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Biodiversità, razze e colture antiche Oltre 30mila presenze al Rural Festival

Una 4ª edizione di successo a Rivalta di Lesignano (Pr) per il festival ideato da tenuta Rosa dell'Angelo. Biodiversità e recupero di vecchie produzioni agricole al centro, e a metà settembre si raddoppia in Toscana

di Alberto Lupini
direttore
 
04 settembre 2017 | 16:35

Biodiversità, razze e colture antiche Oltre 30mila presenze al Rural Festival

Una 4ª edizione di successo a Rivalta di Lesignano (Pr) per il festival ideato da tenuta Rosa dell'Angelo. Biodiversità e recupero di vecchie produzioni agricole al centro, e a metà settembre si raddoppia in Toscana

di Alberto Lupini
direttore
04 settembre 2017 | 16:35
 

Grazie a una bella giornata come è di regola a settembre, dopo il diluvio di sabato, il Rural Festival di Rivalta di Lesignano (Pr) ha chiuso la sua quarta edizione davvero alla grande con circa 30mila presenze di consumatori interessati alla biodiversità, ovvero al recupero delle vecchie produzioni agricole. Nel parco agricolo dell'azienda agricola Rosa dell'Angelo della famiglia Ziveri, su colline dove i calanchi cedono il posto a campi coltivati e a squarci di panorama mozzafiato della val Parma, con vista sulla Cisa o sulla pianura Padana, i contadini parmensi e toscani legati dalla scommessa di biodiversità hanno presentato prodotti difficilmente rintracciabili in altre occasioni.

Biodiversità, razze e colture antiche Oltre 30mila presenze al Rural Festival

«Il bilancio è stato positivo - ha detto Claudio Barusi, responsabile commerciale della tenuta Rosa dell'Angelo e factotum della manifestazione Rural Festival - e non sono mancate le soddisfazioni: abbiamo chiuso un cerchio aperto quattro anni fa, l'abbiamo fatto con l'apertura della nuova vigna, un must da visitare per la sua particolarità, e con la nuova stalla. Tutte novità che hanno gratificato il nostro impegno e le nostre intenzioni».

Ed è proprio l'azienda Rosa dell'Angelo il motore di un movimento che è partito dal recupero dei maiali neri e della produzione di ottimi prosciutti. Con una tradizione di 60 anni di macelleria, alla famiglia Ziveri fa capo oggi una “rete” agricola che sui salumi in vaschetta (lavorati a Traversetolo) ha costruito un distretto che ogni anno si allarga con nuovi prodotti e aziende collegate nel nome della biodiversità, dell’autoctono, del bio.

Biodiversità, razze e colture antiche Oltre 30mila presenze al Rural Festival

Dalla scelta di Mauro Ziveri di salvare e riprodurre alcune antiche razze che rischiano di scomparire è nato un progetto che almeno per quanto riguarda i maiali neri è già vinto. Oggi ci sono 4 allevamenti con centinaia di capi, con recupero della razza che all’inizio contava solo 7 capi. Allevati in libertà e all’aperto, questi maiali mangiano mais, piselli, favino, erba fresca, bacche e ghiande. Da qui splendidi prodotti, dai prosciutti al culatello fino al salame, che si pongono a livelli davvero elevati per gusto ed intensità.

Il suino nero, le razze quasi perdute delle vacche emiliane (grigia appenninica, bardigiana, ottonese e bianca valpadana), asini o pecore si sono affiancati a pomodori, ceci, pere, cipolla Borettana, fagioli Zolfino, canapa, carne fresca di Cinta Senese, dando vita ad una kermesse dove l’attenzione è stata posta sulla qualità, sulla sostenibilità, sulla convenienza economica e sulla volontà di valorizzare specie ed essenze che nell’appiattimento dell’offerta commerciale della grande distribuzione spiccano come veri tesori gastronomici.

Biodiversità, razze e colture antiche Oltre 30mila presenze al Rural Festival

E fra i prodotti frutto di trasformazione come non ricordare lo yogurt di latte intero, il sorbetto di latte d’asina, il prosciutto di maiale nero, il pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, la polenta Formenton Ottofile Garfagnana, i testaroli della Lunigiana con farro, gli gnocchi di patata Cetica, la polpa di pomodoro Riccio di Parma, il minestrone in bottiglia, la pasta fresca all'uovo di gallina Romagnola, i Tortél Dóls con mostarda, la torta di patata Quarantina, l’arrosto di tacchino nero, l’olio di Olivastra Seggianese, la torta di prugna Zucchella, il sorbetto di uva Termarina, il miele della Lunigiana. E fra due settimane si raddoppia con l’edizione del Rural Festival a Gaiole in Chianti (Si).

Per informazioni: www.rural.it

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