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Virus, quasi 100mila casi totali Rallenta l'aumento in Lombardia

Sono 97.689 i casi titali di coronavirus in Italia: 73.880 quelli attualmente positivi, con un aumento di 3.815 unità (ieri +3.651, dato però condizionato dall'aumento record di guariti). 756 i decessi (ieri 889).

 
29 marzo 2020 | 18:36

Virus, quasi 100mila casi totali Rallenta l'aumento in Lombardia

Sono 97.689 i casi titali di coronavirus in Italia: 73.880 quelli attualmente positivi, con un aumento di 3.815 unità (ieri +3.651, dato però condizionato dall'aumento record di guariti). 756 i decessi (ieri 889).

29 marzo 2020 | 18:36
 

Borrelli, il bollettino delle 18 della protezione civile
Sono 73.880 i casi attualmente positivi, con un aumento di 3.815 unità (rispetto all'aumento di 3.651 di ieri, ma il dato era condizionato dall'aumento record di guariti che vanno a sottrarsi dagli attualmente positivi). Sono 13.030 i guariti (+646 contro appunto il 1.434 di ieri). I decessi sono 756 contro gli 889 di ieri. Dati positivi condizionati dai numeri lombardi, dove i contagi sono saliti di 1.592 unità contro le 2.117 di ieri. Nel dettaglio, 27.386 sono le persone ricoverate (+710), 3.906 quelle in terapia intensiva (+50) e 42.588 in isolamento domiciliare (+3.055).

Virus, quasi 100mila casi totali Rallenta l'aumento in Lombardia

Più nuovi contagi a Milano che a Brescia
E' la provincia di Milano, secondo i dati odierni, a crescere di più nel numero di contagi, superiore al totale della provincia di Brescia. Bergamo, che resta quella più colpita, continua il trend discendente. Nel bresciano, invece, ancora non si inverte la tendenza. E' ancora il lodigiano, dove fu decisa la 'zona rossa', a segnare il minor aumento giornaliero di casi in tutta la regione. Sono i dati forniti dall'assessore al Welfare Giulio Gallera, nella diretta facebook per fare il punto sulla emergenza coronavirus in Lombardia.

1007 contagi totali in Lombardia
Il totale dei contagi in Lombardia sale a 41.007. Lo ha annunciato in conferenza stampa l'assessore al Welfare Giulio Gallera. I decessi sono stati pari a 416, e sono diventati 6360 in totale. Il dato giornaliero è inferiore di circa 125 persone rispetto a ieri. I ricoveri sono saliti di 461 unità a 11.613, quelli in terapia intensiva di 9 a 1328. Aumentano anche i dimessi, a 9145 unità.

In Lombardia 416 decessi nelle ultime 24ore
Si registrano 416 nuovi decessi rispetto ai 542 del 28 marzo. Il totale dei morti è di 6.360 per 41.007 casi complessivi dall’inizio dell’epidemia.

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Al Centro Sud mancano dispositivi di sicurezza e ventilatori

Coronavirus: Toscana, 305 nuovi casi, morti salgono a 215
Sono 305 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a 24 ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani e 17 i nuovi decessi. Salgono dunque a 4.122 i contagiati dall'inizio dell'emergenza mentre 29 sono finora le guarigioni virali (i cosiddetti "negativizzati"), 92 le guarigioni cliniche (da 80 di ieri) e 215 i decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 3.786. Sono ricoverati, ad oggi, 1.386  pazienti, di cui 275 in terapia intensiva. Il report della Regione Toscana sottolinea l'aumento contenuto di ricoveri rispetto a ieri (+16) e la diminuzione di due ricoveri in terapia intensiva (ieri erano 277).

Coronavirus: a Montichiari 12enne in ospedale, sta guarendo
C'è anche un ragazzino di 12 anni, finito in ospedale e in via di guarigione, tra i casi di Coronavirus a Montichiari, la terza cittadina del Bresciano per il numero dei contagiati. Di lui  ha parlato il sindaco Marco Togni ieri nel quotidiano aggiornamento sull'andamento dell'infezione nel comune postato su Facebook.  "E' un bollettino di guerra e i dati temo siano in realtà sottostimati", scrive il primo cittadino commentando l'aumento di 6 casi positivi accertati che hanno fatto salire il totale a 170. "Oggi un dato mi ha scosso molto, la persona più giovane ha solo 12 anni". Il post è stato letto dalla mamma del ragazzino che a stretto giro di posta ha risposto a Togni spiegando di essere in ospedale con il figlio: "sta bene, non ha più la febbre e i polmoni sono a posto".

Coronavirus, Zaia: preoccupa focolaio Verona
La situazione sanitaria che maggiormente preoccupa in Veneto è  quella legata al veronese. Lo ricorda il governatore Luca Zaia, annunciando che a Verona "si stanno allestendo delle terapie intensive". Quello scaligero, dice, "è un focolaio  Importante, che paga lo scotto dei pazienti arrivati via auto da fuori regione per chiedere cure e che fa i conti con la contiguità territoriale con Brescia".
 
Coronavirus: Ordini infermieri, 4mila i contagiati
Tra gli infermieri "c'è il maggior numero di operatori sanitari positivi al nuovo coronavirus: circa 4mila. Tra gli infermieri c'è chi muore di Covid-19 per assistere ed essere vicino ai pazienti, ma lo fa comunque senza il minimo tentennamento". Lo afferma Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), sottolineando che 9.448 infermieri hanno risposto "ci sono" alla chiamata della Protezione civile, quasi venti volte di più della
richiesta.

Marche, 185 nuovi contagi e totale a 3.558
Nelle Marche ci sono 185 contagi in più registrati in una sola giornata, il 33,82% dei 547 campioni processati ieri, un dato superiore a quello relativo alle 24 ore precedenti, con 177 positivi su 824 test. Il totale dei marchigiani contagiati dal 'Covid-19' sale così a 3.558, il 34,10% rispetto ai 10.431 test effettuati dall'inizio della crisi.

Coronavirus: in Veneto superati gli 8.300 casi, più di 390 i decessi

Fontana su Boccia: "Parole avventate e inopportune"
"Avventate e inopportune": ha scelto questi due aggettivi il presidente della Lombardia Attilio Fontana per definire le parole del ministro degli Affari regionali Francesco Boccia critiche sul ruolo delle Regioni, rivendicando quanto fatto dalla Lombardia per affrontare l'emergenza Coronavirus. "Invito il ministro Boccia a fare il ragionamento inverso. Quale sarebbe la situazione nel Paese se le Regioni non avessero fatto fronte alla emergenza anche nella fase della sottovalutazione del rischio che ha attanagliato il Governo per giorni e giorni? - ha replicato - Basti pensare che in Lombardia abbiamo attivato quasi 1000 terapie intensive da destinare all'emergenza e stiamo lavorando a tutto campo anche per ciò che riguarda le altre necessità. Come ad esempio il reperimento di mascherine e di ventilatori".

Coronavirus: Boccia, a breve superata crisi mascherine
"I ministri Di Maio e Guerini hanno fatto un lavoro straordinario, Esteri e Difesa stanno lavorando a tempo pieno per assicurare l'arrivo di mascherine da tutto il mondo. Abbiamo ordinato oltre 150 milioni di mascherine dalla Cina, le prime sono già arrivate e ora arriveranno ogni settimana. Sono sicuro che per quanto riguarda i dispositivi personali nel giro di alcuni giorni la crisi sarà sicuramente superata. Durante un'emergenza uno Stato ha la forza di acquistare in giro per il mondo ed è una forza che non hanno le Regioni". Lo ha detto a "L'Intervista di Maria Latella" su Sky tg24 il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.

Musumeci, picco Sicilia forse entro metà aprile
"Il 95% della gente in Sicilia rimane a casa, non va in giro, il picco dei contagi del coronavirus dovrebbe arrivare entro la meta' di aprile". Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a Sky Tg24.

Da Albania 30 medici in Lombardia
"Grazie al governo e al popolo albanese che ha dimostrato un grande cuore inviando in Italia trenta medici e infermieri che da questa mattina affiancheranno i colleghi italiani impegnati in Lombardia". Lo rende noto il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo. "Un gesto di profonda solidarietà ancor più significativo perché anche l'Albania si trova ad affrontare questa grave emergenza globale. Non lo dimenticheremo mai. Uniti, ce faremo", aggiunge in una nota.

Speranza: "Sarebbe grave errore abbassare la guardia"
 "Siamo ancora nel pieno dell'epidemia. Non perdiamo la testa. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia proprio adesso. Si finirebbe per vanificare tutti gli sforzi che abbiamo fatto fino a oggi per contenere la diffusione dell'epidemia". Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, al 'Corriere della sera'. "I contagi aumentano con minore intensità rispetto al passato", osserva Speranza, che avverte: "Sono i primi segnali, ma aspettiamo. Dobbiamo tenere alta l'attenzione e non accontentarci, perché sono i giorni cruciali". "Lo so che stiamo chiedendo enormi sacrifici - riconosce il ministro - Ma rispettare le regole è il modo migliore che ognuno di noi ha per fare la propria parte".

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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