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La birreria Alpirsbacher Klosterbräu e la fiabesca Foresta Nera

La Foresta Nera è un’immensa distesa d'abeti che si estende dal cosiddetto Dreiländereck. Vicino a questo ambiente spettacolare nasce la famosa acqua della Foresta Nera, usata per la birra prodotta dalla Alpirsbacher Klosterbrau, che ha ancora oggi l’ottimo sapore di una volta

 
13 settembre 2009 | 14:00

La birreria Alpirsbacher Klosterbräu e la fiabesca Foresta Nera

La Foresta Nera è un’immensa distesa d'abeti che si estende dal cosiddetto Dreiländereck. Vicino a questo ambiente spettacolare nasce la famosa acqua della Foresta Nera, usata per la birra prodotta dalla Alpirsbacher Klosterbrau, che ha ancora oggi l’ottimo sapore di una volta

13 settembre 2009 | 14:00
 

 La Foresta Nera è un'immensa distesa d'abeti che si estende dal cosiddetto Dreiländereck, ovvero l'area dove si congiungono i confini di Svizzera, Francia e Germania in direzione nord per circa 160 km seguendo la fossa Renana. Questo polmone verde è una di quelle regioni tedesche che hanno fatto dei loro scenari dei paesaggi da fiaba, che ricordano l'infanzia e invitano a riscoprire ritmi di vita più tranquilli e naturali. Una regola di vita, qui più che altrove, dove la natura è veramente a misura d'uomo.

Vicino a questo ambiente spettacolare, tra foreste che nere certo non sono, in questa natura incontaminata, nasce la famosa acqua della Foresta Nera, una delle acque più morbide che esistono in natura. La fonte ha origine dall'area naturale protetta di Glaswiesen e, come già agli albori, ancora oggi quest'acqua viene usata pura come sgorga dalle fonti e arriva direttamente nel luogo di produzione di una storica birreria.

 Dato che le zone di origine di queste fonti non sono minimamente sfiorate da influssi esterni, la birra prodotta dalla Alpirsbacher Klosterbrau, ha ancora oggi l'ottimo sapore di una volta. Affinché tutto rimanga inalterato, la protezione della natura e dell'ambiente è particolarmente curata. L'azienda si impegna costantemente per ridurre il consumo di energia e di acqua, e attraverso un grande sostegno finanziario in favore di progetti di protezione della natura, provano attivamente a fare qualcosa di positivo per l'ambiente.

Questi sono gli elementi che contraddistinguono la birreria Alpirsbacher Klosterbräu. Qui la birra viene prodotta da secoli. Furono i monaci dell'antico convento di Alpirsbach ad iniziarne la produzione nel Medioevo. Il convento, costruito nel 1095, è un esempio di complesso di architettura tardo-romanica. I monaci producevano birra sia per fabbisogno personale che per spirito caritatevole.

Tuttora, l'insegna della birreria ricorda l'importanza della tradizione dell'arte birraria nata nei conventi. I primi conventi sorsero soprattutto nell'epoca di Carlo Magno nel sud della Germania. Poco dopo i frati cominciarono a produrre birra. Sono proprio i monaci a mettere ordine nella produzione, dettando le norme igieniche e codificando le tecniche. E si deve a loro il primo utilizzo del luppolo come aromatizzante al posto della miriade di altre spezie, bacche, piante officinali o il "gruyt", insieme di vari aromi introdotto in occidente dai Crociati e apprezzato a lungo, specie in nord Europa.

L'industria della birra deve a loro quindi l'utilizzo del luppolo non solo come conservante naturale. Questa pianta amatricante dà alla birra un importante aroma che, se sapientemente miscelato, può determinare una bontà unica. In questa birreria di dimensioni contenute, si produce solo specialità. Di grande interesse è la Spezial: bionda chiara speciale, il suo gusto è molto rotondo, morbido e di corpo pieno grazie all'acqua con la quale è prodotta.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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