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Prestigio e riconoscibilità al Pinot grigio con la nuova Doc “delle Venezie”

Con il riconoscimento della nuova Doc “delle Venezie” Pinot grigio nasce un sistema vitivinicolo interregionale che vale 20.275 ettari di vigneti. Il disciplinare della nuova Doc è stato presentato a Verona; indica la tipologia dei terreni, la varietà di uve e la loro composizione per singola tipologia e altre regole

30 agosto 2016 | 18:12
Prestigio e riconoscibilità al Pinot grigio 
con la nuova Doc “delle Venezie”
Prestigio e riconoscibilità al Pinot grigio 
con la nuova Doc “delle Venezie”

Prestigio e riconoscibilità al Pinot grigio con la nuova Doc “delle Venezie”

Con il riconoscimento della nuova Doc “delle Venezie” Pinot grigio nasce un sistema vitivinicolo interregionale che vale 20.275 ettari di vigneti. Il disciplinare della nuova Doc è stato presentato a Verona; indica la tipologia dei terreni, la varietà di uve e la loro composizione per singola tipologia e altre regole

30 agosto 2016 | 18:12
 

A Veronafiere si è svolta la riunione di pubblico accertamento convocata dal ministro delle Politiche agricole, Maurizo Martina, durante la quale è stato presentato il testo del disciplinare di produzione della Doc “delle Venezie”. I sostenitori dell’iniziativa sono le associazioni/organizzazioni di categoria che rappresentano tutti gli operatori della filiera del Pinot grigio (viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori) del Nordest, riunite nell’Associazione produttori vitivinicoli trentini, friulani e veneti.



«L’intera filiera triveneta ha confermato la volontà di portare a termine il percorso intrapreso oltre due anni fa - sottolinea l’assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan - insieme alle regioni Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige per assicurare tracciabilità, prestigio e massima riconoscibilità ad un vino bianco che a Nordest ha la propria area elettiva di produzione».

«Fra tre giorni, il 2 settembre, si riunirà il Comitato nazionale vini», prosegue Pan. «Spero che il Comitato accolga e faccia propria la proposta di disciplinare presentata oggi alle associazioni dei produttori e degli imbottigliatori e che si possa procedere celermente alla pubblicazione del documento, in modo da riuscire a raccogliere le osservazioni delle parti interessate nell’arco dei 60 giorni previsti e a portarlo in approvazione entro il 15 novembre, termine di chiusura della “raccolta uve”».

Con il riconoscimento della nuova Doc “delle Venezie” Pinot grigio nasce quindi un sistema vitivinicolo interregionale che vale 20.275 ettari di vigneti (11.511 in Veneto, 6.005 in Friuli Venezia Giulia e 2.760 in Trentino Alto Adige). L’area del Pinot grigio delle Venezie a denominazione d’origine controllata oggi rappresenta oltre l’82% della superficie coltivata a Pinot grigio in Italia, assumendo quindi la piena leadership del settore. La produzione di vino Pinot grigio prodotto nel Nordest (comprensivo delle attuali Doc storiche) ed imbottigliato nel 2015 è stato di ben 230 milioni di bottiglie (dati 2015), di cui due terzi destinate ai mercati esteri (in prima fila quelli del Nord America e del Regno Unito, a seguire la Germania e Paesi Bassi).

«Con il riconoscimento della Doc e della relativa “fascetta di Stato” - dichiara l’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, che insieme ai colleghi di Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli e Trentino Alto Adige Michele Dallapiccola ha promosso e sta accompagnando il percorso verso la nuova Doc - i consumatori vedranno garantita l’origine e la piena tracciabilità della bottiglia, grazie a verifiche puntuali sia sulla quantità che sulla qualità dei prodotti, dalla vendemmia all’imbottigliamento. Il rispetto del disciplinare di produzione della nuova Doc offre a produttori e imbottigliatori uno strumento in più per competere, con un nome e un marchio di assoluto prestigio, nel mercato internazionale. Contribuiremo così a qualificare ulteriormente l’offerta vitivinicola veneta, già forte e conosciuta soprattutto per la qualità dei vini del sistema vitivinicolo veronese (Amarone e Recioto della Valpolicella, Valpolicella ripasso, Soave, ecc) e del sistema Prosecco (Docg Conegliano Valdobbiadene, Docg Asolo e Doc Prosecco)».

Il disciplinare della nuova Doc individua l’area di produzione, la tipologia dei terreni, la varietà di uve e la loro composizione per singola tipologia (il Pinot grigio dovrà essere fatto per l’85% da uva pinot grigio), la densità di impianto, le rese per ettaro, le gradazioni minime, i metodi e i requisiti di trasformazione e vinificazione delle uve, le regole di imbottigliamento. Regole quindi molto dettagliate a cui dovranno attenersi produttori, cantine e imbottigliatori per poter apporre sulle loro bottiglie la “fascetta di Stato”.

Oltre alla proposta di riconoscimento della Denominazione di origine controllata per “delle Venezie” Pinot grigio, la richiesta dell’Associazione produttori vitivinicoli trentini, friulani e veneti che interesserà anche il cambio del nome dell’attuale Igt da “delle Venezie” in “Trevenezie” e contestualmente la modifica dei disciplinari di produzione delle Igt “Veneto”, “Vallagarina”, “Veneto orientale”, “Marca trevigiana”, “Colli trevigiani”, “Conselvano”, “Alto Livenza”, “Verona”, “Provincia di Verona” o “Veronese” e “Venezia Giulia” dai quali scomparirà la parola “Pinot grigio”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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