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Piemonte a Palazzo, tour di promozione delle eccellenze regionali nel mondo

Con “Piemonte a Palazzo” inizia il tour di promozione nel mondo del patrimonio di eccellenze enogastronomiche e delle bellezze di un territorio riconosciuto in gran parte come Patrimonio Unesco. L'iniziativa vuole coinvolgere anche i prodotti tipici dell’agroalimentare piemontese

di Mariella Morosi
03 dicembre 2016 | 10:25
Piemonte a Palazzo, tour di promozione 
delle eccellenze regionali nel mondo
Piemonte a Palazzo, tour di promozione 
delle eccellenze regionali nel mondo

Piemonte a Palazzo, tour di promozione delle eccellenze regionali nel mondo

Con “Piemonte a Palazzo” inizia il tour di promozione nel mondo del patrimonio di eccellenze enogastronomiche e delle bellezze di un territorio riconosciuto in gran parte come Patrimonio Unesco. L'iniziativa vuole coinvolgere anche i prodotti tipici dell’agroalimentare piemontese

di Mariella Morosi
03 dicembre 2016 | 10:25
 

“Piemonte a Palazzo”, l’evento promosso a Roma da “Piemonte Land of Perfection” e sostenuto dalle istituzioni regionali, segna l’inizio della grande promozione nel mondo del patrimonio di eccellenze enogastronomiche e delle bellezze di un territorio riconosciuto in gran parte come Patrimonio Unesco. Il tour, partito simbolicamente dalla Capitale e presentato negli storici saloni di Palazzo Brancaccio, toccherà le grandi capitali del mondo, da Bordeaux ad Hong Kong passando per la Gran Bretagna, la Cina e la Corea.

“Piemonte Land of Perfection”, è un brand che ha raccolto l’adesione di dieci Consorzi dei vini regionali e la più importante associazione di viticoltori piemontesi che nel rispetto delle singole peculiarità si presentano come una squadra blasonata e vincente. Obiettivo condiviso è competere insieme sul piano internazionale e promuovere le caratteristiche e i pregi di etichette che hanno fatto la storia dell’enologia italiana.

Piemonte a Palazzo tour promozione eccellenze regionali

Ma ad essere promosso è anche il territorio, con la forza di un patrimonio di 43.500 ettari vitati (circa il 7% del vigneto Italia) e 18mila aziende grandi e piccole con un valore che solo sul fronte dell’export sfiora il miliardo di euro. Il Piemonte esporta circa il 60% del vino in bottiglia, di cui il 70% viene assorbito dai Paesi Ue e il restante 30% dai Paesi extra Ue.

In occasione dall'evento romano è stato fatto il punto sull’ultima vendemmia definita straordinaria e destinata a fare epoca «Il vino è uno degli ambasciatori del Piemonte in tutto il mondo - ha detto l'assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero - è un testimonial che porta con sé la storia, la tradizione, la cultura di un territorio con le sue tipicità che occupano uno spazio importante nell’enogastronomia mondiale».

Giorgio Bosticco, presidente di “Piemonte Land of Perfection” ha spiegato le ragioni dell’iniziativa che ha raccolto subito il sostegno delle istituzioni regionali: «Fare squadra e creare una sinergia è stata quasi una scelta obbligata maturata soprattutto negli ultimi due anni - ha detto - per permettere a tutti, anche alle aziende più piccole, di valorizzare il proprio prodotto affrontando i nuovi mercati in un unico brand rappresentativo del Piemonte. Insieme proponiamo 200 milioni di bottiglie sui 250 dell’intera produzione regionale».

L'iniziativa vuole stimolare un sistema innovativo di territorio che coinvolge anche i prodotti tipici dell’agroalimentare piemontese, dalle Dop dei formaggi alla nocciola tonda gentile delle Langhe fino al celebre tartufo nocciole alle tante produzioni di eccellenza. Per rappresentare la gastronomia è stato scelto come anbasciatore lo chef stellato Maurilio Garola del ristorante “La Ciau di Tornavento”. Oltre ai dati positivi sul valore dei vini piemontesi, è stato sottolineato come il nuovo organismo possa incoraggiare il turismo.

Solo nell’area delle colline Patrimonio Unesco è stato infatti segnalato l’arrivo nell'ultimo anno di 1 milioni 600mila visitatori, la metà stranieri. Di “Piemonte Land of Perfecion” fanno parte il Consorzio dell’Asti, quello del Barolo,Barbaresco, Alba Langhe e Dogliani, il Consorzio della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato, quello del Gavi, del Brachetto d'Acqui, quello del Roero, il Consorzio Caluso, Carema e Canavese, il Consorzio delle Freisa di Chieri e Collina Torinese, quello dell’Alta Langa, il Consorzio dei Colli Tortonesi e la Vignaioli Piemontesi.

L’85% della produzione enologica regionale è costituita da vini a denominazione, 45% rossi, 41 bianchi e il 15% dei vini da tavola per lo più rossi. 18 sono le Docg e 42 le Doc su 73 Docg e 332 Doc nazionali. È il più alto numero tra tutte le altre regioni. I vitigni autoctoni storici sono, a bacca bianca, l’Arneis, il Cortese, l’Erbaluce, la Favorita, e Moscato Bianco mentre a bacca rossa sono Barbera, Bonarda, Brachetto, Dolcetto, Freisa, Grignolino, Malvasia, Nebbiolo, Ruchè e Pelaverga. Per scelta il Piemonte non ha indicazioni geografiche dei vini.

Per informazioni: www.piemonteland.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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