MONOPOLI (BA) - Il 17 gennaio scorso si è svolto, organizzato dal Gruppo virtuale cuochi Italiani, il tagliatelle day, giornata in cui numerosissimi chef in tutto il Mondo hanno cucinato le celeberrime tagliatelle alla bolognese. La "Giornata internazionale delle cucine italiane", manifestazione giunta alla sua terza edizione, ha il dichiarato intento di dire un deciso no al taroccamento dei nostri piatti più conosciuti all'estero e, senza alcun dubbio, la 'bolognese” è sicuramente tra questi.
Protagonisti delle precedenti edizioni sono stati gli spaghetti alla carbonara e il risotto alla milanese, quindi, anche quest'anno, in una ola gastronomica globale che ha coinvolto moltissimi ristoranti in oltre 50 Paesi, dal Brasile agli Stati Uniti, dal Sudafrica alla Francia, fino alla Russia e al Giappone, sono state preparate montagne di tagliatelle, cucinate secondo i dettami della più rigorosa tradizione.
"Italia a Tavola" è andata a rendersene conto, ben lontano dall'Emilia, partecipando al pranzo nell'osteria Vigna del mar di Monopoli (Ba). E così, accolti da Luciano Lombardi, patron del ristorante, e dal curatore dell'evento, il giornalista e consigliere nazionale Onav Pasquale Porcelli, ci ritroviamo seduti davanti a un piatto di eccellente prosciutto crudo di Parma stagionato venti mesi, abbinato al caldissimo gnocco fritto.
Il tempo di fare un gradito bis e veniamo invitati in cucina per assistere all'impiattamento della regina della giornata, la mitica tagliatella, condita con il suo bel ragù di manzo e una spolverata di ottimo Parmigiano Reggiano. Qualche rapida foto di rito e le gustiamo ancora fumanti: la pasta è al dente, il ragù, ben tirato, è cremoso e saporito; siamo soddisfatti, la celebrazione di questo grande piatto è davvero riuscita.
Dopo, ossobuco di vitello con purè e l'ottimo pane fatto con il lievito madre da Mimma, chef del ristorante. I vini gentilmente offerti dall'azienda Polvanera di Gioia del Colle (Ba) hanno accompagnato il pranzo, chiuso con una golosa millefoglie al cioccolato e arancia candita. Davvero una bella giornata, salutiamo gli organizzatori e, tornando a casa, ci chiediamo quale potrà essere il piatto che il Gvci proporrà il prossimo anno.
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