Ho cercato per anni una definizione al mio modo di fare cucina e poi in un istante sono bastate due parole "alimento funzionale" e la definizione, tra l'altro è stata coniata negli anni ‘80 in Giappone, e calzava a pennello alla scelta dei miei elementi: alimento fresco o elaborato contenente molecole che vantano proprietà benefiche accertate che possono ridurre il rischio di una malattia e/o migliorare uno stato di salute.
Da puntualizzare che non si tratta di integratori o alimenti dietetici, ma di alimenti come il pomodoro, l'aglio, lo yogurt, le noci, i broccoli, il latte, o l'inulina, che non è un alimento ma è contenuta nei topinambur, nella cicoria e nel tartufo bianco. La "cucina funzionale" consiste proprio nella combinazione di vari elementi al fine di ottenere una sinergia "funzionale”.
La scelta degli ingredienti della ricetta che propongo, a primo avviso può sembrare casuale, ma in realtà creano un connubio ottimale. I topinambur creano terreno fertile per l'azione dei fermenti lattici perché preparano il tratto gastroenterico all'assorbimento delle vitamine, sali minerali, principi hormone-like (salvia), grassi buoni degli altri alimenti.
Ricetta: Gnocchi di topinambur, zucca, noci, salvia