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Gli agricoltori chiamano il Governo «Più tutele per il Made in Italy»

Primo incontro dell'anno oggi a Lonato (Bs), tra il presidente di Coldiretti e il Ministro Teresa Bellanova. Gli agricoltori chiedono massima attenzione sui temi d’attualità che minano la solidità del Made in Italy e delle aziende. Il Ministro ha risposto con fermezza garantendo il massimo impegno anche a livello internazionale.

 
09 gennaio 2020 | 18:59

Gli agricoltori chiamano il Governo «Più tutele per il Made in Italy»

Primo incontro dell'anno oggi a Lonato (Bs), tra il presidente di Coldiretti e il Ministro Teresa Bellanova. Gli agricoltori chiedono massima attenzione sui temi d’attualità che minano la solidità del Made in Italy e delle aziende. Il Ministro ha risposto con fermezza garantendo il massimo impegno anche a livello internazionale.

09 gennaio 2020 | 18:59
 

Questo pomeriggio a Lonato (Bs) il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il ministro alle Politiche agricole Teresa Bellanova si sono incontrati per fare il punto sullo stato di salute dell’agroalimentare italiano. Prandini ha chiesto al Governo massima attenzione sui temi internazionali, dai dazi all’etichettatura esprimendo ancora preoccupazioni per le ricadute che questi strumenti potrebbero avere sul comparto nazionale.

Ettore Prandini e Teresa Bellanova al tavolo di Lonato (Gli agricoltori chiamano il Governo«Più tutele per il Made in Italy»)
Ettore Prandini e Teresa Bellanova al tavolo di Lonato

«Il lavoro che si sta facendo su tracciabilità, sicurezza alimentare, informazioni e temi futuri come quello dell’etichetta a semaforo è importante - ha detto Prandini - bisogna evitare strumentalizzazioni e la diffusione di false informazioni per promuovere, al contrario, la promozione di corrette informazioni per rendere consapevole il consumatore di quello che acquista, così facendo daremo apertura anche ad un mercato più ampio. Sui dazi c’è preoccupazione perché c’è il rischio che le ricadute negative tocchino da vicino anche il mondo vitivinicolo».

Dal canto suo Teresa Bellanova ha dimostrato di essere sul pezzo precisando che si sta lavorando a livello europeo, ma non solo, per la massima tutela e valorizzazione del made in Italy. «Lavoriamo perché sia un futuro positivo per l’agroalimentare italiano, perché aumenti la competitività del nostro sistema produttivo e le nostre imprese abbiano una sempre maggior redditività - ha detto Bellanova - stiamo lavorando a livello europeo perché non ci siano tagli al bilancio comunitario e perché non ci siano tagli alla politica comunitaria. Lavoriamo perché si arrivi all’etichettatura obbligatoria che deve dare informazioni sicure ai consumatori, riteniamo sia fondamentale dare informazioni dettagliate sulla materia prima e su tutta la sua filiera».

L’incontro è avvenuto alla cooperativa Gardalatte che raccoglie e trasforma circa 1 milione di quintali di latte ed è uno dei maggiori produttori italiani di Grana Padano, con oltre 140mila forme prodotte ogni anno. Si posiziona, inoltre, nella top ten delle cooperative lattiero-casearie a livello nazionale, grazie anche alle elevate quantità di provolone prodotte sia Val Padana che marchio aziendale.

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