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Merce scaduta e invasa da parassiti Sequestri dei Nas in tutta Italia

Ancora controlli in agriturismi, alberghi e ristoranti con oltre 10 tonnellate di alimenti trovati in pessimo stato di conservazione, invasi da parassiti, privi di sistema di rintracciabilità e oggetto di frode ai danni del consumatore. Sequestri di salumi, pane e pesce a Parma, Viterbo e Cosenza

 
03 settembre 2009 | 10:39

Merce scaduta e invasa da parassiti Sequestri dei Nas in tutta Italia

Ancora controlli in agriturismi, alberghi e ristoranti con oltre 10 tonnellate di alimenti trovati in pessimo stato di conservazione, invasi da parassiti, privi di sistema di rintracciabilità e oggetto di frode ai danni del consumatore. Sequestri di salumi, pane e pesce a Parma, Viterbo e Cosenza

03 settembre 2009 | 10:39
 

 Ancora controlli a numerosi agriturismi, alberghi e ristoranti, e nuovi sequestri di tonnellate di alimenti potenzialmente nocivi per la salute umana. Nelle ispezioni svolte nell'ultima settimana di agosto, i carabinieri del Nas di tutta Italia hanno rivolto l'attenzione a quelle attività di ristorazione che vengono particolarmente frequentate nel periodo estivo dai villeggianti, incluse le aziende di produzione di alimenti che le riforniscono.

Federconsumatori inerviene sulla questione e ribadisce la necessità di intensificare l'azione di controllo da parte degli organi preposti, chiarendo i ruoli e rendendo effettivamente operativa, a tale proposito, l'Agenzia per la sicurezza alimentare italiana; di incrementare la sicurezza e la trasparenza dei prodotti alimentari, diritti fondamentali dei consumatori, attraverso la definizione di una normativa che preveda l'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine di tutti i prodotti alimentari e di una riorganizzazione e razionalizzazione dell'intera filiera agro-alimentare, al fine di eliminarne le inefficienze e aumentare la qualità.

Nel corso di vari accertamenti, i militari hanno sottratto al consumo oltre 10 tonnellate di alimenti, trovati in pessimo stato di conservazione, invasi da parassiti, privi di sistema di rintracciabilità e oggetto di frode ai danni del consumatore. Di particolare rilevanza i sequestri operati dai Nas di Parma e Viterbo in 2 distinte operazioni di servizio.

Il Nucleo emiliano, dopo un'ispezione presso un'azienda di produzione di salumi, ha sottoposto a sequestro oltre 3 tonnellate di prosciutti, culatelli e insaccati vari, senza alcuna etichettatura e per i quali la ditta non aveva approntato un sistema che consentisse di risalire alla materia prima (c.d. "rintracciabilità"). Il Nas di Viterbo, che ha controllato un panificio, ha sequestrato 4 tonnellate di farina pronta per la lavorazione, invasa da parassiti e in stato di alterazione, oltre a pane dichiarato come proveniente da un'azienda assolutamente estranea, procedendo al sequestro anche dell'intera struttura produttiva e delle attrezzature utilizzate.

Inoltre, sono mille i chilogrammi di pesce, conservati in maniera non corretta e pericolosa per la salute dei consumatori, sequestrati dal Nas di Cosenza nei confronti di 5 venditori ambulanti locali. Nel corso dei controlli, 9 attività di ristorazione (tra agriturismi, bar e ristoranti) sono state chiuse dai Carabinieri dei Nas e dalle autorità sanitarie per carenze igieniche e strutturali nonché mancanza delle autorizzazioni sanitarie e amministrative. Sono 31 le persone segnalate alle autorità competenti. Il valore complessivo degli alimenti sequestrati ammonta a 250mila euro. I risultati complessivi ottenuti nel corso dei controlli estivi, che proseguiranno anche nel mese di settembre, saranno oggetto di prossima comunicazione agli organi di stampa.

Codacons, per frodi alimentari sotto accusa Comuni e Asl

Questa estate i Nas hanno compiuto numerosi maxi sequestri di prodotti alimentari scaduti e mal conservati. Oggi l'ennesima operazione con sequestro di alimenti detenuti in pessimo stato di conservazione, invasi da parassiti. Il Codacons, che fin dai primi sequestri dell'inizio di questa estate aveva plaudito alle ispezioni dei Nas, chiedendo di estenderle in tutta Italia, dai villaggi turistici ai ristoranti, si interroga ora come sia possibile che questi controlli, in Italia, siano fatti solo da tale nucleo dei Carabinieri.

In particolare l'associazione vuole sapere cosa facciano a tutela della salute umana le Asl e i vigili urbani, che hanno numerose competenze in materia. «Come è possibile, a esempio, che oggi i Nas abbiano trovato attività di ristorazione non solo con carenze igieniche e strutturali ma addirittura senza le necessarie autorizzazioni sanitarie e amministrative. - si domanda il presidente Codacons, Carlo Rienzi - I Comuni e le Asl dormono. Non se ne erano accorti. Quanti controlli effettuano ogni anno».

Il Codacons chiede quindi al ministro Sacconi e ai vari sottosegretari alla Salute, - anche per tutelare il settore alimentare da truffe che, non solo danneggiano la salute dei consumatori ma creano miliardi di euro di danni a un comparto che fa da traino al made in Italy - di mandare ispettori presso le Asl, per accertare quanti controlli abbiano effettuato nell'ultimo anno e quanto personale sia stato impiegato in tale settore.


Fonte: Agi

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