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Allarme caldo, dal Ministero arrivano le 10 “regole d'oro” per battere l'afa

Arriva il grande caldo in tutto il Paese e come ogni anno si moltiplicano le raccomandazioni di medici ed esperti soprattutto per le persone a rischio. Ma è il ministero della Salute a fornire il decalogo con tutti i consigli utili per resistere alle ondate di calore e trovare sollievo dall'afa

 
24 luglio 2009 | 15:18

Allarme caldo, dal Ministero arrivano le 10 “regole d'oro” per battere l'afa

Arriva il grande caldo in tutto il Paese e come ogni anno si moltiplicano le raccomandazioni di medici ed esperti soprattutto per le persone a rischio. Ma è il ministero della Salute a fornire il decalogo con tutti i consigli utili per resistere alle ondate di calore e trovare sollievo dall'afa

24 luglio 2009 | 15:18
 

 Arriva il grande caldo in tutto il Paese, e come ogni anno si moltiplicano le raccomandazioni di medici ed esperti soprattutto per le persone a rischio. Ma è il ministero della Salute a fornire il decalogo più completo con tutti i consigli utili per resistere alle ondate di calore e trovare sollievo dall'afa.

Ecco le 10 "regole d'oro":
1 - Evitare l'esposizione all'aria aperta nelle ore più calde, in particolare nella fascia oraria compresa tra le 12.00 e le 18.00.

2 - Migliorare il clima dell'ambiente domestico e di lavoro. I principali strumenti per il controllo della temperatura sono le schermature, l'isolamento termico ed il condizionamento dell'aria.

3 - Bere almeno due litri di acqua al giorno e mangiare molta frutta fresca che contiene fino al 90% di acqua. Gli anziani devono bere anche se non se ne sentono il bisogno, privilegiando l'acqua del rubinetto. Evitare bevande gassate o troppo fredde, bevande alcoliche e caffè.

4 - No ai pasti abbondanti. Meglio quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata, ricchi soprattutto di verdura e frutta fresca, evitando cibi pesanti e ipercalorici come fritti e carni grasse.

5 - Indossare un abbigliamento leggero e proteggersi dai raggi solari. I vestiti devono essere di cotone, lino o fibre naturali. Evitare quelli in fibre sintetiche, che ostacolano la traspirazione e possono causare prurito.

6 - Adottare alcune precauzioni se si esce in macchina. Non lasciare sole le persone, anche se per poco tempo, nell'auto parcheggiata al sole.

7 - I pazienti ipertesi e cardiopatici, soprattutto se anziani, sono particolarmente suscettibili agli effetti negativi del caldo e possono manifestare episodi di ipotensione arteriosa nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta. Evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, che potrebbe causare anche perdita di coscienza.

8 - Ricordarsi che il caldo può potenziare l'effetto di molti farmaci utilizzati per la cura dell'ipertensione arteriosa e di molte malattie cardiovascolari. Richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia.

9 - Attenzione ai cambiamenti di abitudine e di attività della persona anziana. Campanello di allarme la riduzione di alcune attività quotidiane, come: spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi.

10 - Conservare correttamente i farmaci. Alcuni principi attivi terapeutici, qualora utilizzati in condizioni climatiche caratterizzate da alte temperature, possono provocare o potenziare i sintomi connessi all'ipertermia.


Per gli anziani tanta acqua, verdura e passeggiate
Acqua, tanta acqua, almeno due litri al giorno. E poi verdura (più della frutta, che sviluppa calorie), legumi, cibi leggeri e la sera, finita la canicola della fascia "rossa" (dalle 12 alle 18) una sana passeggiata. è la ricetta del presidente della Società italiana geriatri ospedalieri, Luigi Grezzana, per consentire agli anziani di superare indenni l'ondata di calore che avvolge la Penisola. «A differenza dei più giovani, gli anziani sentono molto meno lo stimolo della sete. E questo è un problema - spiega il geriatra - soprattutto per chi assume molti farmaci: vengono espulsi per via renale, quindi bere molto è ancora più importante. La carenza di acqua comporta complicanze anche sul sistema nervoso e relative attività cognitive: tanto che la mancanza d'acqua può scatenare il delirium, uno stato confusionale acuto in cui il paziente diventa apatico e assente».

 Ma attenzione: «l'errore più frequente è dissetarsi con bibite come gli integratori o i succhi, che sono assolutamente da sconsigliare e fanno bene solo a chi li vende. Contengono coloranti, zuccheri, ioni di cui non c'è bisogno». L'ideale insomma è l'acqua di rubinetto, e a pranzo tanta frutta e soprattutto verdura, «ma anche i legumi, visto che la nostra alimentazione di solito è povera di fibre». No agli indumenti sintetici: «L'ideale sono abiti leggeri di cotone, e agli anziani consiglio di cambiarsi spesso, più volte al giorno, perché non fa bene tenere addosso indumenti bagnati di sudore». Promossi invece i condizionatori per refrigerare la casa, ma con molta parsimonia: «In casa - avverte Grezzana - va benissimo una temperatura attorno ai 26 gradi, non di meno. L'importante è deumidificare gli ambienti, non renderli dei frigoriferi, anche perché lo sbalzo termico con l'esterno è molto pericoloso per la salute».

L'ideale, sintetizza il geriatra, «è il clima di quelle vecchie case, o di alcune chiese: fresco e secco, ma non freddo». E in questo senso, l'antica proposta di portare gli anziani nei supermercati è bocciata seccamente dal geriatra: «Per carità - sbotta - è insensato 'trasmigrare” gli anziani in posti così freddi». Il vero problema degli anziani nei mesi di afa sono i farmaci: occhio agli antipertensivi, «che sommandosi all'effetto del caldo che abbassa la pressione, specie dopo i pasti, possono portare a una riduzione del flusso di sangue al cervello, con conseguente lipotimia e svenimento. L'ideale è concordare col proprio medico una parziale correzione della terapia finché non torna il fresco». In ogni caso, puntualizza il geriatra, l'importante è continuare a fare moto: «Il movimento è il farmaco migliore per la terza età, mentre la fatica è solo usurante. Senza sforzi, e evitando accuratamente le ore più calde, gli anziani devono uscire e godersi delle belle passeggiate».

Fonte: Agi


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