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Conserve Italia, bene l'export Fatturato a 183 milioni di euro

 
21 dicembre 2018 | 12:07

Conserve Italia, bene l'export Fatturato a 183 milioni di euro

21 dicembre 2018 | 12:07
 

Il commercio online traina le vendite dei prodotti di Conserve Italia, soprattutto in Estremo Oriente e Stati Uniti. All’estero il fatturato complessivo si attesta a quota 183 milioni di euro, in crescita del 4%.

Ma per il Consorzio cooperativo bolognese, rappresentato in oltre 80 Paesi soprattutto dai marchi Cirio e Valfrutta, anche l’Occidente sta rivelando trend molto positivi a partire dagli Stati Uniti. Senza dimenticare il consolidamento in alcuni storici mercati europei, a partire da Francia, Gran Bretagna e Paesi Scandinavi, dove è stato chiuso di recente un importante accordo per la fornitura di legumi e cereali. Ci sono anche queste novità all’origine della migliore performance mai registrata dalla Divisione Estero di Conserve Italia che, a seguito di una riorganizzazione interna, ha chiuso l’esercizio 2017-18 raggiungendo il fatturato netto record di 183 milioni di euro.

Diego Pariotti (Conserve Italia, bene l'export Fatturato a 183 milioni di euro)
Diego Pariotti

Oltre alle vendite della società capogruppo italiana, che da sola ha registrato un’importante crescita del 9,8%, alla Divisione estero fanno capo anche tutte le attività commerciali delle società controllate in Francia, Stati Uniti ed Australia. «Si tratta di una crescita importante che premia la scelta strategica di aver centralizzato le vendite sotto un’unica direzione - spiega il direttore commerciale estero di Conserve Italia, Diego Pariotti - Nei mercati europei più maturi spiccano gli ottimi risultati di vendita dei nostri prodotti biologici e un’affermazione di Conserve Italia in una posizione di leadership non soltanto nel mercato dei derivati del pomodoro, ma anche in quello dei legumi».

È proprio di questi mesi infatti, la sigla di un accordo commerciale con la Cooperativa Agricola Svedese Lantmännen, leader nella produzione di cereali, alla quale Conserve Italia fornirà un’ampia gamma di prodotti a base di legumi e cereali, sempre più premiati tra le scelte alimentari degli scandinavi. «È una sinergia tra due grandi gruppi cooperativi in cui crediamo molto - spiega Pariotti - e che ci consentirà di sviluppare progetti per prodotti che utilizzano materia prima di entrambi i gruppi cooperativi, dando valore aggiunto alle filiere delle cooperative».

Sul mercato europeo il brand Cirio conferma la sua leadership in diversi paesi, quali la Gran Bretagna - in cui è stabilmente al primo posto tra le marche di pomodoro italiane nella grande distribuzione, la Francia - dove il fatturato registra un significativo +10% rispetto allo scorso anno - e i paesi dell’est Europa - ad esempio in Romania Cirio è da tempo la prima marca italiana di pomodoro e la terza in assoluto, con una quota a valore del 7,2%.

Si intensificano anche i rapporti commerciali oltreoceano - prosegue Pariotti - in paesi come il Giappone, dove Conserve Italia si sta affermando come partner preferenziale per la produzione di prodotti a marca privata per importanti clienti».

E mentre si intensificano i rapporti commerciali con il Giappone, anche negli Stati Uniti il trend di crescita è positivo (+55%), grazie all’attività perseguita dalla struttura commerciale costituita tre anni fa ed agli investimenti sul brand Cirio, che oggi è disponibile anche nelle principali insegne retail in Florida, Carolina, New Jersey, Michigan, Wisconsin e Texas.

Ma è il sud est asiatico la nuova frontiera per l’export di Conserve Italia. In un solo anno il trend di crescita del fatturato ha registrato un lusinghiero +45%, trainato dalle ottime performance delle vendite online, che rappresentano il 70% del fatturato. “Lo sforzo che stiamo facendo in tutta l’area, dalla Thailandia all’Indonesia, passando per la Cina, fino alla Corea e Taiwan - spiega Pariotti - è quello di formare ristoratori e operatori all’utilizzo dei nostri prodotti, poiché riteniamo che l’educazione sia il viatico principale per far aumentare i consumi in paesi con abitudini alimentari così diverse dalle nostre».

Per informazioni: www.conserveitalia.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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