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Il Bitto storico non ha pace Servono nuove norme e fare squadra

Le norme vigenti impediscono ai produttori del Bitto storico di chiamare con il nome Bitto il proprio prodotto. La situazione è stata affrontata senza successi dalle istituzioni, che ora dovrebbero prendere posizione

 
03 maggio 2016 | 12:30

Il Bitto storico non ha pace Servono nuove norme e fare squadra

Le norme vigenti impediscono ai produttori del Bitto storico di chiamare con il nome Bitto il proprio prodotto. La situazione è stata affrontata senza successi dalle istituzioni, che ora dovrebbero prendere posizione

03 maggio 2016 | 12:30
 

Il Bitto, uno dei prodotti più tipici ed emblematici del territorio Valtellinese è ormai da anni protagonista di una vicenda che si trascina da decenni e che vede contrapporsi da un lato chi difende il valore della tradizione e della tipicità del prodotto, dall’altro chi invece sposa visioni più moderniste e pragmatiche. Ci sono infatti norme e regole impediscono in questo momento ai produttori del Bitto storico, coloro che producono il formaggio negli alpeggi della zona di origine (Valli di Gerola e di Albaredo) secondo le antiche consuetudini, di chiamare con il nome Bitto il proprio prodotto.


Ciò rappresenta un tradimento della storia, uno sfregio alla giustizia e un insulto per chi, rinunciando alle molte comodità offerte dalle tecnologie, si sottopone a fatiche e oneri aggiuntivi per conservare una risorsa straordinaria per il territorio Valtellinese, di cui beneficia l’intera economia locale. Le istituzioni pubbliche preposte alla questione hanno dimostrato incapacità o mancanza di volontà nell’affrontare e risolvere il problema. Sono stati raggiunti in passato degli accordi, rivelatisi però poi sempre deludenti o fallimentari.

A denunciare questa situazione chiedendo alle istituzioni di trovare una via d’uscita, è l’associazione Amici degli alpeggi e della montagna, che ha organizzato un incontro (il prossimo 7 maggio) rivolto agli operatori del settore dedicato proprio a queste tematiche e a come risolverle. L’incontro ha lo scopo di verificare la possibilità di un’ampia aggregazione tra le realtà culturali e sociali che condividono un forte legame con il territorio, onestà intellettuale e desiderio di giustizia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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