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Ansia in un bambino su sei La colpa è del lockdown

A dirlo è il rapporto 2020 La salute mentale dei bambini e dei giovani in Inghilterra, dell'Università di Cambridge: la percentuale di bambini con problemi mentali è del 50% superiore rispetto a prima della pandemia.

 
27 ottobre 2020 | 11:08

Ansia in un bambino su sei La colpa è del lockdown

A dirlo è il rapporto 2020 La salute mentale dei bambini e dei giovani in Inghilterra, dell'Università di Cambridge: la percentuale di bambini con problemi mentali è del 50% superiore rispetto a prima della pandemia.

27 ottobre 2020 | 11:08
 

Ansia, depressone, senso di solitudine in un bambino su sei. La causa? Il lockdown e la pandemia in generale. Secondo uno studio del Servizio sanitario inglese la percentuale di bambini con problemi di salute mentale è, oggi, del 50% superiore rispetto a prima della pandemia. Numeri “profondamente angoscianti” secondo gli esperti che puntano il dito sulla chiusura delle scuole e sull’ansia generalizzata per la pandemia da Covid-19. Insieme ai bambini, le giovani donne sono i soggetti più colpiti, con un quarto delle persone di età compresa tra 17 e 22 anni diagnosticate come affette da un “probabile disturbo mentale”.

Il significativo deterioramento della salute mentale dei bambini è strettamente connesso ai lockdown - Ansia in un bambino su sei La colpa del lockdown

Il significativo deterioramento della salute mentale dei bambini è strettamente connesso ai lockdown

STUDIO INGLESE CONFERMA IL PEGGIORAMENTO DELLA SALUTE MENTALE DEI BAMBINI
Il rapporto 2020 "La salute mentale dei bambini e dei giovani in Inghilterra", realizzato dall'Università di Cambridge, nel pieno della pandemia di Covid-19, ha evidenziato come in Inghilterra, negli ultimi 3 anni, è aumentata la percentuale di bambini e ragazzi con un probabile disturbo mentale. Nei maschi tra i 5 e i 16 anni il tasso passa dall'11,4% del 2017 al 16,7% del luglio 2020 (+5,3%) e nelle femmine dal 10,3% al 15,2% (+4,9%).

La probabilità di un disturbo mentale aumenta con l'età, con una notevole differenza di sesso per la fascia di età più avanzata (dai 17 ai 22 anni). Nel 2020 il 27,2% delle giovani donne e il 13,3% dei giovani uomini proprio in questa fascia è stato identificato come affetto da un probabile disturbo mentale. Gli studiosi hanno analizzato un campione di 3.570 bambini e giovani tra 5 e 22 anni, intervistati sia nel 2017 sia nel luglio 2020. Il rapporto ha rivelato che, tra le ragazze tra gli 11 e i 16 anni, quasi due terzi (il 63,8%) con un probabile disturbo mentale avevano visto o sentito una discussione tra gli adulti nella loro famiglia.

BAMBINI: IL LOCKDOWN HA PEGGIORATO LE NOSTRE VITE
Tamsin Ford, professore di psichiatria infantile e dell’adolescenza a Cambridge, ha affermato che il «significativo deterioramento della salute mentale dei bambini» è strettamente connesso ai lockdown: «Sappiamo che la solitudine è molto tossica e l’isolamento sociale è molto deleterio per la salute mentale. L’aumento delle malattie mentali dei bambini e dei loro genitori denotato dal sondaggio, sulla base delle nostre esperienze, suggeriscono fortemente che tale cambiamento è influenzato dal lockdown. La maggior parte dei bambini ci ha detto, infatti, che il lockdown ha peggiorato le loro vite. Questo ovviamente è coinciso con il periodo in cui le scuole sono state chiuse».

Ma non solo la perdita di socialità e routine, a preoccupare i bambini di età compresa tra i cinque ei 16 anni (37%) è anche lo stato di salute di amici e familiari, e, soprattutto, del contagio da Covid-19.

LA PANDEMIA TOGLIE IL SONNO ANCHE AI PIÙ PICCOLI
Tutto ciò si traduce anche con problemi del sonno: più di un quarto dei giovani (il 28,5%) hanno problemi ad addormentarsi. I problemi legati al sonno hanno colpito di più i giovani dai 17 ai 22 anni (il 41%). Un bambino su dieci (il 10,1%) ha affermato di sentirsi spesso o sempre solo: ciò è risultato più comune nelle ragazze (13,8%) rispetto ai ragazzi (6,5%).

«È profondamente angosciante vedere un aumento così netto del numero di giovani costretti a convivere con una malattia mentale, tanto più che molte delle loro vite sono notevolmente peggiorate», ha affermato Bernadka Dubicka, presidente della facoltà per l’infanzia e l’adolescenza presso il Royal College of Psychiatrists.

Sicuramente numeri e considerazioni da tenere ben presenti anche in Italia in merito a possibili nuovi lockdown, perché anche i danni mentali sono altrettanto gravi di quelli fisici causati dal coronavirus.

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