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#Scoprilabruzzo, le vie della transumanza Format per conoscere l’Abruzzo Citeriore

Chi vive nel Chietino conosce da sempre le tante prerogative del Citeriore. Nell’ultimo anno è nato un format volto a creare un’offerta di viaggio culturale, esperienziale, enogastronomico e ricreativo senza precedenti

di Clara Mennella
vicedirettore
 
16 maggio 2016 | 17:42

#Scoprilabruzzo, le vie della transumanza Format per conoscere l’Abruzzo Citeriore

Chi vive nel Chietino conosce da sempre le tante prerogative del Citeriore. Nell’ultimo anno è nato un format volto a creare un’offerta di viaggio culturale, esperienziale, enogastronomico e ricreativo senza precedenti

di Clara Mennella
vicedirettore
16 maggio 2016 | 17:42
 

Percorrendo la nostra Penisola, l’Abruzzo è l’ultimo territorio del Centro Italia, dopo è tutto Sud. Uno scrigno di paesaggi diversissimi fra loro delimitato verso l’interno dalle montagne e, ad est, disegnato dal mare. Dentro c’è una distesa di parchi così imponente da far guadagnare all’Abruzzo l’appellativo di regione fra le più verdi d’Europa.

Sorprende scoprire che spostandosi di pochi chilometri si possano incontrare paesaggi tanto diversi e che il clima possa repentinamente cambiare, infischiandosene talvolta anche delle stagioni. Le coste sono variegate, mosse, generose; spiagge di sabbia fine, tratti cosparsi di ciottoli e maestose scogliere.



Biodiversità dunque, storia, tradizioni e giacimenti con una zona particolare, l’Abruzzo Citeriore in provincia di Chieti, che è uno scrigno nello scrigno. È quel territorio dove si spostano le greggi in transumanza che hanno tracciato tratturi e tratturelli, dal Parco Nazionale della Majella fino alla Costa dei Trabocchi, le antiche palafitte per la pesca sul mare.

Chi vive nel Chietino conosce da sempre le tante prerogative del Citeriore, ma nell’ultimo anno, è stato finalmente creato un format, fortemente voluto dai Comuni di Casalbordino e Vasto sostenuti dalla Filiale di Casalbordino della Bcc Sangro Teatina, denominato #Scoprilabruzzo che sta vivendo una fase di presentazione agli addetti alla comunicazione, per essere messo a punto, perfezionato e diventare un’offerta di viaggio culturale, esperienziale, enogastronomico e ricreativo che potenzialmente potrebbe non trovare eguali.

Per promuovere questo progetto, le autorità di Casalbordino e Vasto sono “scese in campo” in prima persona, superando la tradizionale riservatezza, e raccontando in prima persona le tante ricchezze territoriali, manifestando una grande voglia di accoglienza.


Ma cosa troveranno i visitatori della provincia di Chieti? Ad esempio la magnifica Abbazia di San Giovanni in Venere, l’antico complesso dei frati benedettini che domina dall’alto la Costa dei Trabocchi, il centro storico di Vasto con il recuperato Palazzo D’Avalos, la Basilica di Santa Maria dei Miracoli con una delle Biblioteche storiche più imponenti d’Italia, oppure potranno vivere l’emozione di alloggiare in una delle case di terra e paglia di Casalincontrada, borgo che fa parte dell’Associazione Nazionale Città della Terra cruda.

I locali tipici e i ristoranti sono davvero tanti, per tutti i gusti e alcuni toccano punte di eccellenza memorabili, come la Drogheria Buonconsiglio, inserita nella guida Foodies 2016 del Gambero Rosso, oppure l’Osteria di Campagna “Fuoco 26” nel cuore dei vigneti di Casalbordino. Se volete vivere un’esperienza di alta cucina territoriale dirigetevi senza indugio al Ristorante Calgary a Casalbordino Lido che, particolare interessante, è parte dell’hotel omonimo situato sulla bella spiaggia. Qui troverete un’accoglienza semplice e non luxury, ma il vero lusso (accessibile) sarà quello che vi verrà servito dal patron Nicola Bussoli, grande appassionato di food e fine conoscitore di vini, che ha voluto in cucina il giovane chef Carmine Fiore dal curriculum ricco di esperienze importanti che hanno reso la sua mano creativa e felice nel proporre la sua personale visione dei piatti del territorio.

Non è difficile accompagnare la cucina tipica con i vini del territorio perché l’Abruzzo Citeriore è disegnato anche dai vigneti e dagli uliveti, produttori di olio e di vino piccoli e grandi sono una realtà che lavora da anni per proporsi anche sui mercati internazionali oltre che su quelli di casa nostra. Meritano una visita la Tenuta “Il Feuduccio” a Orsogna, la storica “Cantina Frentana” con la recuperata Torre Vinaria dalla quale si gode un panorama mozzafiato, l’Azienda “Fontefico” vicino a Vasto e l’importante realtà della “Cantina Sociale di Casalbordino” che raggruppa 350 soci e produce circa 140 etichette, seguendone la produzione dalla vigna alla commercializzazione che raggiunge tutti i più importanti mercati esteri mondiali.



C’è proprio tanto da scoprire in questo angolo d’Italia, storia, tradizioni, natura, paesaggi, buon vino e gastronomia con una chicca speciale da sottolineare che è il Vino Cotto di Roccamontepiano; un giacimento di inestimabile valore che qui viene prodotto da secoli, un gioiello che veniva dato in dote alle spose e aperto nelle ricorrenze speciali.

Un nettare preparato facendo bollire lentamente il mosto per portarlo al punto massimo di riduzione, quindi rabboccarlo con mosto fresco per poi metterlo a fermentare. A Roccamontepiano si sta lavorando per valorizzare questo importante giacimento e il sindaco Orlando Donatucci, insieme all’ Associazione Produttori di Vino Cotto ha recentemente inaugurato un Centro di Produzione e un museo, per mettere le basi al conseguimento della De.Co.

Non bisogna dimenticare che il mosto cotto, prima di fermentare, è l’ingrediente base di alcuni dolci tipici, come i taralli o le crostate e, se entriamo nell’argomento delle dolcezze, in terra d’Abruzzo abbiamo solo l’imbarazzo della scelta fra una produzione dolciaria così variegata da essere il fiore all’occhiello dell’intera gastronomia. Nel Citeriore il consiglio è di andare a trovare Emo Lullo a Guardiagrele oppure di fare visita al panificio D’Aurizio a Casalbordino o a Lu Furnarille di Vasto, per toccare con un dito il paradiso.



Per approfondimenti:

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