Un dolore immenso, indescrivibile. È quello che sta vivendo Abdallah, padre di Mohanad Abdalla Salem Moubarak. Il figlio, 12 anni da compiere a dicembre, è stato travolto da un'auto in via Bartolini a Milano. A nulla sono serviti i soccorsi: Mohanad è morto sul colpo. Il conducente del mezzo, che si è poi scoperto essere un 20enne, è prima fuggito, salvo poi costituirsi quattro ore dopo. Risultato negativo all'alcol test, ha però confessato di non aver mai conseguito la patente.
L'abbraccio dei ristoratori a papà Abdallah
La tragedia, dicevamo, è avvenuta in via Bartolini, non più di 50 metri dall'attività del padre di Mohanad, in viale Monte Ceneri. Abdallah, che è egiziano, ma tutti in quartiere conoscono come Mimmo, gestisce infatti un ristorante-rosticceria che ha aperto circa un anno fa. Prima aveva invece un panificio, in via Pietro da Cemmo, non molto distante.
Papà e figlio erano lì anche l'altra sera. In attesa che Abdallah finisse di pulire e chiudesse il locale, Mohanad stava facendo un giro dell'isolato. Poi, l'incidente. È stato proprio il padre, non vedendo tornare il figlio, a uscire dal ristorante e a trovare il corpo di Mohanad a terra.
Ora è il tempo della giustizia, che deve fare il suo corso, ma anche del dolore e della vicinanza di tanti. Di chi conosce Mimmo, ma anche di chi comprende il dolore che si trova ad affrontare. Una solidarietà che è arrivata da Anna Scavuzzo, vicesindaco della città, a nome di tutta l'Amministrazione comunale, dalla comunità egiziana, ma anche da parte di tanti ristoratori, che sia sui social sia in maniera diretta hanno fatto sentire la loro vicinanza.
Milano è da tempo ormai una metropoli cosmopolita, in cui si incontrano anime e culture diverse, ma che riesce ancora, in casi come questo, a mostrare tutta la sua vicinanza. Così è con Mimmo, grazie all'abbraccio dei suoi colleghi e dell'intera comunità meneghina.