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Cosmesi naturale, tendenza in crescita Sulla nostra pelle frutta e verdura

Dal bagno nel latte d’asina in voga nell’antica Roma, agli attuali bendaggi con i fanghi termali, la cosmesi naturale riscuote sempre più successo e insieme ad una alimentazione sana, garantisce gli effetti desiderati

di Emanuela T. Cavalca
 
26 giugno 2015 | 10:21

Cosmesi naturale, tendenza in crescita Sulla nostra pelle frutta e verdura

Dal bagno nel latte d’asina in voga nell’antica Roma, agli attuali bendaggi con i fanghi termali, la cosmesi naturale riscuote sempre più successo e insieme ad una alimentazione sana, garantisce gli effetti desiderati

di Emanuela T. Cavalca
26 giugno 2015 | 10:21
 

Massaggi al cioccolato o bucce d’uva, impacchi con fieno o frutti rossi. La fantasia nella cosmetica non ha confini: la clientela ricerca la natura anche nella cosmetica. Il successo di questo settore è testimoniato da Sana, la fiera che si tiene a Bologna dal 12 al 15 settembre, che lo scorso anno ha visto un incremento di espositori del 36% e 10% di visitatori. Certamente non bastano quattro fette di cetriolo e due di pomodoro sul viso per avere una pelle perfetta. Anzi il “fai da te” va bandito, perché potremmo procurarci irritazioni cutanee.



Regola fondamentale: nutrirsi in modo sano, mettendo nei nostri piatti, molta frutta e verdura. E poi? Controllare con attenzione l’etichetta dei prodotti cosmetici che devono essere privi di paraffina, silicone, profumi e coloranti di sintesi. Stiamo parlando di elementi derivati dal petrolio, che dovrebbero scomparire dagli scaffali del bagno, non solo dovremmo bandire creme e oli solari che inquinano il mare. Tutti sanno che l’ambiziosa Poppea, seconda moglie di Nerone, amava immergersi nel latte d’asina.

Lo zafferano serviva a colorare l’incarnato del viso, la pasta depilatoria a base di cera e gusci di noce scaldati lisciavano il corpo; le mandorle frantumate, miele e olio d’oliva erano prodotti usati di frequente anche dagli egiziani. Nel Cinquecento il colore dei capelli biondodorato delle veneziane era frutto di ore al sole sulle terrazze (altane) e, dopo avere intriso con un infuso d’erbe le ciocche, le stendevano sulla solana, una tesa di tela intorno al capo.

Nel Settecento la polvere di riso rendeva il viso sempre più pallido e nell’Ottocento sarà madame Tallien a immergersi in una decina di chili di fragole e frutti rossi. Senza avere conoscenze chimiche, avevano capito il potere anti ossidante dei flavonoidi, contenuti nella frutta rossa. Non per nulla negli cinque hotel GB di Abano terme ci si può far coccolare dalla Bacco-terapia , che rinnova la pelle, grazie alla gelatina e ai semi d’uva rossa antiossidante e rassodante. Oppure ci si fa avvolgere dal fango termale, unito al puro mosto di vino, applicato con piacevoli spennellature.

Oggi la ricerca cosmetica rileva quanto sia importante che i vegetali contenuti nei cosmetici provengano da coltivazione biologica. «Abbiamo sempre formulato delle creme - rileva Eugenia Palumbeni, formulatrice e titolare di Pura Vida, linea bio Eco Cosmetica, nata nel 2012, in partnership con Alce Nero - che contengano sostanze attive. Prendiamo le farine integrali commercializzate da Alce Nero, poi attraverso un processo di fermentazione naturale otteniamo lisati, che rendono biodisponibili i principi attivi contenuti nelle farine, come l’avena, l’orzo e germe di grano. Il pomodoro? È stato trasformato con un brevetto dell’Università Chimica di Bologna».



«Il licopene, contenuto nella buccia del pomodoro, uva e mirtillo - prosegue Eugenia Palumbeni - preserva l’invecchiamento della pelle ed è presente in tutti i nostri prodotti, ideali nel periodo estivo». Non bisogna lasciarsi attrarre dalla confezione o dal nome, ma fare attenzione che il contenuto sia davvero naturale. È risaputo che le allergie dermatologiche siano in aumento, soprattutto nei bambini: «i nostri prodotti - termina la titolare di Pura Vida - hanno il certificato biologico e tutta la filiera è controllata, eco-compatibile e dermo-compatibile, infatti, tutte le materie prime sono sintetizzate con processi biodegradabili, che non inquinano l’ambiente».

Trasformare un terreno agricolo in coltivazione in biologica può essere una strada interessante anche per un giovane. L’azienda agricola Montauto, certificata biologica Aiab, a Manciano, nella Maremma, ha un agriturismo con cinque stanze circondato da 130 ettari di coltivazione di piante officinali. Tranquillità e profumi rendono il luogo ideale per rilassarsi e rimettersi in forma. Produce olio, vino e oli essenziali.

«È tutto nato dalla passione per le piante - fa notare il titolare Luigi Scognamiglio - poi siamo passati alla linea cosmetica con la garanzia Icea (Istituto certificazione etico ambientale). Creme, tonico e latte, tutto con ingredienti naturali, una produzione attenta e lo smaltimento a basso impatto ambientale. È un mercato che cresce moltissimo, tra i migliori clienti troviamo giapponesi e coreani. La Corea è l’unico paese al mondo che vanta una legge a tutela del consumatore, infatti, i cosmetici per obbligo devono contenere almeno 10% di ingredienti bio».

Officinali Montauto tra le materie prime hanno il miele, la cera d’api, l’olio, le acque floreali, estratti e oli vegetali derivati dalle mandorle dolci, noci di albicocca, borragine e calendula. Per acquistare cosmetici biologici e naturali, basta rivolgersi a catene come NaturaSì che sceglie solo fornitori attenti alla salute dell’uomo e dell’ambiente e propone cosmetici realizzati con emulsionanti vegetali principi attivi naturali, con tensioattivi di origine naturale e non testati sugli animali oppure, come nel caso di Officinali Montauto, con un punto vendita in Corso Magenta a Milano.



Il successo di L’Erbolario testimonia come la componente vegetale sia supportata da una continua ricerca scientifica . è una società che vanta una storia tutta made in Italy, dal ‘94 ha una sede immersa nel verde del Parco Adda Sud. Recentemente ha messo in commercio una crema per il corpo a base di scorze di arancia amara, estratto di polpa, foglie, scorza di mandarino e frutto di alchechengi. Si tratta di prodotti privi di parabeni e Ogm, sottoposti a rigorosi controlli per le allergie, grazie alla continua collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia.

Profumo di Milano
Un souvenir profumato, per rendere piacevole la camminata lungo il Decumano di Expo o tra il traffico cittadino. È nato il “ Profumo di Milano” per ambiente che arriva pedalando su una bicicletta elettrica motorizzata Sunstar, all’insegna dell’ecologia. Non bastano i selfie, occorre portarsi via dalla metropoli milanese un po’ di aria, di quella buona però. Quella dentro ogni milanese, che si è ripulito i muri della città o si adopera per i meno abbienti alla Stazione Centrale. Quella con il cuore in mano, del design, della moda e del cibo.



Il “Profumo di Milano”, privo di allergeni, ha la fragranza di una squisita fetta di panettone appena tagliato: un bouquet odoroso che ricorda gli accordi classici del Teatro alla Scala, dei locali della movida, la Darsena rimessa a nuovo e il quartiere Isola, progettato da archistar. È distribuito a Milano nel flagship store di via Dell’Orso 12, in punti vendita cult oltre che a bordo di una flotta di biciclette Sunstar in giro per la città.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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