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Musei, altra gaffe di Palazzo Chigi. Il tragicomico balletto nelle faq

Il Dpcm ha riaperto i musei nelle zone gialle nei feriali, ma nelle faq del governo oggi si è letto il contrario per qualche ora per un errore imperdonabile. Poi la domanda-risposta è sparita.

di Federico Biffignandi
 
21 gennaio 2021 | 18:15

Musei, altra gaffe di Palazzo Chigi. Il tragicomico balletto nelle faq

Il Dpcm ha riaperto i musei nelle zone gialle nei feriali, ma nelle faq del governo oggi si è letto il contrario per qualche ora per un errore imperdonabile. Poi la domanda-risposta è sparita.

di Federico Biffignandi
21 gennaio 2021 | 18:15
 

I pasticci del Governo continuano. E non parliamo questa volta di scelte politiche, di gestione della pandemia, di crisi, di vaccini o di altre questioni sulle quali le figuracce sono state tante (troppe) ma sulle quali va dato atto che prendere decisioni non è sempre facile. A questo giro urge puntare (anzi, tornare) su una questione molto più semplice, nel senso di poco opinabile, quella della comunicazione che oggi ha clamorosamente toppato sulla riapertura dei musei in zona gialla. Chiariamo subito: i musei sono aperti nei giorni feriali. Stop.

Già con il primo lockdown però ci eravamo ritrovati a dover fare i conti con Decreti scritti (forse anche giustamente) in termini tecnici, politici e burocratesi sui quali noi poveri cittadini comuni non potevamo avere voce in capitolo. Peccato però che in quegli stessi decreti ci fossero scritte le regole - del tutto nuove - per poter vivere le nostre giornate.

Musei nelle zone gialle aperti sì o no? Confusione nelle faq del governo - Il giallo dei musei in… giallo Errore o dietrofront del governo?

Musei nelle zone gialle aperti sì o no? Confusione nelle faq del governo

Le Faq, più complicate dei decreti
Ci si è appellati dunque alle spiegazioni di chi le regole le aveva scritte con quel termine Faq entrato prepotentemente nel nostro dizionario quotidiano posto a rappresentare la risposta a tutte le domande più frequenti dei cittadini. Ma anche in quel caso l'ufficio comunicazione di Palazzo Chigi aveva mostrato lacune profonde, che lo diventavano sempre di più ad ogni tentativo di spiegazioni ulteriori.

Vi ricordate dei congiunti?
Arci nota la questione dei congiunti sulla quale era stata fatta una confusione tragicomica con il decreto che aveva concesso agli italiani di mettere il naso fuori casa quel famoso 4 maggio. Si era parlato inizialmente di famigliari stretti, poi anche di famigliari meno stretti, quindi di partner, poi di fidanzati e infine di amici, come a dire: liberi tutti.

E le seconde case? Chi ci ha capito qualcosa?
Abbonandone altri meno "glamour" l'altro inghippo comunicativo è stato molto recente e ha riguardato le seconde case. A Natale era concesso raggiungerle anche fuori Regione, poi col decreto post festività sembrava essere bloccata questa deroga. Ma col passare dei giorni si è capito che le maniche erano più larghe fino ad arrivare alla risposta definitiva: si può andare sempre, anche fuori regione. Ma, attenzione: nelle seconde case possono andare solo i familiari conviventi, non possono esserci altri nuclei familiari, né parenti o amici. Scrivono su questo punto i tecnici di Palazzo Chigi: «Naturalmente la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo e vi si può recare unicamente tale nucleo. La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa o eventualmente anche con autocertificazione. La veridicità delle autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi e la falsità di quanto dichiarato costituisce reato». Ci si capisce qualcosa? Mica tanto.

E ora, i musei
Ma ora, la più bella (anzi, brutta). L'ultimo Dpcm ha concesso ai musei delle zone gialle di riaprire nei giorni feriali per la gioia dei direttori, degli appassionati e, perchè no, anche di ristoratori e mondo del turismo. Un segnale di ripartenza insomma. Ma nelle Faq pubblicate il 20 gennaio improvvisamente è comparsa questa domanda con relativa risposta, nell'apposita sezione dedicata alle zone gialle: Cosa è previsto per i musei e per gli altri luoghi di cultura? Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi di cultura (di cui all'articolo 101 dei Codici dei beni culturali e del paesaggio) è sospeso.

Lo screenshot della pagina ufficiale prima della modifica - Musei, altra gaffe di Palazzo ChigiIl tragicomico balletto nelle faq
Lo screenshot della pagina ufficiale prima della modifica

Ma come? Un tranello nel quale tutta la stampa italiana è caduta riportando il passaggio e il problema non è certo dare contro a colleghi, ma pensare a quei cittadini che magari hanno letto l'articolo in cui se ne parlava e hanno evitato di far visita al proprio museo preferito dopo tante settimane di chiusura. La comunicazione di Palazzo Chigi, tuttavia, deve essersi accorta dello strafalcione e ha tolto dalle Faq la risposta ai musei. Un rimedio che, come spesso accade, non fa altro che peggiorare la situazione. Perchè la risposta non è più comparsa lasciando i cittadini spiazzati. Quale sarà la verità?

Ma alla fine decide il buonsenso
Per i più superficiali un problema, per chi vuole approfondire invece basta rifarsi al testo del Dpcm dove è espressamente detto che i musei in zona gialla sono riaperti nei giorni feriali e fa fede questo passaggio. La macchia, un'altra, resta però e si aggiunge a tutte le altre sopra citate alle quali non possiamo non aggiungere i ritardi apocalittici nella comunicazione dei nuovi Dpcm che, ormai, arrivano praticamente a notte fonda e a ridosso delle scadenze precedenti. Se non altro hanno deciso di toglierci qualche volta dall'impiccio di attendere la comparsata del premier Giuseppe Conte in conferenza stampa, che poi spesso rimanda all'interpretazione delle Faq.

Insomma, alla fine di tutto spesso non resta che appellarsi alle forze dell'ordine perchè poi, si sa, i controlli diretti li fanno loro e loro decideranno le nostre sorti. Ma alzi la mano chi, alla domanda "Posso fare...?" non si è ancora sentito rispondere dagli agenti stessi: «Dipende dal buonsenso di chi effettua il controllo». Ma allora ditelo: siamo su scherzi a parte?

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