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Amanti dell'enoturismo? Ecco 10 cantine da visitare

Sempre più persone scelgono di trascorrere le vacanze all'insegna del buon bere e del buon mangiare. La nuova tendenza è quella di visitare più di una cantina per volta e le aziende devono darsi da fare.Ecco 10 indirizzi lungo tutto lo Stivale da non perdere se si sta pensando a qualche giorno di relax

di Emanuele Bottiroli
26 settembre 2021 | 05:00
Quanto piace l'enoturismo Amanti dell'enoturismo? Ecco 10 cantine da visitare
Quanto piace l'enoturismo Amanti dell'enoturismo? Ecco 10 cantine da visitare

Amanti dell'enoturismo? Ecco 10 cantine da visitare

Sempre più persone scelgono di trascorrere le vacanze all'insegna del buon bere e del buon mangiare. La nuova tendenza è quella di visitare più di una cantina per volta e le aziende devono darsi da fare.Ecco 10 indirizzi lungo tutto lo Stivale da non perdere se si sta pensando a qualche giorno di relax

di Emanuele Bottiroli
26 settembre 2021 | 05:00
 

Lenoturismo è chiamato a innovarsi e arricchirsi per soddisfare le nuove esigenze dei turisti. Secondo la docente e ricercatrice Roberta Garibaldi può e deve diventare un viaggio capace sempre più di abbinare alla passione per il vino, la volontà di conoscere luoghi e persone, approfondendone storia e tradizioni, e la ricerca di un benessere olistico, in contesti ambientali di pregio.

Voglia di visitare cantine

Emerge, inoltre, che fra chi ha svolto esperienze enoturistiche nei viaggi compiuti negli ultimi tre anni, il 64% ha visitato una o due cantine, il 26% dalle tre alle cinque, il 10% dalle sei in su. Rispetto al 2019, cresce del 17% la propensione a recarsi in più aziende.

Cultura e benessere guidano i nuovi viaggi

La scoperta e la degustazione delle produzioni vinicole locali, sebbene sia centrale nell’enoturismo, non è più l’unica ragione del viaggio. Il valore culturale che il vino possiede, rappresentato da un mix unico tra prodotto, terroir e persone, affascina ed attrae sempre più. I turisti italiani ritengono la visita alle cantine un’opportunità di arricchimento culturale (63%, +6% rispetto al 2019), di entrare in contatto con l’identità, le tradizioni e la cultura (anche enologica) del luogo che stanno visitando (59%, +7%).

Ecco che la scelta non ricade solo sulle aziende più rinomate, ma si allarga andando ad includere le piccole realtà familiari - con il 57% degli italiani che vorrebbero visitarle, in incremento rispetto a due anni fa (+7%) - così come le dimore storiche. Queste aziende di produzione che si caratterizzano per il connubio tra storia, arte e vino sono sempre più desiderate: chi vorrebbe recarvisi passa dal 60% del 2019 al 67% del 2021.

Alla dimensione culturale si aggiunge quella del benessere, grazie all’amenità dei luoghi e la dimensione salutare che il vino (ed il cibo) stanno assumendo sempre più. Sono il 58% i turisti italiani a cui piacerebbe trovare in cantine opportunità – quali corsi, workshop, ecc. – per rigenerarsi, riprogrammare le proprie abitudini e adottare uno stile di vita più sano; i 51% vorrebbe poter fruire di attività di benessere (massaggi, idromassaggi e SPA) nei vigneti.

Questa ricerca del benessere assume anche la forma di momenti di stacco dalla vita quotidiana, dal lavoro: il 56% vorrebbe esperienze in cantina fruibili dopo l’orario lavorativo, come wine bar e piccoli eventi.

Arricchire l'offerta per essere sempre più competitivi

L’elevata propensione e interesse verso il viaggio enoturistico e la visita alle cantine porta a chiedersi quali direzioni dovrà prendere l’offerta. Una domanda chiave per il futuro del settore, anche alla luce del fatto che l’offerta in cantina è ritenuta molto simile e, spesso, non facilmente fruibile senza prenotazione. Opinione che, rispetto al 2019, riguarda un maggior numero di turisti italiani: sono oggi il 53%, mentre due anni fa erano il 47%.

L’acquisto di vini (indicato dal 73% dei turisti), la degustazione (71%) e l’assaggio di piatti ricercati in abbinamento alle produzioni dell’azienda (67%) sono oggi le proposte più gradite per il futuro; a seguire fare degustazioni al tramonto, cenare nei vigneti, avere l’opportunità di conoscere in modo più approfondito i processi di produzione e la storia della cantina.

Fra le attività che ricevono il gradimento maggiore rispetto al 2019 vi sono i wine club (+12%), le proposte dedicate ai più piccoli (+10%), attività sportive ed artistiche nei vigneti (+10%). Ciò denota un chiaro desiderio di vivere e sperimentare la cantina attraverso modalità nuove, più coinvolgenti, e che permettano un arricchimento personale.

10 cantine da visitare

 

Fattoria del Colle (Trequanda, Siena)

Progettato dall’architetto Silvia Nucci dello Studio Luigi Rocchi, il nuovo complesso sotterraneo, destinato all’affinamento dei vini a temperatura stabile, prevede anche le pupitre per il remuage manuale del Brut Rosé Metodo Classico ottenuto da uve di Sangiovese. Accanto un suggestivo murale dipinto dalla pittrice Silvia Argilli che racconta l’amore fra Sangiovese e Foglia Tonda, da cui nasce il vino Cenerentola Doc Orcia. Per l’esterno la titolare Donatella Cinelli Colombini, madre dell’enoturismo in Italia, ha chiesto ai progettisti di ispirarsi a ciò che vedevano intorno a loro: il risultato è stata una riproduzione in metallo dei boschi di querce circostanti la Fattoria che si inerpica verso il cielo.

Fattoria del Colle

Fattoria del Colle

A disegnarli come silhouette di acciaio patinato è stata l’architetto Elisa Boldi di Coima, che li ha immaginati ritagliati a laser su lastre di ferro, lasciate poi ad arrugginire affinché riproducessero il colore naturale degli alberi per poi rivestirne il perimetro esterno e la terrazza panoramica. Il tutto creando una soluzione di continuità tra il nuovo edificio e la preesistente struttura con la tinaia, la zona di imbottigliamento ed una casa contadina del secolo scorso che oggi ospita una sala immersiva, con le library delle bottiglie antiquarie e un impianto di immagini, suoni e luci che insegna ai wine lovers ad ascoltare le vigne.

Per informazioni: www.cinellicolombini.it

  Gioca e Parti

Castello di Banfi (Poggio Le Mura, Montalcino)

Il Castello di Banfi è ubicato nel piccolo borgo medioevale di Poggio le mura, nei pressi di Montalcino, e si estende su una superficie di 2830 ettari di cui ben 850 sono destinati alla viticultura, in particolare ai vitigni di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Pinot grigio, Chardonnay, Sauvignon blanc, Moscadello di Montalcino.

Castello di Banfi

Castello di Banfi

Oltre alla visita guidata, l’enoturista può arricchire e completare la sua esperienza, sempre all’interno del castello, con la visita del museo del vetro e del vino, alla balsameria, pranzare alla taverna o alla raffinata sala dei grappoli, continuare a degustare calici di vino nell’enoteca, visitare il piccolo borgo di Poggio Le Mura, oppure, se lo desidera, può pernottare nelle stanze del castello.

Per informazioni: www.castellobanfiwineresort.it

 

 

Mandrarossa Winery (Menfi, Agrigento)

Da visitare la nuova cantina Mandrarossa (brand del settore Horeca di Settesoli): 700 metri quadrati disposti su più livelli con barricaia, due sale di degustazione, un wine shop e una terrazza che si affaccia sul mare di Menfi. L’edificio ipogeo è stato progettato dagli architetti del Gruppo Vida di Menfi per integrarsi nel contesto territoriale. Il livello di umidità è stabile all’interno della barricaia, favorendo un affinamento naturale del vino. L’esposizione della struttura è stata pensata per ottimizzare l’uso della radiazione solare in ogni periodo dell’anno. Un tetto-giardino costituisce una coibentazione naturale delle superfici orizzontali.

Mandrarossa

Mandrarossa

L’uso di materiali naturali come il legno per tutto il rivestimento della zona di accoglienza diminuisce l’emissione di Co2. E tutta la cantina è alimentata dall’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Per Mandrarossa, l’enoturismo è un’importante priorità: percorsi di visita e degustazioni abbinati alle ricette storiche menfitane. Da provare il percorso ciclabile di 11 km, nato dalla conversione della vecchia ferrovia, che rappresenta un’ulteriore occasione per scoprire questo territorio tra mare, vigneti e uliveti. 

Per informazioni: www.mandrarossa.it

 

Ca’ del Bosco (Erbusco, Brescia)

Ca’ del Bosco apre le proprie cantine attraverso tour studiati per avvicinare gli eno-appassionati alla produzione del Franciacorta e per guidarli alla scoperta dei vigneti circostanti la tenuta. Passaggi lungo barricaie, caveau storici, tra arte e innovazione, condurranno gli ospiti nel cuore dell’azienda, la Cupola, fino a svelare loro i segreti di una grande passione. Ad accogliere l’ospite è innanzitutto l’imponente cancello della tenuta: non un semplice dispositivo di apertura e chiusura, bensì un’opera in bronzo del celebre scultore Arnaldo Pomodoro. L’opera, “Cancello Solare”, vuol essere un gioioso e potente omaggio a colui che rappresenta il vero, primo nutrimento dell’uva. Una volta entrati e giunti sulla sommità del colle principale, si è accolti dal vasto parco di querce, castagni ed acacie, dove passeggiando si gode di splendidi scorci dei vigneti circostanti e dell’intera vallata.

Ca' del Bosco

Ca' del Bosco

Un modo ideale per entrare nello spirito di questa terra, dove la fretta è bandita e la bellezza ha ancora lo spazio preminente che merita. La visita alle cantine è un’esperienza sicuramente unica, che consente di cogliere appieno la dedizione con cui viene seguita ogni fase della produzione, all’insegna di un’attenta cura artigianale e dell’intervento tecnologico più raffinato. Celle di raffreddamento delle uve, movimentazione in assenza d’ossigeno e senza sbattimento, serbatoi “volanti” che permettono il travaso per gravità e innovative linee d’imbottigliamento ideate e progettate da Ca’ del Bosco, sono solo alcuni dei passaggi tecnologici mostrati lungo il percorso di visita. Lunghi corridoi e cantine sotterranee conducono il visitatore in un percorso che porta alla cupola in pietra, considerata il cuore del Franciacorta Ca’ del Bosco.

Il silenzio, l’oscurità, l’umidità e la temperatura naturali cullano la fermentazione dei vini in bottiglia, la maturazione nelle piccole botti di rovere e l’affinamento. “Nella cantina il vino conduce una vita sotterranea, segreta ma sorvegliata” scrive Michel Dovaz. Sono proprio il tempo qui trascorso per l’affinamento insieme alla dedizione dei cantinieri che porteranno abilmente a compimento il lavoro minuzioso iniziato nel vigneto.

 Per informazioni: www.cadelbosco.com

Ferrari (Trento)

Il mito Ferrari nasce da un uomo, Giulio Ferrari, e dal suo sogno di creare in Trentino un vino capace di confrontarsi con i migliori Champagne francesi. Oggi è uno dei brand del vino italiano più noti nel mondo con le sue referenze Metodo Classico. Le Cantine Ferrari sono liete di accogliere i propri visitatori alla scoperta della storia ultracentenaria del Ferrari Trentodoc per far vivere loro un’esperienza nella massima tranquillità e nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e d’igiene.

Cantine Ferrari

Cantine Ferrari

Il fascino della scoperta dei segreti delle Cantine Ferrari, lo stupore nell’osservare gli affreschi di Villa Margon e il piacere nel degustare i piatti dello Chef Edoardo Fumagalli di Locanda Margon. L’enoturista può optare per diverse esperienze tra degustazione, ristorazione ed emozione. Le bollicine Ferrari raccontano un vero e proprio stile di vita, improntato al piacere di condividere e dove l’accoglienza rappresenta un valore fondamentale, in particolare nell’esperienza enogastronomica. Per questo le Cantine Ferrari hanno voluto dedicare grande attenzione a chi, nel mondo della ristorazione, fa dell’ospitalità un’arte.

Per informazioni: www.ferraritrento.com

 

Ceretto (San Cassiano, Alba)

Produttori di vino dal 1930. Nel corso degli ultimi vent’anni l’azienda ha intrapreso un viaggio per rendere più sostenibile per l’ambiente la propria agricoltura, che ha portato a ottenere la certificazione biologica nel 2015. Insieme a Enrico Crippa, chef, i titolari sono i soci fondatori del ristorante Piazza Duomo, unico tre stelle Michelin in Piemonte.

Ceretto

Ceretto

I titolari sono mecenati delle arti, produttori di torrone, narratori di storie, venditori di vino. La proprietà e l’intero staff sono animati da una curiosità eclettica che non conosce confini. La cantina piemontese consente agli enoturisti, tra visite e degustazioni, di godere di una full immersion, tra cultura e identità, nelle Langhe.

Per informazioni: www.ceretto.com

 

Conte Vistarino (Rocca De’ Giorgi, Pavia)

Conte Vistarino è un’azienda con tante anime: un po’ cantina moderna, un po’ museo, un po’ dimora storica. Villa Fornace, costruita nel 1700 sulle fondamenta di un’antica fornace dalla quale ha preso il nome, è un esempio architettonico unico sul territorio per la ricchezza dei suoi interni e il magnifico parco che la circonda, disegnato da Achille Majnoni architetto del Re d’Italia Umberto I. Le sale interne di Villa Fornace presentano arredi perfettamente conservati, volte decorate con stucchi e pavimenti originali. Maestoso il salone d’onore, a doppia altezza, con balaustra di pietra e splendido soffitto decorato. Il giardino d’inverno all’interno di Villa Fornace, utilizzato come teatro durante la guerra, poi come sala dei giochi, conserva ancora interessanti grillage con motivi architettonici e finte prospettive. L’orangerie, fatta costruire dalla contessa Anna Giorgi Vimercati di Vistarino all’inizio del secolo scorso per il ricovero invernale degli agrumi, affaccia invece sul parco dalla Villa.

Conte Vistarino

Conte Vistarino

Completamente rinnovata nel 2017, la cantina onora l’eredità del Conte Augusto, il cui spirito pioneristico trasformò per sempre il paesaggio dell’Oltrepò Pavese e gettò le basi ad una nuova storia enologica italiana. Per questo la nuova cantina è stata progettata al fine di ottimizzare al massimo i frutti della ricerca in vigna, tradurre al meglio tanti micro-territori e lavorare con ancora maggior precisione e flessibilità. L’eleganza del grigio antracite e l’austerità dell’acciaio creano un contrasto visivo molto forte con la matericità del legno delle barriques tutte rigorosamente aquistate dai migliori produttori francesi: la cantina Conte Vistarino è uno spazio che affascina l’enoturista, che respira una modernità che dialoga con l’heritage.

Per informazioni: www.contevistarino.it

 

Prime Alture Winery & Resort (Casteggio, Pavia)

La cantina con ospitalità della famiglia Lechiancole si trova in Oltrepò Pavese sulle prime colline di Casteggio, in provincia di Pavia. L’azienda vitivinicola con camere, piscina, ristorante e private spa, si estende su una superficie di 10 ettari a un’altitudine di 290 metri sul livello del mare, circondata da vigneti, situata a soli 60 chilometri a Sud di Milano.

Prime Alture

Prime Alture

Agli ospiti è data la possibilità di scoprire le colline del Pinot nero e del Metodo Classico blanc de noirs italiano per eccellenza, coccolandosi e ammirando un panorama mozzafiato in ogni stagione dell’anno.

Per informazioni: www.primealture.it

 

Lungarotti (Torgiano, Perugia)

La suggestiva cantina apre le porte tutti i giorni su prenotazione, per far degustare vini, olii e le specialità (domenica solo gruppi minimo 20 persone, su prenotazione). La visita in azienda é un’esperienza completa che inizia dai vigneti per entrare poi in cantina dove apprezzare le fasi della vinificazione attraverso le più moderne tecnologie, il fascino di botti e barriques, il caveau con le migliori annate, fino alla grotta di affinamento e alla spumantizzazione con metodo classico. Un tour fondamentale per poter meglio comprendere, durante la degustazione, il lavoro e la passione che dedichiamo alla vigna prima e poi alla cantina.

Lungarotti

Lungarotti

Al termine della visita - circa 30 minuti - potremo degustare insieme i vini. La degustazione è accompagnata da pane umbro e olio Lungarotti. Volendo si può anche effettuare la degustazione professionale dell’olio. Su richiesta visite guidate alla balsameria, dove dal 1980 si produce uno speciale condimento balsamico secondo il metodo dell’aceto balsamico, lo stesso procedimento del metodo tradizionale utilizzato a Modena e Reggio Emilia. Le visite si effettuano per singoli e gruppi, esperti o neofiti, appassionati e conoscitori, studenti e famiglie. La sala degustazione ospita fino a 60 posti a sedere. Le visite vengono condotte in Italiano, Inglese e Francese. Su richiesta anche in altre lingue.

Per informazioni: www.lungarotti.it

 

Masciarelli Tenute Agricole (San Martino sulla Marrucina, Chieti)

Masciarelli Tenute Agricole nasce nel 1981 dall’intuito imprenditoriale di Gianni Masciarelli, figura simbolo del panorama enologico italiano e protagonista dell’affermazione della vitivinicultura abruzzese moderna. Cuore pulsante della cantina è San Martino sulla Marrucina, in provincia di Chieti, e conta vigneti e uliveti di proprietà nelle 4 province abruzzesi.

  Castello di Semivicoli delle cantine Masciarelli Amanti dell'enoturismo? Ecco 10 cantine da visitare

Castello di Semivicoli delle cantine Masciarelli

La produzione vitivinicola – cui si affianca anche una piccola produzione di olio extravergine di oliva – conta oggi 18 etichette e 5 linee di prodotti: Linea ClassicaGianni MasciarelliVilla GemmaMarina Cvetic e Castello di Semivicoli. Nel segno del costante e rinnovato lavoro all’insegna dell’innovazione ma nel rispetto di ambiente e tradizione, l’azienda Masciarelli ha inaugurato, dopo un lungo restauro conservativo, il Castello di Semivicoli, seicentesco palazzo baronale oggi relais de charme tra i vigneti, centro propulsore dell’enoturismo nella zona.

 Per informazioni: www.masciarelli.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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