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I vini bianchi dell'Alto Adige protagonisti all’A.Roma Lifestyle Hotel

I grandi vini bianchi altoatesini protagonisti di una degustazione presso l'A.Roma Lifestyle Hotel. Un’occasione unica per conoscere la realtà vitivinicola delle 150 cantine aderenti al Consorzio Vini Alto Adige

di Mariella Morosi
 
13 ottobre 2015 | 10:45

I vini bianchi dell'Alto Adige protagonisti all’A.Roma Lifestyle Hotel

I grandi vini bianchi altoatesini protagonisti di una degustazione presso l'A.Roma Lifestyle Hotel. Un’occasione unica per conoscere la realtà vitivinicola delle 150 cantine aderenti al Consorzio Vini Alto Adige

di Mariella Morosi
13 ottobre 2015 | 10:45
 

Quarantacinque etichette frutto di tre straordinari vitigni come il Pinot Bianco, il Sauvignon e il Gewürztraminer hanno avuto il compito di testimoniare con la loro qualità ed eleganza la grande tradizione enologica altoatesina. Per ognuno dei tre vitigni sono stati proposti 15 vini di grande personalità. La degustazione, presso l'A.Roma Lifestyle Hotel, organizzata dall'Ais (Associazione italiana sommelier Lazio), con il suo presidente Angelica Mosetti, e dal Consorzio vini Alto Adige, ha fatto conoscere al pubblico romano la peculiarità e l'evoluzione enologica di un territorio da sempre vocato per i suoi microclimi e per le sapienti cure dei suoi viticoltori.



È stata un'occasione unica per conoscere la realtà vitivinicola delle 150 cantine aderenti al Consorzio vini Alto Adige, rappresentato all'evento romano dal suo direttore marketing Werner Waldboth. «Con il nostro evento itinerante - ha detto Waldboth - ci poniamo l'obiettivo di presentare le migliori espressioni di un connubio indissolubile: da un lato le qualità tipiche dei tre vitigni unite alle caratteristiche del terreno in cui affondano le proprie radici, dall'altro la grande variabilità dei microclimi a cui sono esposti i vigneti e il sapiente lavoro dell'uomo».

I produttori Karl Gumpold (Castel Sallegg), Doris Schmiedhofer (Colterenzio) e Ines Giovanett ( Castelfeder), in rappresentanza delle 150 cantine, hanno presentato i tratti identificativi dei tre vitigni protagonisti dell'evento, capaci di dar vita a vini eleganti che solitamente vengono apprezzati entro pochi anni dall'immissione sul mercato ma in grado di rivelare un interessante potenziale evolutivo. La storia enologica della regione è stata comunicata attraverso la delicatezza espressiva e la grande incisività aromatica dei vini, serviti dai sommelier Ais ai banchi di assaggio.



Il Pinot Bianco è coltivato tra i 400 e 600 metri delle zone di Andriano, Caldaro, Termeno, Magrè, Salorno e Bolzano. Il Sauvignon Blanc, antico vitigno introdotto dalla Francia a fine Ottocento, trova la massima espressione sulle elevate alture della Valle dell’Adige Oltradige, Bassa Atesina e conca di Bolzano. Infine il Gewürztraminer, che trae il suo nome dal comune di Termeno. Considerato il vino con il più ampio bouquet aromatico, è coltivato soprattutto nella Bassa Atesina a Termeno e Cortaccia e in alcune altre zone con terreni argillosi e calcarei.

Gli ettari vitati sono 5.300 in tutta la regione e i vini tutelati dalla Doc, bianchi e rossi, sono il 98% del totale: una percentuale superiore a qualsiasi altra regione italiana. Queste le cantine presenti: Cantina Bolzano, Cantina Tramin,Castel Salleg,Cantina Terlano, Weingut Niklas,Castelfeder, San Michele Appiano,Tenuta Kornell, Cantina Cortaccia/Kurtasch, Cantina Girlan,Brigl, Cantina Caldaro, Cantina Erste+Neue, Cantina Colterenzio, Alois Lageder.

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