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Per i 500 anni del Ghetto di Venezia pacchetti turistici e iniziative culturali

L'associazione veneziana degli albergatori e la locale comunità ebraica offrono opportunità uniche ai visitatori del Ghetto. Tra le iniziative, una parte riservata alla cucina: Ghimel Garden, il primo ristorante ebraico

di Mariella Morosi
 
26 gennaio 2016 | 16:07

Per i 500 anni del Ghetto di Venezia pacchetti turistici e iniziative culturali

L'associazione veneziana degli albergatori e la locale comunità ebraica offrono opportunità uniche ai visitatori del Ghetto. Tra le iniziative, una parte riservata alla cucina: Ghimel Garden, il primo ristorante ebraico

di Mariella Morosi
26 gennaio 2016 | 16:07
 

In occasione delle celebrazione dei 500 anni del Ghetto di Venezia, il più antico del mondo, l'Ava - Associazione veneziana degli albergatori, in accordo con la locale comunità ebraica, ha predisposto una serie di pacchetti con molte opportunità per consentire ai visitatori di vivere in maniera unica lo storico anniversario. Le iniziative culturali, artistiche ed enogastronomiche predisposte per i visitatori della città lagunare sono state illustrate a Roma, nella sede del Monte dei Paschi di Siena, in collaborazione con Federalberghi.



Per l'Ava, l'associazione che comprende 350 strutture ricettive nella città e in terraferma, erano presenti il direttore, Claudio Scarpa, e il consigliere degli Hotel cinque stelle, Lorenza Lain. Il rabbino capo della comunità ebraica di Venezia Rav Scialom Bahbout ha sottolineato il contributo dato nei secoli alla città dagli ebrei dall'Ottocento, dopo l'apertura da parte di Napoleone delle porte del Ghetto, una vera e propria enclave in cui essi erano costretti a risiedere, privati di ogni diritto.

Ma ha anche sottolineato l'opportunità di consentire ai visitatori di gustare la cucina ebraica, kosher secondo i dettami religiosi ma anche fusa negli ingredienti e nelle tradizioni delle varie comunità arrivate nei secoli a Venezia, dalla turca alla tedesca, dalla greca all'askenazita, La cucina kosher inoltre è sempre più apprezzata nel mondo non soltanto per motivi religiosi ma per la purezza dei suoi ingredienti, garantita in tutte le fasi della filiera, sia che di tratti di cibi che di vini o bevande. È nato così a Cannaregio il Ghimel Garden, il primo ristorante ebraico e a presentarne l'offerta sono venuti a Roma la titolare Sylvie Menasché e lo chef Bruno Santi. A tutti gli intervenuti ha dato il benvenuto Angelo Lombi dell'Ufficio commerciale prodotti corporate dell'area antonveneta di banca Monte dei Paschi di Siena.

Da sinistra: Angelo Lombi, Rav Scialom Bahbout, Lorenza Lain e Claudio Scarpa
Nella foto, da sinistra: Angelo Lombi, Rav Scialom Bahbout, Lorenza Lain e Claudio Scarpa

Il Ghetto di Venezia è rimasto intatto nei secoli e le sue sinagoghe sono degli autentici capolavori. Era il 29 marzo 1516 quando il senato della Serenissima decretò che circa 700 ebrei italiani e di origine tedesca dovessero risiedere obbligatoriamente in un’area isolata della città, già sede di una fonderia o “geto” (getto del metallo fuso). Nacque così il primo Ghetto della storia, un modello di costrizione di un popolo purtroppo applicato in seguito anche ad altre realtà.

Una mappa turistica realizzata dall'Ava evidenzierà, i luoghi protagonisti della storia della comunità, accompagnata dall'elenco - in italiano e in inglese - di tutti gli eventi previsti per tutto il 2016 ma che potranno essere replicati in seguito. «Questo dei nostri albergatori - ha detto Claudio Scarpa - vuole essere un tributo alla storia della città e un atto rispettoso nei riguardi del popolo ebraico». Sono molti e per tutte le esigenze i pacchetti organizzati dalla Ava, in ogni categoriie delle sue strutture, ma possono essere personalizzati secondo le esigenze.

Le offerte
Pacchetto classico: soggiorno + visita museo ebraico e sinagoghe (lunch o dinner con menu koshèr).
Pacchetto tematico: soggiorno + itinerari di varie combinazioni (alcuni esempi: museo + sinagoghe; solo sinagoghe e/o o lunch in Campo ghetto nuovo; museo + cimitero ebraico al Lido di Venezia).
Cooking class: soggiorno + corso di 2/3 giorni (o più) di scuola di cucina ebraico-veneziana.
Pacchetto eventi 2016: festività ebraiche ed eventi organizzati per ogni appuntamento.



«Come partner privilegiato del progetto - ha sottolineato Lorenza Lain - non vogliamo proporre soltanto i nostri alberghi, ma la destinazione». L'Ava non è nuova ad iniziative culturali e già è in corso una raccolta fondi per il restauro della Scola spagnola, conosciuta come la Sinagoga grande. Dopo le iniziative già attuati come quello sul Canaletto, inoltre, sarà impegnata anche nelle prossime celebrazioni per i 400 anni dalla morte di Shakespeare. Mentre si pensa all'introduzione della cucina kosher anche negli alberghi, a pochi mesi dall'apertura è già un successo il Ghimel Garden Restaurant guidato da Bruno Santi. L'offerta è vasta perchè non esiste un'unica cucina ebraica.

Furono gli askenaziti nel Cinquecento a portare dal nord Europa i piatti tipici, seguiti poi da quelli di origine levantina che introdussero l'uso delle spezie come lo zafferano e la frutta secca come l'uvetta. Uno dei primi esempi fusion sono certamente le Sarde in Saor. Dalla Spagna giunsero invece baccalà e sapori mediterranei. «Già il nome del ristorante ha un significato simbolico - ha detto lo chef Santi - perchè Ghimel è la terza lettera dell'alfabeto ebraico ma ha anche la “G” di Ghetto e di Gondola». Tra gli eventi da non perdere la mostra “Venezia, gli ebrei e l'Europa 1516-2016” organizzata a Palazzo Ducale da metà giugno a metà novembre in collaborazione con la Fondazione musei civici.

Per informazioni: www.veniceghetto500.org

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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