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Iswa, bilanci di un anno di attività Grande lavoro in nome del vino italiano

Il primo anno di vita dell'Italian signature wines academy (Iswa) è stato ricco di soddisfazioni, grazie a forum, seminari e collaborazioni di settore. Merito di 5 storiche famiglie del vino che hanno fatto sistema

di Piera Genta
 
23 novembre 2015 | 12:09

Iswa, bilanci di un anno di attività Grande lavoro in nome del vino italiano

Il primo anno di vita dell'Italian signature wines academy (Iswa) è stato ricco di soddisfazioni, grazie a forum, seminari e collaborazioni di settore. Merito di 5 storiche famiglie del vino che hanno fatto sistema

di Piera Genta
23 novembre 2015 | 12:09
 

Iswa (Italian signature wines academy) ha festeggiato il suo primo anno di vita presso la tenuta di Fontanafredda a Serralunga d’Alba (Cn) con un incontro per fare il punto sull’attività svolta, cui hanno partecipato Marilisa Allegrini, presidente Iswa, Roberto Bruno (Fontanafredda), Giovanni Geddes e Giampiero Bertolini (Frescobaldi), Alessio e Francesca Planeta, Antonio Capaldo e Francesco Domini (Feudi San Gregorio) e Giancarlo Moretti Polegato (Villa Sandi).



La “Nazionale del vino italiano” così Marilisa Allegrini ha definito il sodalizio nato il 18 dicembre 2014 a Verona tra cinque storiche famiglie italiane del vino di eccellenza e precisamente Allegrini (Veneto), Feudi San Gregorio (Campania), Fontanafredda (Piemonte), Frescobaldi (Toscana), Planeta (Sicilia) a cui nel corso dell’anno si sono aggiunti Villa Sandi (Veneto) e Arnaldo Caprai (Umbria).

Si tratta di aziende di riferimento all’interno della propria regione dal punto di vista agronomico, enologico, comunicazionale con sedi prestigiose che valorizzano l’aspetto culturale ed artistico del territorio di appartenenza, rappresentano 2.620 ettari vitati con una produzione di quasi 51 milioni di bottiglie ed un fatturato 2014 pari a 256,5 milioni di euro con una presenza importante sui mercati internazionali. Quindi aziende con grandi affinità, con una visione imprenditoriale rivolta al mercato internazionale e rappresentative del made in Italy con prestigiose denominazioni vinicole.

Un primo anno molto intenso, con obiettivi precisi e definiti: «fare sistema, dare concretezza, posizionarsi sui mercati internazionali come portatori di stile e di visioni nuove su due grandi aree di sviluppo, i mercati emergenti e quelli maturi adottando modelli distributivi innovativi rivolti al futuro». Sono stati individuati due canali distributivi importanti, quello del travel retail e del duty free, in continua espansione in cui l’agroalimentare italiano è poco presente proprio per i costi elevati di entrata e gestione.

La condivisione e lo scambio delle conoscenze, delle informazioni in ogni ambito aziendale, dalla comunicazione all’amministrazione, è l’altro importante pilastro su cui si basa questa società consortile e proprio in quest’ambito sono stati organizzati dei forum specifici, il primo con i commerciali export a seguire con quelli del mercato interno con l’obiettivo di fare network. Altri incontri programmati e/o attuati con i responsabili della comunicazione, dall’ufficio stampa alle pubbliche relazioni, e con i responsabili finanziari.

Un terzo obiettivo è quello di promuovere le eccellenze del vino italiano facendo leva su quello che le singole aziende hanno saputo creare sotto il profilo dell’ospitalità del turismo del vino. Una parte importante, richiamata nella parola “Academy” è quella di favorire iniziative di formazione manageriale e tecnico professionale su tematiche riguardanti il settore vitivinicolo, in partnership con le principali università italiane. A questo proposito è stato siglato un accordo con l’Università Iulm di Milano.



Nel calendario di Iswa, oltre alla condivisione del progetto di solidarietà “Orti Sostenibili” in sud Africa con Oxfam Italia (organizzazione internazionale che da 70 anni interviene a sostegno delle comunità rurali per sconfiggere la povertà) troviamo importanti appuntamenti internazionali dal Prowein di Dusseldof, a Vinitaly di Verona e Vinexpo di Hong Kong. E ancora i Grand tour targati Iswa, incontri dedicati a clienti, ristoratori, giornalisti e wine lovers alla scoperta delle aziende che fanno parte dell’Associazione, soprattutto per quanto riguarda l’ospitalità.

I numeri delle aziende che fanno parte di Iswa
Allegrini: 230 ettari vitati; 28 mio fatturato 2014; 4 mio di bottiglie prodotte; 88% export;
Arnado Caprai: 130 ettari vitati; 7 mio fatturato; 1 mio bottiglie; 35% export;
Feudi di San Gregorio: 400 ettari vitati; 23 mio fatturato 2014; 3,8 mio bottiglie;
Fontanafredda: 210 ettari vitati; 47 mio fatturato 2014; 7,8 mio bottiglie; 45% export;
Frescobaldi: 1.190 ettari vitati; 75 mio di fatturato 2014; 10 mio bottiglie;
Planeta: 370 ettari vitati; 13,5 mio fatturato 2014; 2,3 mio bottiglie; 60% export;
Villa Sandi: 90 ettari vitati; 63 mio fatturato 2014; 22 mio bottiglie; 65% export.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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