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Bio&Dinamica a Merano Wine Festival Un viaggio italiano nei grandi vini bio

di Andrea Radic
 
14 novembre 2017 | 18:19

Bio&Dinamica a Merano Wine Festival Un viaggio italiano nei grandi vini bio

di Andrea Radic
14 novembre 2017 | 18:19
 

I vini biodinamici e le loro caratteristiche, storie e lavoro di numerose cantine che in tutta Italia pongono le regole ambientali e biologiche come priorità. Così la giornata del Merano Wine Festival dedicata al bio.

Bio&Dinamica ha riunito centocinque produttori di vini naturali, biologici, biodinamici, Piwi e Orange nelle sale del Kurhaus di Merano per una giornata di degustazioni e banchi d'assaggio che ha consentito un vero e proprio viaggio nell'Italia del bio. Dalle pendici dell'Etna alla provincia di Trento, da Rodello d'Alba ai Colli Euganei, passando per la Maremma, la Basilicata e la Puglia dove Tommasi produce la sua linea biodinamica, fino alla Franciacorta dove Villla Crespia produce un brut "simbiotico".

(Bio&Dinamica a Merano Wine Festival Un viaggio italiano nei grandi vini bio)

Aldeno è un comune di 3mila abitanti della provincia di Trento, terra variegata ed estesa che può vantare una numerosa schiera di vitigni in grado di fornire produzioni di indiscussa qualità. Si trova circa 10 km a sud-ovest di Trento, sulla sponda destra del fiume Adige. Terre trentine a collaudata vocazione vitivinicola, come ben esprimono i vini della Cantina Aldeno. Walter Weber, direttore della Cantina presenta il Trentino Chardonnay doc 2016 biovegan e il Moscato Giallo che fa 44 mesi sui lieviti. I vini della Cantina Aldeno sono certificati Biovegan e rappresentano una filosofia di pieno rispetto dell'ambiente.

Walter Weber (Bio&Dinamica a Merano Wine Festival Un viaggio italiano nei grandi vini bio)
Walter Weber

Matteo Giribaldi, titolare con il padre dell'omonima cantina a Rodello d'Alba, crede nel biologico sin da bambino, come il genitore che cominciò a produrre bio sin dal 2002. «All'inizio ci prendevano per matti - racconta Matteo - andavo ancora a scuola, oggi sono agronomo e enologo in azienda e siamo orgogliosi di aver creduto da tempo nel rispetto per l'ambiente. L'azienda agricola Mario Giribaldi, nasce all'inizio del XX secolo e continua ormai da tre generazioni proseguendo sull'esempio della tradizione, a dimostrare grande amore per il vino e il territorio.

Stefano Tommasi (Bio&Dinamica a Merano Wine Festival Un viaggio italiano nei grandi vini bio)
Stefano Tommasi

Stefano Tommasi, una delle "famiglie del vino" presenta una serie di vini biodinamici prodotti in Maremma, in Basilicata e in Puglia, tutti con il medesimo principio di rispetto ambientale. Tommasi Viticoltori, è stata fondata dalla omonima famiglia nel 1902 e situata a Pedemonte, nel cuore della storica Valpolicella Classica, un lembo di terra che si estende a nord-ovest di Verona, compreso tra i monti Lessini ed il Lago di Garda, Valpolicella Classica, terra privilegiata di straordinaria vocazione alla vite. Oggi le tenute di proprietà sono Tenuta Filodora in Veneto, Tenuta Caseo in Otrepò Pavese, Casisano a Montalcino e Poggio al Tufo in Maremma e a Mandiria in Puglia la Masseria Surani.

Elisa Dilavanzo (Bio&Dinamica a Merano Wine Festival Un viaggio italiano nei grandi vini bio)
Elisa Dilavanzo

Elisa Dilavanzo presenta il suo moscato giallo. «L'identità del territorio da sempre al centro della mia ricerca - afferma Elisa Dilavanzo presentando il suo "Meli dilì" moscato giallo Igt Veneto, vino frizzante 2016 - trova un grande potenziale in un vitigno come il Moscato Giallo, qui chiamato Fior D' Arancio, e in un terreno di origine vulcanica, ricco di trachite, calcare e argilla, che nel mio vigneto si mescolano alla marna e al limo. Di qui il nome Maeli. Questo magnifico Parco dei Colli Euganei, che si erge come per miracolo nel cuore del Veneto, ha nella collina del Pirio, 230 metri sul livello del mare, il luogo che più mi ha affascinato - aggiunge Dilavanzo - per la sua ricchezza di flora e fauna, per il suo panorama a 180 gradi su Venezia da un lato e sulle Dolomiti dall’altro, ma soprattutto per le caratteristiche uniche del terreno, una marna che arriva anche a 11 metri di profondità».

(Bio&Dinamica a Merano Wine Festival Un viaggio italiano nei grandi vini bio)

E passiamo in Sicilia dove Andrea Giuliano, direttore marketing di Palmento Costanzo ci porta sull'Etna. Profumi, colori e forme raccontano la vicinanza del vulcano più attivo d’Europa, 3.350 metri di altitudine e scrigno di una preziosissima biodiversità confortata da tutti gli elementi che lo rendono un luogo magico ed evocativo. Uguale a nessun altro al mondo. «La linea Sei - ci dice Giuliano - rappresenta la nostra idea di Etna, non un’idea fissa e immutabile di vino, ma un concetto in perenne evoluzione e caratterizzazione. È l’autentica espressione della bruna terra vulcanica e prende nome dalla classificazione scientifica dell’Etna nella mappa mondiale dei vulcani attivi: Sei».

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