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Iniziato l'esodo di Natale Allerta meteo al nord

È iniziato l'esodo natalizio tra difficoltà per la neve che nei giorni scorsi ha paralizzato il nord. La Protezione Civile rimane comunque in allerta per le precipitazioni diffuse nelle regioni settentrionali. Mentre la situazione nelle stazioni e negli areoporti sta tornado alla normalità

 
24 dicembre 2009 | 12:34

Iniziato l'esodo di Natale Allerta meteo al nord

È iniziato l'esodo natalizio tra difficoltà per la neve che nei giorni scorsi ha paralizzato il nord. La Protezione Civile rimane comunque in allerta per le precipitazioni diffuse nelle regioni settentrionali. Mentre la situazione nelle stazioni e negli areoporti sta tornado alla normalità

24 dicembre 2009 | 12:34
 

La neve concede una tregua, ma continua il maltempo al nord. Al contrario al centro-sud si sono registrate temperature primaverili (nel primo pomeriggio 16 gradi a Firenze, 17 a Roma, addirittura 22 a Palermo e 23 a Messina). Nelle regioni settentrionali la protezione civile, come riporta il corriere.it, ha diramato un all'erta per la pioggia, che sta cadendo copiosa. E a Venezia si registra un'alta marea con una massima di 132 centimetri sullo zero mareografico che interessa quasi la metà del capoluogo veneto. Anche per la giornata di Natale è atteso il fenomeno dell'acqua alta.

In giornate che si preannunciano calde per le partenze natalizie, il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, intervenuto a SkyTg24 ha voluto fare ammenda con i viaggiatori: «Chiedo scusa per i disagi» ha detto spiegando che c'era un'alternativa ai disagi subiti: «Potevamo chiudere la rete ferroviaria, era già accaduto in passato. Noi invece abbiamo preferito tenerla aperta perchè nonostante i disagi e nonostante i ritardi decine di migliaia di passeggeri possono raggiungere le destinazioni per passare il Natale». Il ministro ha poi evidenziato che i problemi che stanno colpendo l'Italia in questi giorni sono gli stessi di altri grandi paesi d'Europa, «tutti si sono trovati in queste gravissime difficoltà». Sui prezzi dei biglietti dei treni, ha spento le polemiche: «Pur essendo cari, sono certamente non ancora ai livelli di molti Paesi europei. Il servizio, soprattutto dell'Alta velocità, è un servizio tecnologicamente di altissimo livello ed è mutuato da tanti altri paesi dalla Cina, all'Egitto alla stessa Russia». Esiste tuttavia un problema serio, ha concluso Matteoli, ed è quello dei treni locali: «Bisogna migliorarlo perchè attualmente è molto, molto scadente. Per questo abbiamo stanziato 2 miliardi per acquistare nuovi treni e rendere questa tipologia di tratte meno disagevoli».

E la Vigilia sarà una giornata di partenze:  in prima mattina non si segnalavano particolari problemi sulle autostrade, salvo forti rallentamenti tra Modena nord e Modena sud, sull'A1, e problemi sulla A12 tra Roma e Civitavecchia dove, a causa di un tir in fiamme, è stato chiuso il tratto tra lo svincolo con la statale 1 Aurelia e Civitavecchia nord, in direzione della Capitale. In ogni caso oggi è considerata giornata da bollino rosso e il traffico è in progressivo aumento su tutta la rete autostradale. Molto rallentata la circolazione tra Bologna e la Romagna per la presenza di banchi di nebbia che hanno ridotto la visibilità, in alcuni tratti, a non più di 50 metri.

Affollate le stazioni ferroviarie, anche per effetto delle cancellazioni e dei ritardi dei giorni scorsi, che avevano interessato in particolare il nodo di Milano. La rete è tornata alla normale operatività anche se alcuni convogli, soprattutto quelli a lunga percorrenza, mantengono molti minuti di ritardo , anche fino a un paio d'ore, accumulati soprattutto in fase di partenza nella notte di mercoledì. Grande affluenza anche negli aeroporti, dove le cancellazioni dei voli dei giorni scorsi avevano costretto molte persone a bivaccare in attesa di un imbarco.

Al porto di Genova partono regolarmente i traghetti che trasportano passeggeri con auto al seguito, nonostante lo sciopero che da mercoledì pomeriggio blocca lo scalo ligure a seguito della morte di Gianmarco Desana. Arrivano e partono solo i traghetti per la Sicilia, la Sardegna, la Spagna ed il nord Africa, in base all'accordo raggiunto tra le autorità ed il console della Culmv Antonio Benvenuti. «Facciamo salire a bordo solo i passeggeri con auto al seguito - conferma uno dei manifestanti davanti alla Stazione marittima - facciamo passare anche i camionisti che tornano a casa per Natale ma solo con la motrice, senza il semirimorchio». Un lavoratore tiene in mano una lista di cognomi fornito dalla compagnia Grandi Navi Veloci: sono le persone attese dai parenti nelle isole alle quali deve essere garantita la partenza.

Per quanto riguarda le previsioni il Natale sarà piovoso, ma meno freddo, dicono gli esperti meteo. Venti da sud porteranno temperature più tiepide, ma anche una nuova ed intensa perturbazione dalla Spagna. Una minaccia è rappresentata dalle piogge abbondanti che provocheranno l'innalzamento di fiumi e torrenti. Per la giornata di giovedì resta l'allerata maltempo e la protezione civile parla di «precipitazioni diffuse e persistenti» sul centro-nord fino alla Toscana e venti forti sul resto dell'Italia, con mareggiate lungo le coste, che interesseranno il Paese già a partire dalla serata di mercoledì. Le piogge saranno particolarmente intense sulle zone dell'Appennino settentrionale, sui settori alpini e prealpini orientali. Precipitazioni che daranno un ulteriore contributo all'innalzamento dei livelli idrici del fiumi, già sotto stretto monitoraggio anche per effetto dello scioglimento della neve accumulata in questi giorni.

Le avvisaglie delle possibili piene di fiumi e torrenti si sono già avute sull'Appennino tosco-emiliano, dove si sono registrate delle fuoriuscite, e nel levante Ligure, dove nelle ultim ore sono caduti 180 millimetri di pioggia. Sono previste situazioni di criticità per il fiume Magra, in provincia di La Spezia, per i corsi d'acqua sull'Appennino emiliano e per quelli delle Prealpi venete, in particolare il Tagliamento. In centro Milano si sono avuti i primi allagamenti nella zona di viale Zara, sotto cui scorre l'alveo del Seveso. Ma le attenzioni maggiori sono puntate sul Po, il cui livello idrometrico, secondo quanto annuncia la Coldiretti, si è alzato di un metro nelle ultime 24 ore.

Le temperature che salgono hanno fatto aumentare sull'intero arco alpino - dove giovedì è prevista neve al di sopra degli 800-1.000 metri - il rischio di valanghe. A chiunque abbia in programma gite ed escursioni in quota, il Dipartimento raccomanda la massima prudenza e di consultare i bollettini della neve prima di partire. Il Dipartimento della Protezione Civile seguirà l'evolversi della situazione in stretto contatto con le Prefetture, le Regioni e le strutture locali di protezione civile.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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