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Premio internazionale “Taittinger” Luigi Gandola è il finalista italiano

Luigi Gandola, chef 26enne del ristorante Salice Blu di Bellagio (Co), ha vinto la selezione italiana del 43° Premio culinario internazionale “Taittinger”, qualificandosi così per la finale che si svolgerà a Parigi e che vedrà competere 12 chef provenienti da vari Paesi europei e dal Giappone

 
06 novembre 2009 | 17:15

Premio internazionale “Taittinger” Luigi Gandola è il finalista italiano

Luigi Gandola, chef 26enne del ristorante Salice Blu di Bellagio (Co), ha vinto la selezione italiana del 43° Premio culinario internazionale “Taittinger”, qualificandosi così per la finale che si svolgerà a Parigi e che vedrà competere 12 chef provenienti da vari Paesi europei e dal Giappone

06 novembre 2009 | 17:15
 

Luigi GandolaSarà Luigi Gandola (nella foto) a rappresentare l'Italia nella finale internazionale del 43° Premio Culinario 'Taittinger” 2009. Lo chef 26enne del ristorante Salice Blu di Bellagio (Co) ha vinto la selezione italiana, qualificandosi così per la finale che si svolgerà a Parigi il 24 novembre e che vedrà competere 12 chef, tutti di età compresa tra i 24 e i 39 anni, provenienti da Belgio, Francia, Italia, Giappone, Lussemburgo, Olanda e Svizzera.

La finale italiana si è svolta il 21 ottobre scorso negli spazi messi a disposizione dell'istituto Ipssar G. Brera e conclusasi con la premiazione al Grand Hotel Excelsior Gallia di Milano, in collaborazione con la Federazione italiana cuochi e alla presenza di Dominique Garreta, direttrice marketing e comunicazione della maison Taittinger, azienda promotrice dell'importante premio, che è giunto quest'anno alla sua 43ª edizione.

Luigi Gandola è stato scelto tra i 9 finalisti da una giuria di insigni professionisti che hanno assaggiato i due piatti preparati da ciascun candidato in 5 ore, secondo il regolamento. Una ricetta era libera sul tema imposto dal comitato organizzatore, la 'Faraona di fattoria”, l'altra imposta dal presidente della giuria nazionale. Il giovane, già vincitore di ben 31 medaglie d'oro in concorsi nazionali e internazionali, ha conquistato la giuria con la seguente ricetta libera: 'Petto di faraona arrostito con funghi porcini e tartufo bianco in manto di speck e coscia confit con pomodori secchi, basilico e formaggio di malga accompagnato da salsa allo Champagne”. Eccellente è stata giudicata anche la preparazione della ricetta imposta, il 'Filetto di gallinella con pane alle erbe e salsa alla mediterranea su passatina di patate”.

Al secondo posto, dietro Gandola, si è classificato Marco Moroni, chef del ristorante dell'Hotel Salastrains di St. Moritz (CH); terzo classificato Roberto Monforti Ferrario, chef del ristorante Le Vacherie, Brusaporto (Bg); quarti a pari merito gli chef Stefano Marinucci, Fabio Groppi, Maurizio Toscanini, Bruno Piovanelli, Antonio Danise e Giampiero Vento.

Alla serata di gala che ha concluso l'evento erano presenti, fra gli altri, Jean-Pierre Redont, segretario generale del Prix, Christian Millet, presidente della Società dei cuochi di Francia e membro del comitato organizzatore del Prix, Paolo e Pietro Pescarmona, in rappresentanza della famiglia che da oltre 50 anni importa in Italia il rinomato Champagne Taittinger. Il presidente della Federazione italiana cuochi Paolo Caldana durante la serata ha ricordato con affetto la recente scomparsa del segretario generale Federcuochi Gian Paolo Cangi, figura carismatica che, grazie alle sue grandi capacità, ha saputo dare un contributo fondamentale all'organizzazione e allo sviluppo di questo prestigioso concorso in Italia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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