Modo e Tonga, lo stile è nel bicchiere

Si chiamano Modo e Tonga le collezioni di bicchieri che permettono di allestire tavole di “carattere”, fortemente identitarie per design e scelte cromatiche.

«Il primo bicchiere è per la sete; il secondo per la gioia, il terzo per il piacere; il quarto per la follia». Il quinto - si potrebbe aggiungere - per creare suggestioni. Non può mancare infatti nell’elenco stilato da Apuleio e dedicato più alla sostanza (contenuto) che alla forma (design), anche il ruolo del bicchiere nell’allestimento della tavola, di cui diviene interprete e principe. Le sue linee, i materiali e le colorazioni, catturando lo sguardo, definiscono infatti lo stile di una mise en place, invitano all’assaggio valorizzando il prodotto che accolgono, completano con coerenza le miscellanee di un desco e accompagnano la degustazione di un piatto.



Ma soprattutto, grazie al loro design, ai giochi di leggerezza e spessore dei materiali e alle colorazioni, creano atmosfere confortevoli tenendo fede a quanto lo scrittore britannico Jerome Klapka Jerome sosteneva: «Un uomo non si sente mai completamente a suo agio, se non ha un bicchiere davanti a sé». Ma sono anche molto altro.

Attori principali sul palcoscenico della tavola, i bicchieri sono infatti un invito alla convivialità e, correttamente maneggiati, uno stratagemma di seduzione. Ecco perché il galateo, quando ne parla, non ammette repliche e detta regole precise: 5 è il numero massimo di quelli consentiti, da disporre obliquamente, partendo da destra, in ordine crescente di grandezza. Un rigore che la dice lunga non solo sul loro valore estetico, ma anche sul modo di utilizzarli.

Tutto in un bicchiere
Per il vino e per l’acqua, ma anche per whisky, champagne, cocktail: per valorizzare ogni bevanda mai sottovalutare il bicchiere in cui viene servita, la sua forma e la consistenza del vetro. Vetro capace di disegnare contenitori che nulla hanno da invidiare alle opere di architettura o d’arte, contribuendo a definire il modo di allestire uno spazio. “Modo”, non a caso, è anche il nome scelto da Schott Zwiesel, marchio tedesco distribuito in Italia in via esclusiva da Italtrade, per la sua neonata collezione di bicchieri.

«Il design di questi prodotti che punta su linee rette, nette ed estreme nella loro pulizia, quasi estremizzata - spiega Antonella Giupponi, responsabile comunicazione di Ros - è una chiara evocazione della cultura Bauhaus. Le geometrie delle forme, solide e definite, sono alleggerite dalla trasparenza del vetro e, nel caso dei calici, dalla sottigliezza dei gambi, che mantengono però una considerevole consistenza grazie all’utilizzo del Tritan Protect».

Questo vetro ecologico a basso impatto ambientale, oltre a combinare design funzionale con materiali naturali, offre massima brillantezza e garantisce estrema resistenza alla rottura degli steli dando anche scacco ai graffi. Per queste caratteristiche la serie “Modo”, composta da 4 modelli di calici (vino rosso e bianco, sparkling e acqua) e da 3 bicchieri (“allround”, “whisky” e “longdrink”), arreda le tavole di ristoranti di charme e veste di eleganza le tavole domestiche. «Tavole che si animano di luce e si accendono di allegria se ad accompagnare i riti del pranzo e della cena sono i bicchieri di una collezione unica per l’incisività della sua palette di colori».

La forza di “Tonga” - collezione firmata CTM Comtesse - nasce proprio dalle cromie, dall’arcobaleno di nuance in cui si articolano i 20 bicchieri monomisura soffiati a bocca, dalla gamma di sfumature che danno vita a stili sempre diversi. «Se il colore è il loro tratto distintivo - conclude Giupponi - e la funzionalità la linea guida del loro utilizzo, l’attenzione alle tendenze del design contemporaneo è il loro “pallino”». Risultato? Mise en table accattivanti e piene di verve che suggeriscono ambientazioni sempre nuove come a voler ricordare che la festa inizia sempre dal bicchiere.

Per informazioni: www.ros.bergamo.it