L’Epa, l’Agenzia americana per l’ambiente, non ha dubbi: il glifosato, sulla sostanza utilizzata come erbicida e prodotto dalla Monsanto, non è cancerogeno. L’annuncio nelle scorse ore.
Secondo l’Epa «non ci sono rischi se la sostanza è utilizzata in accordo con le indicazioni nell'etichetta». Una presa di posizione che però non convince il mondo scientifico e che arriva a pochi giorni da uno studio dell'università di Washington State pubblicato dalla rivista Scientific Reports, secondo cui la sostanza provocherebbe invece danni, almeno sui topi, per tre generazioni.
Prodotto dalla Monsanto e introdotto in agricoltura negli anni Settanta, il glifosato è un erbicida conosciuto con il nome commerciale Roundup. Da tempo la comunità scientifica si divide sugli effetti di questo prodotto: solo negli Stati Uniti sono circa 13 mila le cause intentate contro l’azienda che di recente è stata condannata a risarcimenti milionari nei confronti di due agricoltori che si erano ammalati di tumore.
A livello internazionale i singoli Paesi si sono mossi in modo differente. In Italia il suo utilizzo non è vietato, mentre in Francia e in Olanda ne è vietato l'uso, così come di altri fitofarmaci, nella maggior parte degli spazi pubblici, oltre a vigere il divieto di vendita ai privati per uso domestico.