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Estate 2009, è tempo di consuntivi Andamento migliore del previsto

Un’indagine Fipe sui dati a consuntivo della stagione conferma che all’estate non si rinuncia. Molto in voga soggiorni brevi o fine settimana lunghi e frequenti. Il leggero aumento dello 0,1% registrato rispetto al 2008 ha fatto tirare un sospiro di sollievo a chi prevedeva un calo dello 0,5%

 
17 settembre 2009 | 11:13

Estate 2009, è tempo di consuntivi Andamento migliore del previsto

Un’indagine Fipe sui dati a consuntivo della stagione conferma che all’estate non si rinuncia. Molto in voga soggiorni brevi o fine settimana lunghi e frequenti. Il leggero aumento dello 0,1% registrato rispetto al 2008 ha fatto tirare un sospiro di sollievo a chi prevedeva un calo dello 0,5%

17 settembre 2009 | 11:13
 

 A dispetto della destagionalizzazione auspicata da tutti, l'estate finisce al cominciar della scuola. E mentre per gli alunni è appena iniziato un nuovo ciclo di studi, per operatori ed esercenti è tempo di rendiconti. Un'indagine del Centro studi Fipe sui dati a consuntivo della stagione conferma che all'estate (da intendersi come il periodo per definizione e tradizione delle vacanze) non si rinuncia facilmente. Si tende ad accorciare il periodo del soggiorno, magari ci si organizza meglio con fine settimana più lunghi e frequenti, ma non esiste estate senza viaggi. Anzi, nonostante la crisi economica che ha tenuto ben chiuso il portafoglio dei vacanzieri (che rispetto all'anno scorso hanno speso 1,2 miliardi di euro in meno), le presenze turistiche hanno fatto registrare un andamento migliore di quello previsto.

Se gli operatori ottimisti all'inizio della stagione erano solo il 15%, a riconoscere che il movimento turistico è andato meglio adesso è il 39% del campione. Infatti, il calo di presenze rispetto all'anno precedente, che secondo la stima doveva attestarsi intorno allo 0,8%, è rimasto contenuto, toccando solo lo 0,2%. Bene è andato il turismo degli italiani, dove il leggero aumento dello 0,1% registrato rispetto al 2008 ha fatto tirare un sospiro di sollievo a chi prevedeva un calo dello 0,5%. Più contenuto del previsto anche il calo dei turisti stranieri, passato da -1,8% delle previsioni a -1,2% effettivamente registrato.

Lino Enrico StoppaniPer quanto riguarda le destinazioni turistiche, bene il mare, centri minori e città d'arte (posto che vai, vacanza che trovi), meno interesse invece è stato registrato per l'estate in montagna. Sarebbe però un errore archiviare la stagione senza tenere conto dell'elevata variabilità delle diverse situazioni territoriali. Le migliori performances si sono registrate soprattutto nelle località che hanno saputo praticare forti politiche di prezzo, hanno cominciato a cambiare il modello di sviluppo turistico investendo sull'integrazione di diversi servizi, hanno potuto contare su condizioni ambientali ottimali. Sulle coste, ad esempio, le bandiere blu da un lato e le emergenze ambientali dall'altro hanno fatto la differenza tra successo e insuccesso.

«Sono segnali importanti, questi - ha dichiarato Lino Enrico Stoppani (nella foto), presidente Fipe - che dobbiamo interpretare e trasformare in strategie e progetti se vogliamo rilanciare il settore».


Consuntivo sulla stagione estiva 2009
La sostanziale tenuta del turismo nel corso dell'ultima stagione estiva trova conferma, anzi si rafforza, nelle valutazioni raccolte a consuntivo dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi). La flessione registrata nei mesi di giugno e luglio e le aspettative di miglioramento riposte su agosto trovano conferma nelle valutazioni fornite a consuntivo dagli operatori. La stagione si chiude con una sostanziale stabilità delle presenze, segno che l'estate rappresenta oramai una sorta di zoccolo duro per le vacanze.

Le indicazioni delle imprese, che prevedevano una flessione del turismo internazionale nell'ordine di due punti percentuali e un più contenuto calo delle presenze italiane misurato in mezzo punto percentuale, danno oggi un miglioramento, sia per quel che riguarda i turisti nostrani dove la percentuale diviene positiva, sia per i turisti stranieri dove si attenua la flessione.

Confermato il previsto calo dei consumi, che resta così la vera novità di questa stagione 2009. Dal lato delle destinazioni turistiche il turismo balneare è andato meglio del previsto. La stagione infatti si chiude con un lieve incremento delle presenze rispetto all'anno scorso. Il turismo nei centri minori mantiene un profilo di sostanziale stabilità e lo stesso può dirsi per le città d'arte. Lievemente negativo il quadro delle località montane.


Le valutazioni degli operatori sulle presenze turistiche (valori %)

Fonte: Indagini Fipe 2009


Entità delle presenze turistiche estive (confronto 2009/2008)



Presenze turistiche estive per nazionalità (confronto 2009/2008)



Spese turistiche complessive (confronto 2009/2008)



Presenze turistiche estive per destinazione (confronto 2009/2008)




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