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Conoscenza e innovazione A San Benedetto il premio Mike

L'azienda è stata inserita tra le 20 imprese italiane che si sono contraddistinte nella gestione della conoscenza e nell’innovazione. A ritirare virtualmente il premio il direttore Generale Frédéric Barut.

 
25 settembre 2020 | 16:40

Conoscenza e innovazione A San Benedetto il premio Mike

L'azienda è stata inserita tra le 20 imprese italiane che si sono contraddistinte nella gestione della conoscenza e nell’innovazione. A ritirare virtualmente il premio il direttore Generale Frédéric Barut.

25 settembre 2020 | 16:40
 

Acqua Minerale San Benedetto è stata premiata con il Mike Award (Global Most Innovative Knowledge Enterprise). Il riconoscimento alle aziende che si sono contraddistinte nella gestione della conoscenza, dell’innovazione, della coerenza strategica e risultati finanziari è stato ideato e coordinato dal Politecnico di Hong Kong e per il primo anno si è svolto anche in Italia.

Frédéric Barut - Conoscenza e innovazione A San Benedetto il premio Mike

Frédéric Barut

Il premio nasce nel 1998 ad opera dell'allora editor delle riviste scientifiche “Journal of intellectual capital” e “Journal of knowledge management” e con il supporto di alcune aziende leader dell’epoca. Il nome originario era Most Admired Knowledge Enterprises (Make) poi cambiato in Mike. Il riconoscimento viene assegnato prima a livello nazionale distinguendo Pmi e Global Companies. I vincitori a livello nazionale sono poi invitati a partecipare al forum annuale e alla cerimonia di premiazione a livello globale. Il premio viene assegnato previo un processo di valutazione condotto da un comitato scientifico che analizza le imprese che intendono sottoporsi all’audit ed è composto da professori provenienti da 14 Paesi diversi. Per l’Italia, il premio è coordinato da Maurizio Massaro dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e gestito dallo spin-off Universitario Strategy Innovation sotto la direzione di Carlo Bagnoli. A livello globale il premio è coordinato dai John Dumay della Macquarie University e W.B. Lee del Centro di Ricerca per la Conoscenza e l’Innovazione del Politecnico di Hong Kong.

La cerimonia di consegna si è tenuta sulla piattaforma webex e in rappresentanza del Gruppo San Benedetto ha ritirato virtualmente il premio il direttore generale Frédéric Barut. «Sono veramente onorato di ritirare questo prestigioso premio in rappresentanza di una grande Azienda tutta italiana che ha l’innovazione nel suo Dna – afferma Barut – Essere annoverati tra le 20 aziende italiane che si sono contraddistinte nella gestione della conoscenza e nell’innovazione è per la nostra azienda motivo di grande orgoglio».

Nella storia di San Benedetto c’è sempre stato qualcosa di moderno. Qualcosa che riguarda un nuovo modo di fare impresa basato sull’ampiezza della visione strategica, costantemente alla ricerca della qualità e di elementi di distintività rispetto alla concorrenza. È l’innovazione, tecnologica e di servizio, di prodotto e di processo, grazie alla quale l’azienda di Scorzè (Ve) ha assunto un ruolo di leader non solo per quanto riguarda i numeri, ma anche le idee e le loro applicazioni in grado di soddisfare i reali bisogni dei consumatori e della distribuzione.

Alla fine degli anni ‘70 San Benedetto introduce l’innovazione del “one way packaging” con il passaggio dal “vetro a rendere” al “vetro a perdere” che permette a San Benedetto una prima espansione a livello nazionale; nel 1980 nasce la bottiglia in PET, fra le prime aziende in Italia ad utilizzarla nell’acqua minerale rivoluzionando il mercato; nel ’93 viene realizzato un impianto d’imbottigliamento completamente in asettico per la produzione di bibite non gassate, garan¬tendo sempre più la sicurezza dei propri prodotti; nel ’98 realizza il primo tappo “push&pull” totalmente asettico e richiudibile andando incontro alle richieste di un mercato ancora più dinamico e che vede i consumi “on the go” parte integrante del nostro quotidiano.

Tutta questa creatività innovativa nasce nel reparto di ricerca e sviluppo interno all’azienda. Una struttura dedicata alla realizzazione di contenitori in PET e tappi (flat e push&pull) e in grado di seguire tutto il processo di realizzazione e d’imbottigliamento dei contenitori, registrando brevetti che hanno permesso al Gruppo di essere all’avanguardia anche nei progetti di riduzione del PET e nell’u¬tilizzo del PET Rigenerato.

Un’escalation di novità nel segno di un’innovazione basata su una produzione sempre più green. Un’attenzione che ha ispirato la creazione di Acqua Minerale Ecogreen, la prima linea di prodotti con il 100% di CO2 neutralizzato attraverso l’acquisto di crediti per finanziare progetti di riduzione di gas effetto serra e realizzata con plastica riciclata (RPET), fino al 50% su 1L Easy, il massimo consentito dalla normativa italiana. È un progetto dedicato a chi ama la natura e attraverso cui è stato possibile ridurre del 18,7% le emissioni di CO2 dal 2013 al 2018.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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