Estate covid free? Ecco l'idea barca Boom di richieste fino a settembre

La parola d’ordine per i turisti in questa estate 2020 è: distanziamento. Non importa se non ci si tuffa in un mare cristallino o se non si ammirano vette immacolate, l’importante è che gli altri turisti restino il più lontano possibile. Perché la paura del contagio va a braccetto con la voglia di ferie. E così ecco che, come ormai stiamo ripetendo (purtroppo) di giorno in giorno, gli alberghi soffrono, i residence pure, i B&b un po’ meno ma fanno comunque fatica. Volano invece gli appartamenti. Ma c’è una soluzione in più che in questa estate da covid sta crescendo: la vacanza in barca.

Navigare per una settimana in mezzo al mare con a bordo poche persone, magari famigliari, è la soluzione più sicura - in termini di isolamento - e capace di offrire anche una vacanza esclusiva in un periodo di grossa difficoltà per il turismo. A dirlo sono gli stessi addetti ai lavori: «Siamo soddisfatti del quadro che si sta delineando in questi giorni - dice Andrea Pezzini, ceo di Floating Life, società di charter e brokeraggio con sede in svizzera - una delle nostre unità della flotta di barche di lusso in charter (dai 30 metri in su) è già fully booked. Bisogna tener conto che si tratta di una stagione corta con luglio e agosto quasi totalmente prenotati. Settembre è ancora un mese incerto, perché non è ancora chiaro il calendario scolastico, ma le nostre previsioni sono positive».



Floating Life dispone di quattro barche in esclusiva per il charter, ma a seconda di dove vuole andare il cliente possiamo affinare la ricerca e soddisfare ogni tipo di esigenza. Il Wally in flotta, un 30 metri a vela, è completamente e costantemente prenotato dall’11 di luglio sino al 1° di settembre a famiglie europee (tanti tedeschi); l’armatore si sta addirittura domandando quando potrà usarla. C’è anche un catamarano di 22 metri prenotato dall’11 di luglio fino al 20 di ottobre, a parte qualche giorno a settembre. Presto tornerà in acqua anche la terza unità - Sanlorenzo SL108 del 2009 - ancora in cantiere per l’annuale rimessaggio invernale.



Ma le imbarcazioni di lusso non sono le uniche ad attirare i turisti. La rivelazione dell’anno sembra essere la barca a vela che naviga a sé essendo più che un modo di trascorrere una vacanza un modo di vivere, una cultura, un modo di allontanarsi dalla terra ferma solo con la forza del vento.

La mia sensazione - spiega Omero Moretti, presidente dell’associazione Skipper professionisti e titolare della Omero Moretti Vela - è di un aumento della richiesta quest’anno, soprattutto per il mese di agosto. Parlo di italiani, noi lavoriamo quasi esclusivamente con turisti del nostro Paese, ma ho parlato anche con colleghi che hanno avuto la stessa impressione. Le zone isolane sono le più gettonate tra Eolie, Pontine, Arcipelago Toscano, ma la richiesta è stata molto variegata; il punto fermo per i turisti è la barca, intesa come strumento per mantenere il distanziamento perché è il mezzo che garantisce la sicurezza maggiore in questo periodo.

Ma come si progetta una vacanza in barca?
La nostra attività - prosegue Moretti - inizia solitamente a maggio, ma quest’anno siamo partiti tardi per ovvi motivi legati al covid. Abbiamo ricominciato ad accogliere turisti a giugno. Gli itinerari vengono decisi con chi sale a bordo, a seconda delle loro preferenze, delle condizioni del mare, del meteo. Noi mettiamo a disposizione una zona di massima, quest’anno ad esempio come Omero Moretti vela abbiamo scelto le Bocche di Bonifacio, in Sardegna. Cerchiamo di scegliere zone cosiddette di crociera, ovvero quelle dove non è necessario effettuare tante ore di navigazione; il mare è impegnativo e la gente ha voglia di relax.



E il profilo del turista che sceglie la barca a vela?
L’età media è tra i 30 e I 60 anni. Spesso sono le coppie a scegliere la barca a vela, solitamente ne salgono 3-4, ma quest’anno stiamo cercando di ridurre le persone a bordo per mantenere il distanziamento in modo più semplice. Chi sale a bordo sono persone che amano la natura, che desiderano svegliarsi in mezzo al mare e tuffarsi, sono persone che vivono profondamente l’avventura, che vivono di cose essenziali, che non cercano la mondanità a terra e infatti nei nostri itinerari non sono previste tappe.

C'è un protocollo anti covid preciso per le barche?
Sì, a maggio il Ministero ha redatto un documento dove sono indicate tutte le misure di sicurezza che bisogna mantenere a bordo per evitare il rischio di contagio. Tra igienizzazione e altri accorgimenti non c'è molto in più rispetto a ciò che abbiamo sempre fatto abitualmente, con rispetto e severità che sono principi cardine della navigazione

Nell’immaginario comune la vacanza in barca è ritenuta un lusso esclusivo: è così?
Il mercato offer un po’ di tutto. Ci sono le barche a vela di medie dimensioni e poi ci sono quelle super accessoriate; ci sono le barche a motore, ma ci sono anche le gite giornaliere. La vacanza in barca è per tutti. Dipende poi molto anche dalla cultura. In Francia, ad esempio, la barca a vela viene vista come una vacanza in camper, mentre in Italia la vacanza in barca a vela è quella degli Agnelli o dei Gardini.