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La grappa è il profumo dell'Italia Parola di Antonio Motteran

Consapevolezza del prodotto, educazione al consumo dei super alcolici. Antonio Motteran, direttore generale di Carpenè Malvolti, dà suggerimenti in occasione del suo intervento a SpiriTs di Trieste all’incontro “Lo spirito del marketing e della comunicazione in tempi di crisi e di nuove normative”

 
16 novembre 2009 | 15:33

La grappa è il profumo dell'Italia Parola di Antonio Motteran

Consapevolezza del prodotto, educazione al consumo dei super alcolici. Antonio Motteran, direttore generale di Carpenè Malvolti, dà suggerimenti in occasione del suo intervento a SpiriTs di Trieste all’incontro “Lo spirito del marketing e della comunicazione in tempi di crisi e di nuove normative”

16 novembre 2009 | 15:33
 

 Antonio MotteranTRIESTE - La crisi dei consumi in compagnia dell'acool test hanno contribuito in modo considerevole alla riduzione del consumo dei superalcolici in Italia. L'Istituto nazionale grappa, in occasione di Grapperie aperte ha divulgato un dato relativo alla contrazione del consumo nell'Horeca pari al 4%, ma la Fiera Trieste nonostante le fosche tinte del settore ha investito e creduto nella forza dei superalcolici italiani ed ha inaugurato SpiriTs & Co, la prima fiera italiana dedicata.

Tra le molte attività organizzate per far esplorare al consumatore il complesso ed affascinante mondo dei superalcolici, sabato 14 novembre gli organizzatori hanno voluto offrire delle soluzioni ai produttori organizzando l'incontro 'Lo spirito del marketing e della comunicazione in tempi di crisi e di nuove normative”. Antonio Motteran (a sinistra nella foto), direttore generale di Carpenè Malvolti, una delle prime aziende in Italia ad aprire una distilleria nell'Ottocento e ad esportare il distillato italiano per eccellenza, ha dichiarato nel suo intervento: «La grappa ha il profumo dell'Italia, è legata a doppio filo all'immagine del nostro Paese. Nasce dal mondo del vino. Non dimentichiamoci poi che l'estero è molto affascinato dall'Italia enogastronomica, e un prodotto unico come la nostra grappa può avere in questo campo una importante opportunità. è quindi all'estero che i produttori dovrebbero guardare, un mercato che a noi può dare molto».

«I superalcolici sono prodotti caratterizzati da un tasso alcolico molto elevato rispetto alle bevande normali e appartengono a quella categoria di prodotti che richiedono un utilizzo consapevole, come un'automobile che va a 250 all'ora e utilizzata a tale velocità in strade normali produce solo danni, ma non per questo si dice che non si possono produrre più auto, anche mangiare 4 chili di funghi è nocivo e non per questo non si dice di mangiare più funghi, prendere un farmaco 10 volte più di quanto indicato dal medico fa male, e via di seguito».

 «Questo significa che i superalcolici richiedono la consapevolezza di un consumo e quindi un'educazione, e utilizzati in modo scorretto toccano il mondo della sicurezza personale e degli altri e il mondo della salute. Pertanto - sostiene Antonio Motteran - per il marketing dei superalcolici è fondamentale farsi carico di comunicare quali sono le modalità di consumo avvertendo che il loro abuso provoca insicurezza e gravi danni alla salute e nel contempo questa educazione deve comprendere anche il benefit insito in questi prodotti, ovvero sono apportatori di gratificazione personale perché offrono la possibilità di una degustazione con gli amici o da soli e privarsene è insensato».

«Quindi il benefit dei superalcolici è effettivo, ci sono prodotti di qualità che offrono performance di gratificazione che sono molto attraenti, l'uomo di marketing deve evidenziare questi aspetti, in questi momenti di difficoltà deve farsi carico di gestire gli aspetti positivi e in chiave di marketing aggiungere prodotti anche a minore tenero alcolico per aiutare l'autocontrollo di chi consuma i superalcolici».

«Nel campo della comunicazione il responsabile di prodotto dovrebbe anche colpire con molta forza tutti gli abusi quando vengono potenziati con stupefacenti per provocare alterazioni emotive esagerate e fuori equilibrio delle persone e quindi una campagna di comunicazione a colpire funzioni d'uso miranti a squilibrare la persona, le grandi case dovrebbero prendere una posizione di fronte a i droga party, dovrebbero allearsi, creare una centrale di comunicazione, un circuito cofinanziato che possa portare all'educazione, come ho detto prima in un contesto di crisi dovuto alla situazione economica e a anche soprattutto perchè viene toccata la salute; andando specificatamente alla grappa questa è un superalcolico e come tale ha i suoi significati di rischio, quindi va consumata in modo consapevole, occorre salvaguardare il valore della tradizione legata a questo prodotto italiano per eccellenza tanto che spesso all'estero si consuma grappa per sentirsi italiani».


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