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Oltrepò Pavese, terra d’olio di oliva Il Feudo Nico incontra la tradizione

di Stefano Calvi
 
27 novembre 2018 | 11:05

Oltrepò Pavese, terra d’olio di oliva Il Feudo Nico incontra la tradizione

di Stefano Calvi
27 novembre 2018 | 11:05
 

Terzo anno di produzione di olio a Mornico Losana (Pv), terra per eccellenza di vini e di grandi vitigni. Una piacevole scoperta, quella dell’olio d’oliva prodotto nell’Oltrepò Pavese, che però ha radici lontane.

A Oliva Gessi, piccolo centro a qualche chilometro da Mornico Losana, si faceva olio infatti già nel 1500. A tenere a battesimo la produzione 2018 è stata Lara Magoni, assessore regionale al Turismo della Lombardia, che ha visitato l’azienda agricola Il Feudo Nico, realtà con alle spalle quasi 200 anni di vita, guidata oggi da Edoardo e Massimo Madama. Accanto all'attività tradizionale dedicata al vino e alla ristorazione, Edoardo e il figlio Massimo, agricoltori e viticoltori, hanno avviato di recente la produzione di olio d'oliva. «Gli ultimi olivi li troviamo anche nel comune di Santa Giulietta, dove si coltivavano anche i capperi - ha spiegato Massimo Madama, settima generazione di produttori di vino dal 1825 - abbiamo iniziato a informarci sulle condizioni necessarie per coltivare le olive: per prosperare hanno bisogno di fondi senza ristagno idrico e esposizioni dove la temperatura non scenda a - 8 per più di 3 giorni. Abbiamo deciso di piantare tre tipi: leccino, pendolino e casaliva, la regina del lago di Garda. Per ora abbiamo scartato altre cultivar, giocando il jolly sulla casaliva per dare carattere all'olio».

(Oltrepò Pavese, terra d’olio di oliva Il Feudo Nico abbraccia la tradizione)

Tra i primi a degustare la nuova produzione è stata proprio l’ex campionessa di sci, ora assessore regionale, Lara Magoni. «Il mio viaggio in Oltrepò Pavese nasce da un presupposto, quello di visitare una realtà che si è innovata e rinnovata nella produzione - ha detto - Quella dell’olio è una vera e propria unicità, capace di abbracciare tradizione in quanto questo luogo era vocato nei secoli scorsi a questa coltivazione ed innovazione perché la famiglia Madama è riuscita a guardare oltre. Nei piani di Regione Lombardia darò un occhio di riguardo ai piccoli produttori perché attraverso i loro prodotti unici possiamo pensare ad un rilancio turistico del territorio».

(Oltrepò Pavese, terra d’olio di oliva Il Feudo Nico incontra la tradizione)

Centocinquantotto piante, la prima produzione è del 2016, dopo solo quattro anni di acclimatamento un primo “risultato” di 60 litri. Oggi la produzione è aumentata. «Quest'anno continueremo nella produzione. L'idea dell’azienda è raddoppiare il numero di piante, per proporre tre tipi di olii diversi: uno tipico e due di gusto e taglio internazionale. Il nostro obiettivo è di raccogliere la mattina e frantoiare in proprio il pomeriggio - ha aggiunto il padre Edoardo Madama, grande cultore dell’arte vitivinicola pavese - e far vedere a turisti e appassionati come si produce l'olio».

(Oltrepò Pavese, terra d’olio di oliva Il Feudo Nico incontra la tradizione)

I dati ci dicono che la produzione di olio si sta sempre più spingendo a nord e la Lombardia rappresenta attualmente il punto più a nord del mondo dove si produce olio. «Siamo in coincidenza del 45° parallelo, zona climatica favorevole salvo alcune annate - spiega Massimo Madama - gli scritti storici dimostrano che la zona aveva una vocazione per questa coltura, poi abbandonata per perfezionarne altre più redditizie. Noi stiamo tentando di riportarla in vita con un olio Evo, chiamato “Il bricco gli spiaggi” (un appezzamento adiacente alla proprietà attorniato da vitigni, ndr), dal sapore delicato, nato da una spremitura a freddo di leccino, pendolino e casaliva, ideale per il condimento a crudo di pesce, eccezionale per un salutare pinzimonio».

Per informazioni: www.ilfeudonico.it

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