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Anche l’Anag si scaglia con forza contro la legge dei “maestrini distillatori”

Le modifiche al disegno di legge sulla grappa “fai da te” sono solo formali e inutili, e anche l'Anag si unisce a Italia a Tavola, all'Istituto nazionale grappa e a tutti i distillatori nel far pressioni sulla classe politica perché tenga conto degli enormi rischi per la salute dei consumatori

 
13 marzo 2010 | 14:37

Anche l’Anag si scaglia con forza contro la legge dei “maestrini distillatori”

Le modifiche al disegno di legge sulla grappa “fai da te” sono solo formali e inutili, e anche l'Anag si unisce a Italia a Tavola, all'Istituto nazionale grappa e a tutti i distillatori nel far pressioni sulla classe politica perché tenga conto degli enormi rischi per la salute dei consumatori

13 marzo 2010 | 14:37
 

La lotta è davvero difficile e anche in questa occasione non si riesce a capire come certi personaggi politici non privilegino la tutela della salute piuttosto che un pugno di voti e continuino a proporre provvedimenti non solo inutili, ma anche dannosi per il nostro buon nome. Le pressioni di 'Italia a Tavola” e del suo direttore Alberto Lupini, dell'Istituto nazionale della grappa e del suo presidente Cesare Mazzetti, di tutti i distillatori che raccolgono milioni e milioni di fatturato e pagano enormi somme all'erario non servono a far capire che la ripresentazione di un disegno di legge (ci riferiamo al n. 1839 del 23 ottobre 2009) proposto con inutili e solo formali modifiche dai senatori della Lega Nord Enrico Montani, Gianpaolo Vallardi e Sergio Divina non è che una brutta copia di quello precedente, meglio noto come viatico per le grappe 'fai da te”.

Il presidente nazionale Anag Silvano Facchinetti, grazie alla sua alta conoscenza tecnica della materia, si è lungamente espresso qualche mese fa sui pericoli che l'approvazione di una legge di quel tipo creerebbe per la salute di tutti ed è evidente che non nuocerebbe solo ai distillatori, che vedrebbero il mercato invaso da migliaia di grappe artigianali a bassissimo prezzo (visto che verrebbero prodotte senza controlli né igienici né tecnici e senza versare le dovute tasse), ma nuocerebbe soprattutto al buon nome della grappa, unico distillato, o bevanda spiritosa che dir si voglia, unicamente italiano. è proprio il caso di dire: 'Povera Italia!”.

L'Anag invita i propri iscritti, sparsi per tutta Italia e che stanno crescendo di numero di mese in mese, a leggere con attenzione l'articolo del mastro distillatore Priscilla Occhipinti che, oltre a sottolineare la pericolosità di quel disegno di legge, costituisce una lezione per gli assaggiatori sia teorica che pratica. Ci auguriamo che tutti i nostri iscritti lo studino.

Non dimentichiamo che i controlli da parte di funzionari Asl e Agenzia dogane, che quel disegno prevede solo sulla carta, non potranno mai essere compiuti, poiché quei funzionari sono pochissimi e la tassa forfettaria di 50 euro, prevista per ogni 'maestrino” che potrebbe produrre 50 litri di grappa, prenderebbe il posto (1 euro al litro) di quella che i distillatori devono attualmente pagare (8 euro al litro più Iva) e sarebbe quindi un grosso danno anche per l'erario.

Quindi le modifiche al precedente disegno sono solo formali e inutili, e anche noi ci uniamo a far pressioni sul ministero delle Politiche agricole e su tutta la classe politica perché non permetta di istituzionalizzare questi enormi rischi per la salute dei consumatori di grappa: piccole quantità sì, ma non veleni! Sarebbe davvero inutile la lotta all'alcolismo che l'Anag porta avanti con cura, passione e convincimento, se poi si autorizza chiunque a produrre centinaia e centinaia di litri di grappa senza nessuna garanzia per la salute di chi la beve. Sentiamoci quindi tutti uniti contro i 'maestrini distillatori”.


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