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Grappa fai da te, modificato il ddl Ma il problema resta irrisolto

Il decreto di legge sulle grappe artigianali è stato ritirato e ripresentato in formula modificata. Ma l’Istituto nazionale grappa, che si è sempre battuto al fianco di Italia a Tavola, esprime le proprie perplessità al riguardo: Il provvedimento si limita a coprire il problema, non lo risolve

11 dicembre 2009 | 10:04
Grappa fai da te, modificato il ddl Ma il problema resta irrisolto
Grappa fai da te, modificato il ddl Ma il problema resta irrisolto

Grappa fai da te, modificato il ddl Ma il problema resta irrisolto

Il decreto di legge sulle grappe artigianali è stato ritirato e ripresentato in formula modificata. Ma l’Istituto nazionale grappa, che si è sempre battuto al fianco di Italia a Tavola, esprime le proprie perplessità al riguardo: Il provvedimento si limita a coprire il problema, non lo risolve

11 dicembre 2009 | 10:04
 

Il decreto di legge sulle 'grappe” artigianali è stato ritirato, e ripresentato in una formula modificata. L'Istituto nazionale grappa, battutosi fortemente per questa causa a fianco di Italia a Tavola, esprime le proprie perplessità al riguardo.

Grazie anche alle forti pressioni dell'Istituto nazionale grappa e dei suoi associati, il 3 novembre scorso è stata infatti comunicata all'assemblea del Senato la decisione presa dagli stessi presentatori del decreto di legge sulle cosiddette 'grappe artigianali” di ritirare la proposta.

è stato lo stesso senatore Enrico Montani, in data 23 ottobre 2009 a ritirare, anche a nome degli altri firmatari, il disegno di legge recante le 'Disposizioni concernenti la produzione artigianale e senza fini di lucro di grappe e di acquaviti di frutta”. A questo è seguita, poi, la ripresentazione da parte dei medesimi firmatari di un nuovo decreto di legge leggermente modificato per superare i principali aspetti di criticità evidenziati dagli operatori. Modifiche che fanno però discutere, in quanto non significativamente differenti dalla prima versione presentata.

Le parole del presidente dell'Istituto nazionale grappa Cesare Mazzetti: «L'Istituto nazionale grappa si è fortemente battuto per contrastare questa proposta da noi giudicata iniqua e pericolosa, e il ritiro del decreto di legge ha rappresentato l'esito positivo dei nostri sforzi. Purtroppo, scorrendo questo nuovo testo, ci sembra che si tratti solo di un belletto, cioè che tali aspetti siano solo stati coperti, ma non risolti. Rimane la mancanza di garanzie sulla salute, rimane la problematicità dell'uso della indicazione geografica protetta (perché di ciò si tratta) 'grappa”, rimane l'iniquità del trattamento fiscale nei confronti degli operatori onesti. Rimane, alla base di tutto, la completa mancanza di utilità di un provvedimento che non è richiesto da nessuno, e che al massimo potrebbe fare felice un pugno di agriturismi, perché potrebbero offrire ai propri clienti un bicchierino gratuito esentasse (e magari rovinare loro il pranzo, con un distillato di pessima qualità)».


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