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Camomilla, pianta dalle qualità benefiche Ideale anche in cucina per piatti originali

La camomilla può essere considerata un “alimento funzionale”. Il suo uso in cucina è vario grazie alla sua versatilità. Aggiungerla nei dolci è forse scontato; la si può sfruttare ad esempio per aromatizzare il risotto

di Milly Callegari
 
19 giugno 2016 | 11:47

Camomilla, pianta dalle qualità benefiche Ideale anche in cucina per piatti originali

La camomilla può essere considerata un “alimento funzionale”. Il suo uso in cucina è vario grazie alla sua versatilità. Aggiungerla nei dolci è forse scontato; la si può sfruttare ad esempio per aromatizzare il risotto

di Milly Callegari
19 giugno 2016 | 11:47
 

È una pianta governata dal sole e nella mitologia egiziana era infatti associata a Ra, dio del sole. Gli antichi Greci la consideravano una panacea. La storia e la mitologia riportano solo dei suoi effetti benefici, miracolosi, quasi sovrannaturali. Il suo nome deriva dal greco “khamaimelon”, mela di terra o piccola mela, perché il suo aroma ricorda la mela matura, ma non ha assolutamente l’aspetto di un frutto. Ha proprietà antinfiammatorie, calmanti e sedative sulle funzioni psicofisiche.



Altro non è che la conosciutissima camomilla! Io la considero un “alimento funzionale” ed il suo uso in cucina è davvero molteplice grazie alla sua versatilità. Aggiungerla nei dolci forse è scontato, anche perché associamo il suo sapore ad un gusto dolce, ma in realtà in natura ha un profumo floreale ed un gusto aspro, erbaceo, meno intenso dell’aroma. Sfruttiamo allora quest’ultimo ed aromatizziamo il brodo per cucinare un risotto (vedi ricetta: “Risotto camomilla, scaglie di parmigiano e tapenade”).

Anche i capperi, presenti nella ricetta, vantano delle benefiche proprietà date dalla quercetina, certo contenuta in buona quantità nei fiori freschi (i capperi che conosciamo sono infatti i fiori della pianta; i frutti si chiamano cucunci). Svolgono un’azione antimicrobica, antinfiammatoria e antivirale.

Da questo piatto ricaviamo anche calcio dal parmigiano, che ad una stagionatura lunga perde pure il lattosio grazie all’azione digestiva degli enzimi. L’olio essenziale di camomilla lo trovate in commercio: dovrà essere utilizzato con molta parsimonia non solo per il costo molto elevato, ma per la concentrazione dei principi attivi. Per questa preparazione ne bastano 1-2 gocce aggiunte alla fine del risotto.

Un ultimo consiglio, forse banale, ma vi assicuro che è un concentrato di paradisiaca bontà e un toccasana la sera per un sonno tranquillo: frullate zenzero fresco, lime intero con buccia e camomilla essiccata; mettete in infusione in acqua tiepida per 15-20 minuti, filtrate e... non ve ne pentirete! Potete anche bere il tutto senza filtrare. Le dosi sono a vostro piacimento, dipende da quale aroma volete esaltare.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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