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Dodici vini della Côte Chalonnaise degustati alla cieca a San Gimignano

La decima edizione de “Il Vino Bianco e i suoi territori” ha visto accanto alla Vernaccia di San Gimignano i vini bianchi della Côte Chalonnaise, per una degustazione alla cieca di 12 vini, 6 per ciascuna tipologia

di Piera Genta
 
05 marzo 2015 | 11:11

Dodici vini della Côte Chalonnaise degustati alla cieca a San Gimignano

La decima edizione de “Il Vino Bianco e i suoi territori” ha visto accanto alla Vernaccia di San Gimignano i vini bianchi della Côte Chalonnaise, per una degustazione alla cieca di 12 vini, 6 per ciascuna tipologia

di Piera Genta
05 marzo 2015 | 11:11
 

Come di consueto nell’ambito dell’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano presso la sala Dante del Palazzo comunale con i suoi importanti cicli di affreschi a tema cortese e cavalleresco, prima fra tutti la Maestà di Lippo Memmi, si è svolta la decima edizione de “Il Vino Bianco e i suoi territori”. Un incontro riservato alla stampa di settore che quest’anno ha visto accanto alla Vernaccia di San Gimignano i vini bianchi della Côte Chalonnaise, terza subregione vinicola della Borgogna, continuazione meridionale della Côte d’Or. Il titolo dell’incontro “cronache dai magazzini del sale” richiama la vocazione delle due tipologie di vini, ovvero la grande sapidità.



Un’area riscoperta di recente con cinque denominazioni geografiche comunali, Bouzeron e Rully nella parte settentrionale, Mercurey e Givry nella zona centrale e Montagny, isolato a sud. I vigneti più pregiati sono insigniti della denominazione Premier Cru che viene sempre riportata sull'etichetta; fiore all'occhiello della zona è il Bouzeron AOC, i cui bianchi vengono prodotti dal vitigno Aligoté, mentre la denominazione per i bianchi di Montagny è riservata al solo Chardonnay.

Un momento didattico interessante che ha offerto molti spunti di approfondimento, degustazione alla cieca di 12 vini, 6 Vernacce e 6 vini della Côte Chalonnaise, delle ultime tre annate serviti in modo casuale, condotta con grande perizia e conoscenza del territorio da Armando Castagno, relatore e degustatore ufficiale presso l’Associazione italiana sommelier. Il gioco era quello di trovare le sei Vernacce all’interno delle batterie.

Le Vernacce di San Gimignano: Podere Canneta 2011, San Quirico 2013, Fiore 2013 Montenidoli, Vigna a Solatio 2013 Casale Falchini, Vigna in fiore 2013 Cà del Vispo, Campo della pieve 2012 Il Colombaio di Santa Chiara. Per i vini della Côte Chalonnaise: Bouzeron 2012 Domaine Aubert et Pamela De Villaine; Givry Blanc “En veau” 2013 Domaine Joblot; Givry Blanc “Clos des Vignes Rondes” 2012 Domaine François Lumpp; Mercurey Blanc les Caudroyes 2012 Domaine Louis Max /Domaine de La Marche; Rully Blanc En Villerange 2012 Domaine Claudie Jobard; Montagny 1er cru Les Montcuchots 2011 Domaine Feuillat-Julliot.

La degustazione di grandi vini italiani è iniziata nel 2006 con lo Chablis, a seguire lo Chasselas del Fendant De Sierre, l'Assyrtiko del Thalassitis e l' Albariño nel 2007; Sancerre e Poully Fumè nel 2008; l'Hermitage nel 2009; il Pouilly-Fuissé nel 2010; i vini bianchi di Calce, Vin de Pays des Cotes Catalanes, nel 2011; lo Chenin Blanc nel 2012; la Goriska Brda, Ribolla di Slovenia, nel 2013; il Grüner Veltliner nel 2014.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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