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Nasce il colosso italiano del pomodoro Il 3º in Europa nel settore dell'oro rosso

L’alleanza tra il Consorzio Casalasco e gli Agricoltori riuniti piacentini ha portato alla nascita della più grande realtà italiana votata alla produzione di salsa di pomodoro, con una produzione di 550mila tonnellate

 
27 agosto 2015 | 11:46

Nasce il colosso italiano del pomodoro Il 3º in Europa nel settore dell'oro rosso

L’alleanza tra il Consorzio Casalasco e gli Agricoltori riuniti piacentini ha portato alla nascita della più grande realtà italiana votata alla produzione di salsa di pomodoro, con una produzione di 550mila tonnellate

27 agosto 2015 | 11:46
 

Nasce lungo il Po, sull’asse dei campi fra Cremona e Piacenza, il colosso italiano del pomodoro. Il Consorzio Casalasco di Rivarolo del Re (Cr) ha infatti concluso la fusione per incorporazione di Arp - Agricoltori riuniti piacentini creando la prima realtà italiana e la terza a livello europeo nel settore dell’oro rosso, con una produzione di 550mila tonnellate, 7mila ettari coltivati, 370 aziende agricole associate, 1.300 dipendenti, cinquanta linee di produzione e un fatturato di 270 milioni di euro.


 
«Si tratta - afferma Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia - di un’operazione che porta valore a un settore strategico del Made in Italy e che lo rafforza anche in un’ottica internazionale perché mette insieme due realtà di eccellenza, quella piacentina e quella cremonese, di grande tradizione e che adesso avranno l’opportunità di crescere ancora portando beneficio alle aziende agricole, ai consumatori e al nostro Paese».
 
Il Consorzio Casalasco è una realtà che, ad esempio, è presente in Germania, Emirati Arabi, Russia e Stati Uniti con i suoi prodotti Pomì, ma lavora anche nel settore del “private label” agroalimentare. Mentre Arp è una società cooperativa che opera da oltre mezzo secolo nella coltivazione, trasformazione e distribuzione dei derivati del pomodoro in provincia di Piacenza. Il via libera all’alleanza è stato dato da due assemblee dei soci che hanno sancito la nascita di un gruppo che si porrà, per capacità produttiva, al quindicesimo posto a livello mondiale, appena dietro le principali realtà californiane, cinesi e spagnole (i principali concorrenti dell’Italia sul mercato della salsa).

«Una fusione tra le più importanti - commenta il presidente di Fedagri Giorgio Mercuri - mai realizzate nel settore del pomodoro, che non tarderà a dimostrare tutta la sua efficacia sia sulla competitività della filiera che in termini di ricadute positive per la redditività delle centinaia di aziende agricole associate. Da sempre la cooperazione agroalimentare incoraggia e sollecita processi di aggregazione tra le proprie associate perché poter contare su adeguate dimensioni aziendali e grossi volumi produttivi si è rivelata negli ultimi anni la strada più efficace per resistere alla crisi conquistando nuovi mercati esteri e consolidando sul versante interno le proprie quote di mercato».

Soddisfazione per il processo di fusione ufficializzato ieri arriva anche dal presidente di Apo Conerpo e del settore ortofrutticolo di Fedagri Davide Vernocchi, il quale esprime le proprie «congratulazioni a tutti i dirigenti che con lungimiranza e determinazione hanno portato a termine l'operazione». Anche se «il plauso più grande va - secondo Vernocchi - ai soci produttori che, esprimendo in assemblea il loro via libera all'operazione, hanno di fatto reso possibile la nascita di questo maxi polo del pomodoro».

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