In una splendida giornata di sole, immersi nei vigneti della
Tenuta S. Cristina, invitati a scoprire i luoghi in cui nasce il vino di Zenato, i numerosi wine lovers e appassionati dell’eccellenza, della bellezza e del territorio, hanno partecipato con entusiasmo alle numerose attività in programma in occasione di
Cantine Aperte, finalizzate alla realizzazione di un sogno: raccogliere fondi per le missioni in Guinea Bissau di Fra Michael, partito 10 anni fa per l’Africa, la Guinea Bissau, per assistere i bambini più poveri e provvedere alla loro salute, come presupposto di qualsiasi progresso.
Stappate in continuazione le bottiglie della ricca produzione Zenato, tra Lugana Doc Pas Dosé, Lugana S. Cristina, Valpolicella Doc Cl. Sup, Ripasso, Cormì, Cresasso, Amarone Classico, Lugana Sansonina e infine i vini dolci Recioto e Rigoletto, abbinate a differenti tipologie di pane, al riso e agli asparagi del Consorzio Valorizzazione dell'Asparago di Verona, ai salumi e formaggi dalla Lessinia di Corrado Benedetti. Grande interesse e partecipazione hanno riscosso i tre laboratori del gusto guidati dal sommelier e cerimoniere di Palazzo Chigi
Alessandro Scorsone e dal giornalista enogastronomico
Alberto Lupini.
Nel laboratorio “Alla scoperta delle ostriche con il grande esperto Corrado Tenace”, il maggiore operatore italiano del settore ha raccontato pregi e virtù gastronomiche delle differenti tipologie di ostriche, strettamente legate al terroir in cui vengono allevate. Un escursus che dal Medietteraneo ho condotto fino in Irlanda, passando ovviamente per le sponde atlantiche della Francia, passando da guisti più sapidi ad altri sempre più docli.
Fabrizio Nonis, lo chef Francesco Montano del Four Season di Marakkech e Giovanna Vale da masterchef hanno stupito invece i partecipanti del laboratorio sui segreti della carne alla brace, valorizzando parti meno note e non ritenute meno pregiate. Per terminare con l’affascinante racconto su latte e formaggi con due narratori di passione, Roberto Mangione e Nicola Nobis.
Profumi, sapori, vini e paesaggi tra Veneto e Sardegna, che spingono un uomo a togliersi ogni etichetta per scoprire, complice una travolgente storia d’amore, la propria vocazione umana e professionale, sono stati i protagonisti della conversazione condotta dalla giornalista
Maria Teresa Ferrari tra
Monica Sommacampagna, autrice del romanzo “L’uomo senza etichetta” Alessandro Scorsone, Alberto Lupini e
Nadia Zenato.
Nella foto, da sinistra: (in piedi) Alessandro Scorsone, (seduti) Nadia Zenato, Monica Sommacampagna, Maria Teresa Ferrari e Alberto Lupini La Tenuta S. Cristina è divenuta una galleria in cui l’arte di fare il vino si intreccia all’opera e all’estro di artisti e design, creando interazioni tra le due culture e il visitatore, al centro di un viaggio esperienziale. Negli spazi esterni e interni della Tenuta sono in esposizione le sculture in bronzo di Sergio Capellini, le fotografie di Maurizio Galimberti, i dipinti e le sculture di Fabio Pietrantonio, l’installazione di Gianluca Quaglia, i lavori di Sergio Leta e Marco Puerari.
Zeno Franchini, Francesca Gattello e Navarini Rame propongono un progetto in cui l’artigianato vernacolare rappresenta il mezzo di dialogo per connettere ricerca e attività popolari, mentre i designer di DAA presentano complementi d’arredo in cui un processo destinato a monolitici componenti meccanici genera, catalizzato dal confronto con il progettista, una nuova visione del design. Le opere di Sergio Capellini, oltre 20, resteranno in esposizione nella Tenuta di S. Cristina per tutto il periodo di Expo, fino a fine ottobre, una mostra permanente attraverso i luoghi del vino.
Zenato ringrazia per il patrocinio il Comune di Peschiera e per la partecipazione ed il supporto: Consorzio Valorizzazione dell'Asparago di Verona, Riso Melotti, Corrado Benedetti - Salumi e formaggi dalla Lessinia, Calcabrina, Acqua Filette, Caffè del Doge - Il Caffè di Venezia, La Salsamenteria, Le Ali del Frassino, Il Fiore all’Occhiello, Nautica Casarola e Mercedes Benz Trivellato.
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