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Pandoro, ricetta tradizionale e varianti: attenzione a ingredienti e calorie

Farina, zucchero, uova e burro sono tra gli ingredienti tradizionali. Può essere farcito con cioccolato o glassato. Attenzione: più ingredienti si usano, più il prodotto è calorico. Dopo le feste, sì a una fetta a colazione

 
01 gennaio 2024 | 08:30

Pandoro, ricetta tradizionale e varianti: attenzione a ingredienti e calorie

Farina, zucchero, uova e burro sono tra gli ingredienti tradizionali. Può essere farcito con cioccolato o glassato. Attenzione: più ingredienti si usano, più il prodotto è calorico. Dopo le feste, sì a una fetta a colazione

01 gennaio 2024 | 08:30
 

Sotto le feste tanti i dolci in tavola, ma due sopra tutti gli altri sono ormai entrati a far parte della tradizione italiana: il panettone e il pandoro. Se il primo è noto per le sue varietà, da quella al cioccolato a quella al pistacchio fino a quella farcita con uvetta e i classici canditi, il secondo si conosce meno. Le sue particolarità e i dettagli sui diversi tipi di pandoro in commercio ci vengono forniti da un approfondimento riportato di seguito, tratto da Humanitas Salute, realizzato grazie alla collaborazione della dottoressa Monica Giuffrè, nutrizionista dell'ospedale Humanitas.

Pandoro, ricetta tradizionale e varianti: attenzione a ingredienti e calorie

Tutto quello che c'è da sapere sul pandoro

La storia e gli ingredienti del pandoro

Soffice e vaporoso, dalla caratteristica forma a cono e a base di stella a otto punte, il pandoro è un dolce originario di Verona, un'evoluzione del nadalin, altro dolce della tradizione locale proprio a forma di stella. Quali sono i suoi ingredienti? Quelli obbligatori sono elencati in un decreto del 2005 dei ministeri dell'Agricoltura e delle Attività produttive: farina di frumento, zucchero, uova di gallina di categoria «A» o tuorlo d'uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo, materia grassa butirrica, ovvero burro, in quantità non inferiore al 20%, lievito naturale costituito da pasta acida, aromi di vaniglia o vanillina e sale.

Più il pandoro si allontana dalla ricetta tradizionale, più aumentano le calorie

Ingredienti semplici per una ricetta semplice che però può essere arricchita in varie misure. Ai produttori di pandoro è data la possibilità di aggiungere ingredienti come latte e derivati, aromi naturali e conservanti come acido sorbico e sorbato di potassio. Per non parlare delle ricette rivisitate che si allontanano dalla tradizione e che regalano ai più ghiotti pandori glassati, farciti e bagnati. Ma pandori “arricchiti” vuol dire anche tante calorie in più.

  • Una fetta da 100 grammi di pandoro, ovvero… «Una fetta da 100 g di pandoro fornisce circa 390 calorie con un elevato apporto di carboidrati e grassi e un modesto contenuto di proteine. Inoltre fornisce piccole quantità di ferro, fosforo e calcio. Come tutti i dolci è molto calorico e poco saziante».
  • Quando? «Il pandoro deve essere consumato con moderazione, soprattutto da coloro che sono a dieta. Basta mangiarne una fetta sottile, lontano dai pasti o come sostituto della cena accompagnato da frutta fresca o yogurt magro».
  • Meglio un pandoro artigianale o confezionato? «Sono entrambi prodotti validi, è molto importante la qualità degli ingredienti utilizzati per la preparazione ma la ricetta di base resta la stessa. Il pandoro artigianale è prodotto in pasticcerie solo nel periodo natalizio, quelli industriali vengono messi in vendita anche molto prima delle feste. Ne deriva che il pandoro artigianale ha una scadenza più breve perché ha meno conservanti rispetto a quello industriale, ma ciò non indica che uno sia migliore dell'altro».
  • Semplice o farcito? «Il pandoro può essere farcito con cioccolato e creme di vari gusti che incrementano l'apporto calorico e ne modificano il gusto tradizionale. Del resto il pandoro più saporito è proprio quello semplice con un'abbondante spolverata di zucchero a velo».
  • Dopo la Befana: pandoro a colazione? «Sì, se alla fine delle feste natalizie dovesse avanzarci un pandoro, possiamo consumarlo a colazione. Attenzione però alle porzioni: meglio una piccola fetta senza farcitura con una tazza di tè, orzo o caffè poco zuccherati».

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