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Voglia di bistecca in tavola, +6% Uno su 2 preferisce carne italiana

 
19 luglio 2019 | 14:48

Voglia di bistecca in tavola, +6% Uno su 2 preferisce carne italiana

19 luglio 2019 | 14:48
 

Cresce nel nostro Paese la spesa per le carni rosse, nonostante i tanti, infondati, allarmismi lanciati sul web. Nel 2018 sono stati spesi, secondo Coldiretti, 500 milioni di euro in più tra bistecche e fettine di manzo. Il presidente Ettore Prandini: «Il nostro sistema di allevamento non ha eguali al mondo in quanto a sicurezza e qualità».

La bistecca torna a farla da padrona sulle tavole degli italiani. Fake news, allarmismi e campagne diffamatorie fatti circolare in internet e sui media tradizionali non hanno scalfito la voglia di carne rossa degli italiani che, anzi, ne comprano sempre di più.

Nel 2018 gli italiani hanno speso 500 milioni in più per la carne (Voglia di bistecca in tavola,  6%Uno su 2 preferisce carne italiana)
Nel 2018 gli italiani hanno speso 500 milioni in più per la carne

A rivelarlo è un’analisi della Coldiretti, che il presidente Ettore Prandini ha presentato a Padova in occasione dell’incontro promosso da Unicarne, l’Associazione Produttori Carni Bovine sul tema della Sostenibilità degli allevamenti italiani. Nel 2018 gli italiani - sottolinea Coldiretti - hanno speso oltre 500 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente in bistecche e fettine di manzo, che da sole assorbono un terzo del budget complessivo per carni e salumi.
 
La ricerca, che si fonda su dati Istat, racconta che quasi un italiano su 2 preferisce mangiare solo carne nostrana: «Si tratta di un trend - spiega Coldiretti - spinto da un profondo cambiamento nelle abitudini di consumo con una svolta verso la qualità e la sostenibilità dell’allevamento che vede il 45% degli italiani privilegiare la carne proveniente da allevamenti tricolori, il 29% scegliere carni locali e il 20% quelle a marchio Dop, Igp o con altre certificazioni di origine. Quasi 2 italiani su 3 (63%) - continua Coldiretti - sarebbero inoltre disposti a pagare di più per carne ottenuta rispettando al massimo il benessere degli animali».
 
Il risultato è una vera rivoluzione nell’offerta di carne in Italia che si estende dalle macellerie ai supermercati, dallo street food alle hamburgherie, fino all’arrivo della carta delle carni nei menu proposti dai ristoranti più prestigiosi. La conoscenza delle caratteristiche specifiche dei diversi tipi di carne è diventato un valore aggiunto che arricchisce l’offerta enogastronomica nella ristorazione.

Ettore Prandini (Voglia di bistecca in tavola,  6%Uno su 2 preferisce carne italiana)
Ettore Prandini

«La carne italiana - ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - nasce da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, consolidato anche grazie a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l’adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica». Per Prandini, scegliere carne Made in italy significa anche «sostenere un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado spesso da intere generazioni, anche in aree difficili. Un patrimonio sui cui grava però il rischio di pericolose derive che rischiano di confondere i consumatori, dagli esperimenti per ottenere la fettina in provetta, che trovano peraltro contrari ben 3 italiani su 4 (75%), all’abitudine di utilizzare in modo ingannevole nomi come bistecca per vendere prodotti a base vegetale che non hanno nulla a che fare con la carne».

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