La coesistenza consapevole del mondo degli atomi con il mondo dei bit, non è cosa dell'oggi. Ha origine nello scorso secolo. Tuttavia è soltanto nel secolo corrente, insomma diciamo da circa tre lustri a questa parte, che se ne è acquisita contezza diffusa. Merito, dacché di merito trattasi, del cosiddetto web 2.0 laddove al primato dei siti web alquanto statici ed autoreferenziali si è sostituita l'effervescente centralità dei social media e l'efficace andamento dell'e-commerce sia b2b che b2c (next wave: il c2c, e ne vedremo, allora, di novità!).
Nell'ambito di quella che è divenuta la più importante kermesse internazionale del gelato artigianale, lo Sherbeth Festival appena conclusosi a Palermo, si è svolto l'interessante convegno “Gelato e Digital Marketing” e l'incipit è ruotato proprio su questa virtuosa coestistenza di atomi e bit. Il gelato è la deliziosa summa degli atomi ed il challenge che il bravo gelatierie si pone è quello di migliorare costantemente la qualità finale del suo gelato. Per fare ciò evidentemente si attiva per individuare sempre i migliori ingredienti, i fornitori più affidabili non solo per le materie prime ma anche per le attrezzature e per tutto quanto concerne il buon andamento aziendale.
Per fare ciò al meglio, ovvero con incrementi vistosi di efficacia ed efficienza, atti a diminuire i costi e ad aumentare i ricavi, non può esimersi dal prendere confidenza con il mondo digitale. Un solo esempio per tutti, uno solo: acquista il migliore cacao possibile, parliamo di atomi ed esclusivamente di atomi; ma, attenzione, la fattura in accompagnamento, non deve essere cartacea, non deve essere fatta di atomi! Fattura elettronica (i bit) ordine di pagamento alla banca fatto online (ancora i bit) e via così ed esempi ce ne sarebbero tanti.
E fin qui stiamo analizzando l'utilizzo del digitale nel Boh (Back of house), insomma la produzione e la gestione aziendale. Il contributo palese della componente digitale è nel Foh (Front of house) nel marketing e nella vendita. Eccoci, appunto, al digital marketing. Retaggio del passato la pubblicità e la cosiddetta comunicazione one way; adesso è racconto esperenziale ed attento ascolto di quanto la community sa dire e vuole dire. Presenza sui social, blog incluso, non per esibire muscolismo e grandezza del dire (e del fare, poi?!), ma per raccontare il cammino quotidiano, per crescere insieme nella community.
Vincenzo D'Antonio (collaboratore di Italia a Tavola), Michela Iorio, Tony Siino e Ornella Giallo Daricello
Fermo restando che il fattore dal quale non si prescinde è l'elevata qualità del gelato che il gelatiere fa in Boh ed il gelataio porge in Foh, la chance che ha il team di gelateria di vivere bene e di progredire (melanconica e non auspicabile la mera sopravvivenza), soddisfazioni ampie traendone, è correlata a quanto consapevolmente ed in piena onestà intellettuale si sa essere attori del mondo digitale. Molto arguta, al riguardo, la testimonianza del famoso gelatiere Sergio Dondoli di San Gimignano. I valenti contributi al convegno sono stati portati da
Michela Iorio (
nella foto, la seconda da sinistra), digital pr & communication di Carpigiani, da
Tony Siino (
nella foto, il terzo da sinistra), web strategist, e da
Ornella Giallo Daricello (
nella foto, a destra), consulente di comunicazione, digital pr e blogger.