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Male il turismo alberghiero nel 200911 milioni di pernottamenti in meno

Tra le tipologie turistiche nessuna raggiunge il segno positivo e nell’ordine troviamo in testa le località lacuali (-6,1%) seguite dalla montagna (-5,3%), quindi le località d’affari, le città d'arte, le località di mare e quelle termali. I pernottamenti degli stranieri sono diminuiti del 6,4%

 
31 marzo 2010 | 14:57

Male il turismo alberghiero nel 200911 milioni di pernottamenti in meno

Tra le tipologie turistiche nessuna raggiunge il segno positivo e nell’ordine troviamo in testa le località lacuali (-6,1%) seguite dalla montagna (-5,3%), quindi le località d’affari, le città d'arte, le località di mare e quelle termali. I pernottamenti degli stranieri sono diminuiti del 6,4%

31 marzo 2010 | 14:57
 



Nel 2009 gli alberghi italiani hanno fatto registrare 240,4 milioni di presenze pari a -4,5% rispetto al 2008. I risultati sono frutto dell'Osservatorio turistico-alberghiero di Federalberghi realizzato su un campione di oltre 1.100 alberghi. Nel dettaglio i pernottamenti degli stranieri sono diminuiti del 6,4%, passando a 103,4 milioni dai 110,5 milioni del 2008 e quelli degli italiani sono diminuiti del 2,9% passando dai 141,2 milioni del 2008 a 137 milioni nel 2009.

In più, ad aggravare una situazione già a tinte fosche, il saldo attivo della bilancia valutaria turistica ha registrato un -12,9%, passando dai 10,1 miliardi di euro nel 2008 a 8,86 miliardi di euro del 2009, con gli italiani che hanno speso per vacanze all'estero 19,9 miliardi di euro rispetto ai 20,9 miliardi del 2008 e gli stranieri che hanno speso in Italia 28,8 miliardi di euro rispetto ai 31,1 miliardi di euro del 2008.

Tra le tipologie turistiche nessuna 'raggiunge” il segno positivo e nell'ordine troviamo in testa le località lacuali (-6,1%) seguite dalle località di montagna (-5,3%), quindi le località d'affari con un -5,2%, a loro volta le città d'arte (-5%), località di mare (-3,4%) e le località termali (-0,8%).

Quanto infine alle nazionalità di provenienza, nel periodo monitorato giugno-dicembre la componente proveniente dal Regno Unito ha fatto segnare il peggior risultato (-17,4%) di presenze, seguito dal -5,9% degli Stati Uniti, dal -2,6% della Germania e dal -1,3% della Francia.

In controtendenza i turisti provenienti dalla Svizzera (+7,1%), seguiti dal Belgio (+5,4%), dal Canada (+3,7%), dall'Austria (+3,2%) e dal Giappone (+1,7%). Nel dettaglio nel corso dell'anno 2009 sono stati persi oltre 11,2 milioni di pernottamenti alberghieri (di cui -7,1 milioni di stranieri e -4,15 milioni di italiani).

I cali di consumi turistici sono stati costanti per l'intero anno, ad eccezione del mese di agosto, con un primo semestre catastrofico (febbraio -12,5%, marzo -17,4% e giugno -8,1%) e un secondo semestre caratterizzato da percentuali sempre negative ma meno drammatiche (luglio -3%, settembre -1,3%, ottobre -2.6%).

Nel solo mese di dicembre, tuttavia, nonostante le festività di Natale e Capodanno, si è registrato un calo complessivo del 5,2% di pernottamenti (di cui -4,3% di italiani e -6,7% di stranieri).

«In pratica - commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - siamo tornati in un colpo solo ai livelli del 2005, arretrando di un quinquennio risultati conquistati sul campo grazie al sacrificio economico e professionale di migliaia di imprese turistiche».

 «La richiesta che per l'ennesima volta rinnoviamo all'Esecutivo - conclude Bocca - riguarda il varo di una iniziativa comune, che veda seduti allo stesso tavolo Governo, Imprese, Regioni e Sindacati, per salvaguardare l'occupazione e ridare slancio economico al settore».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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