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Il mondo dei dolci in lutto: addio ad Aldo Balocco

È morto nella notte Aldo Balocco, presidente onorario dell'omonima azienda dolciaria di Fossano (Cn). Aveva 91 anni, la maggior parte dei quali dedicati all'azienda che con ha contribuito a far diventare il colosso di oggi

 
02 luglio 2022 | 12:56

Il mondo dei dolci in lutto: addio ad Aldo Balocco

È morto nella notte Aldo Balocco, presidente onorario dell'omonima azienda dolciaria di Fossano (Cn). Aveva 91 anni, la maggior parte dei quali dedicati all'azienda che con ha contribuito a far diventare il colosso di oggi

02 luglio 2022 | 12:56
 

Il mondo dei dolci ha perso uno dei suoi storici rappresentati. È morto nella notte Aldo Balocco, presidente onorario dell'omonima azienda dolciaria di Fossano (Cn). Aveva 91 anni, la maggior parte dei quali dedicati all'azienda che con ha contribuito a far diventare il colosso che oggi tutti conoscono. Insignito del titolo di Cavaliere del lavoro, Aldo è il papà di Alberto e Alessandra, oggi alla guida dell'azienda; era vedovo dal 2015, quando morì la moglie Anna Ferrero.

Aldo Baiocco. Foto: tuttosport.com Il mondo dei dolci in lutto: addio a Aldo Balocco

Aldo Balocco. Foto: tuttosport.com


La storia di un impero

Era stato il padre a fondare la pasticceria nel 1927, ma ad Aldo va il merito di insistere sulla pasticceria secca e di cominciare a produrre dolci da vendere all'ingrosso.


Nato a Fossano nel 1930, Aldo Balocco diventa orfano della mamma a una settimana di vita. Trascorre l'infanzia tra Genola, dove lo cresce la sorella della madre, e Fossano, sopra la pasticceria fondata nel 1927 dal padre, Francesco Antonio Balocco. Sfollato durante la guerra nelle Langhe, torna a Fossano nel 1949, terminati gli studi superiori a Cuneo, dove cresce col cugino Piero, artefice della rinascita del cioccolato Venchi.


Dal primo stabilimento, distribuito su quattro piani, con appena 30 addetti, parte la rivoluzione dei Balocco. Le latte piene di dolci, le “tole” in piemontese, destinate ai grossisti di tutta Italia, sono l'immagine più eloquente del cambiamento che sta avvenendo.


Arrivano gli anni del boom economico, e nella fabbrica di Via San Bernardo vengono installati i primi forni a carrello estraibile per panettoni. Per spingere l'export dei panettoni occorreva superare l'ostacolo della loro conservazione. Nel 1955 Aldo Balocco decide di assumere un giovane lombardo che aveva lavorato a Milano alla Motta e all'Alemagna: Ermanno Crespi che introduce a Fossano la tecnologia della "lievitazione naturale".


La nascita di un panettone nuovo

I due immaginano e progettano un panettone del tutto nuovo: alto come quello milanese, ma glassato come quello basso piemontese. In più ricoperto di mandorle tostate e granella di zucchero. È il famoso Mandorlato Balocco.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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