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Parmigiano, Pasta e Colosseo I turisti cercano questi...

Ancora una volta la gastronomia si rivela la carta vincente del nostro turismo. I beni storico-culturali sono superati dalla Cucina e dal desiderio degli stranieri di imparare a cucinare. Uno su 3 vorrebbe vivere in Italia. La mozzarella supera negli interessi San Pietro e piazza San Marco

29 giugno 2009 | 13:20
Parmigiano, Pasta e Colosseo I turisti cercano questi...
Parmigiano, Pasta e Colosseo I turisti cercano questi...

Parmigiano, Pasta e Colosseo I turisti cercano questi...

Ancora una volta la gastronomia si rivela la carta vincente del nostro turismo. I beni storico-culturali sono superati dalla Cucina e dal desiderio degli stranieri di imparare a cucinare. Uno su 3 vorrebbe vivere in Italia. La mozzarella supera negli interessi San Pietro e piazza San Marco

29 giugno 2009 | 13:20
 


In molti Paesi quando si parla di Italia i sinonimi sono ancora mafia, disservizi e "fregature", ma arrivato nel Bel Paese un turista su tre vorrebbe lasciare tutto e venirci a vivere. A sorpresa il Colosseo e la torre di Pisa non sono più in cima alla lista, battuti da Parmigiano e pasta. La cucina e i prodotti del made in Italy, quindi, sono così amati dagli stranieri da spodestare persino i monumenti simbolo. è quanto emerge da uno studio promosso dal mensile "Vie del gusto" su 1.300 turisti di varie nazionalità in vacanza per la prima volta nelle principali città turistiche italiane.

 Ecco allora che i termini più utilizzati sono "stupenda" (47%), "incredibilmente ospitale" (43%) e è uno dei pochi posti al mondo dove ci si sa veramente godere la vita (18%). Addirittura uno su tre (31%) se ne avesse la possibilità si trasferirebbe. Se essere apprezzati (e conosciuti anche prima di arrivare in Italia) sono naturalmente i grandi monumenti e l'arte, la cucina si dimostra uno dei migliori ambasciatori (36%), tanto che tra i rammarichi maggiori dei turisti stranieri c'è quello di non avere il tempo di imparare a "cucinare italiano" (62%).

Le vecchie convinzioni sono dure a morire, lo dimostra il fatto che in molti Paesi, quando si parla dell'Italia, le cose che vengono fuori sono sempre le stesse: al fianco della indiscussa solarità degli italiani e della bellezza del Paese (51%), ad emergere sono i grandi problemi irrisolti (58%) e la presenza endemica della mafia (46%). Non solo, nello studio si legge che, siamo un Paese molto costoso (29%) e sembra che le strade siano affollate da eserciti di furbi che cercano di fregare tutto e tutti (26%), per non parlare della carenza di servizi, a partire dai mezzi pubblici (11%).

Una volta arrivati in Italia queste convinzioni spariscono, per lasciare il posto a ben altri giudizi: l'Italia è un Paese stupendo (47%), gli italiani sono un popolo meraviglioso (43%) e le città italiane sono bellissime (37%). Insomma i turisti arrivano in Italia sulla scorta di dicerie e luoghi comuni, ma una volta che hanno visto l'Italia da vicino la reputano uno dei paesi più belli del mondo, e se proprio devono dire qualcosa lo fanno sotto forma di consiglio: «l'Italia non sfrutta al meglio le sue potenzialità» (24%) e deve «vendere meglio la propria immagine all'estero» (18%).

Un turista su tre si trasferirebbe immediatamente nel nostro Paese per sempre e il 21% vorrebbe poterci venire ogni volta che lo desidera. Più tiepidi gli apprezzamenti di un 19% che si dichiara «troppo legato al proprio Paese d'origine» per venire ad abitare da noi e un 17% a cui l'Italia piace «solo per trascorrere le vacanze».

Prima di arrivare in Italia la maggior parte dei turirti ha affermato di conoscere solo le bellezze artistiche (41%), il 36% il cibo/la cucina e il 32% conosceva il calcio. Mafia, dolce vita ed altri luoghi comuni sono noti al 27%, a seguire ci sono la moda (19%) e alcuni attori/film (15%). Resta però l'enogastronomia, scecondo lo studio di "Vie del gusto", il miglior ambasciatore dell'Italia all'estero tanto che alla domanda «le piacerebbe imparare a cucinare italiano?» solo il 38% risponde di no, adducendo peraltro motivazioni piuttosto legittime come l'eccessiva difficoltà delle ricette (43%) e il problema di reperire gli ingredienti giusti (28%). Ben il 62% ha invece il rammarico di non rimanere abbastanza tempo in Italia per imparare i segreti della cucina.

Addirittura c'è chi sogna di portarsi a casa, invece dei soliti souvenir per turisti, il segreto di un piatto della gastronomia italiana. In questo caso il trionfo assoluto si registra per i primi piatti di pasta: la pasta con il ragù (63%) precede lasagne e timballi (59%), mentre i tortellini in brodo (52%) chiudono il podio. La prima pietanza che non sia a base di pasta è al quarto posto con la mozzarella in carrozza (46%), decimo posto per il tiramisù (22%) e solo undicesimo per la cotoletta alla milanese (18%).

Il simbolo assoluto della nostra Nazione è il parmigiano seguito dalla pasta (63%). Per trovare la prima opera d'arte bisogna scendere al terzo e quarto posto con il Colosseo (58%), che precede la torre di Pisa (55%). La pizza (52%) e la mozzarella (48%) precedono la basilica di S.Pietro (43%) e piazza San Marco (36%). A chiudere la top ten ci sono gli scavi di Pompei (24%) e il prosciutto (18%).

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