporta ferro, che è l’elemento fondamentale per la sintesi dell’emoglobina, una molecola che trasporta ossigeno a tutti i tessuti. La sua carenza provoca anemia il cui sintomo più evidente è proprio la spossatezza».

Pietro MigliaccioMa non è tutto. Il pollo è anche una fonte eccellente di quei micronutrienti come il potassio e il calcio, nonché di vitamine del gruppo B, necessari per mantenere in equilibrio le attività del sistema nervoso e quindi prevenire ogni stato di stanchezza dovuto all’affaticamento psicofisico. «I suoi nutrienti - continua Migliaccio - sono coinvolti in numerosi processi biochimici quali la contrazione dei muscoli e del cuore e la conduzione degli impulsi nervosi; pertanto consentono un buon stato di salute psichica e fisica, quindi vigore ed energia».

In Italia 12 milioni di persone soffrono di insonnia, secondo le ultime stime del Centro del sonno dell’Università di Parma e dell’Aims (Associazione italiana medicina del sonno), e il fenomeno si acuisce al cambio di stagione. Ma sono comuni anche astenia, giramenti di testa, difficoltà di concentrazione e stanchezza maggiormente per le donne anche se, per entrambi i sessi, si evidenzia un trend crescente in relazione all’aumento dell’età (Ricerche 2011-2012 a cura dei MMG aderenti al network “Health Search” e del dipartimento di Neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano). Responsabili, in gran parte dei casi, le cattive abitudini alimentari. Il consumo di pasti serali troppo abbondanti o di difficile digestione possono rendere difficoltoso il sonno.

Di contro, una dieta troppo povera di calorie sembra che faccia diminuire il tempo in cui si dorme profondamente, ossia accorcia quella parte di sonno chiamata Rem (Rapid eyes moviment) che corrisponde alla fase onirica. Solo un'alimentazione bilanciata consente la corretta sintesi di ormoni e neurotrasmettitori necessari per mantenere l’equilibrio del ciclo veglia/sonno. Se il pollo è la carne considerata ideale, oltre che economica, è preferibile cucinarla in modo semplice con olio extravergine di oliva per garantire il minimo impegno dell’apparato digerente.

Si possono utilizzare spezie come il basilico, il rosmarino, la maggiorana e lo zafferano mentre è preferibile evitare spezie piccanti o eccitanti come pepe, peperoncino, paprika e zenzero che possono provocare un’eccessiva secrezione gastrica e favorire i risvegli notturni. Si possono anche utilizzare il latte, le uova, le noci, le mandorle, cioè tutti alimenti che sono ricchi di triptofano e che inducono la produzione della serotonina e della melatonina. Al bando, invece, specialmente di sera, caffè, the, cacao, cioccolata, salumi, formaggi, salsa di soia, e bibite analcoliche con caffeina.

Si tratta di alimenti ricchi di tiramina, sostanza che stimola la produzione di noradrenalina che a sua volta provoca un aumento della frequenza cardiaca e un rialzo della pressione arteriosa e di conseguenza rendono difficoltoso il riposo notturno. Anche il sale a dosi eccessive può alterare il sonno in quanto provoca un risveglio per la sete, agendo come eccitante della corteccia cerebrale. Le bevande alcoliche e il vino, assunti con moderazione hanno un effetto sedativo ma si eccede accade il contrario, come per il tè e il caffè. Promosse a pieni voti camomilla e tisane a base di valeriana, biancospino, belladonna o passiflora e anche un bel bagno caldo regala sempre un relax fisico e mentale.

Per cominciare una bella giornata di primavera è più che mai da consigliare un'abbondante prima colazione a base di latte, yogurt, pane, biscotti, fette biscottate, cereali, miele, marmellata e frutta o succhi per una buona idratazione. Polline e pappa reale, spesso utilizzati contro la stanchezza, sono purtroppo solo dei palliativi anche se non si deve trascurare il loro possibile effetto placebo. Anche gli integratori multivitaminici e le sostanze particolari quali il ginseng e il guaranà non fanno miracoli e comunque devono essere sempre prescritti dal proprio medico di fiducia e acquistati in farmacia.

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