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Identità territoriale, qualità e blasone Ecco perché il Nobile piace agli italiani

Presentati a Vinitaly i risultati di un'indagine su un campione di consumatori sul Nobile di Montepulciano. Dal questionario sottoposto a un campione di oltre 500 soggetti tra le caratteristiche sono emerse identità territoriale, riconoscibilità elevata, blasone e ottimo rapporto qualità/prezzo

 
08 aprile 2010 | 12:54

Identità territoriale, qualità e blasone Ecco perché il Nobile piace agli italiani

Presentati a Vinitaly i risultati di un'indagine su un campione di consumatori sul Nobile di Montepulciano. Dal questionario sottoposto a un campione di oltre 500 soggetti tra le caratteristiche sono emerse identità territoriale, riconoscibilità elevata, blasone e ottimo rapporto qualità/prezzo

08 aprile 2010 | 12:54
 

VERONA - Identità territoriale; riconoscibilità elevata; blasone; ottimo rapporto qualità/prezzo. Potrebbe riassumersi così una bottiglia di Vino Nobile di Montepulciano stando ai risultati di un'indagine compiuta dal Consorzio del vino Nobile di Montepulciano. Il questionario è stato sottoposto ad un campione di oltre 500 soggetti, tra consumatori, addetti ai lavori e appassionati. Come detto, gli intervistati considerano il Nobile un vino dalla forte identità, legato al proprio territorio (100% delle risposte). Non sorprende dunque che i concetti indicati come maggiormente associabili a questo prodotto risultino proprio 'identità” e 'Toscana”. Dalle risposte emerge che eleganza ed equilibrio appaiono le caratteristiche più evidenti di questo rosso Docg al quale viene attribuita anche la capacità di accompagnare tutti i pasti. Anche per questo oltre il 70% degli intervistati consiglierebbe o ha già consigliato ad amici o colleghi di acquistare il Vino Nobile.

Federico Carletti«Del resto è proprio su questi principi riscontrati dai consumatori - spiega il Presidente del Consorzio, Federico Carletti (nella foto) - che da sempre, e soprattutto negli ultimi anni, si è basata la filosofia produttiva del Vino Nobile e questa per noi è una conferma che la direzione è quella giusta, specialmente in una particolare congiuntura di mercato come quella di adesso». Tra i dati fuoriusciti dal sondaggio sui consumatore secondo la maggior parte degli intervistati, negli ultimi 15 anni, i produttori hanno contribuito abbastanza o molto (92% delle risposte) ad accrescere la qualità del Nobile riuscendo però a mantenere equilibrato il rapporto tra qualità e prezzo (secondo l'86% questo sarebbe di ottimo rapporto).

I dati dell'indagine sono stati presentati nella giornata inaugurale di Vinitaly dove non poteva mancare uno dei più prestigiosi rossi italiani. A rappresentare il Vino Nobile di Montepulciano come tutti gli anni è il Consorzio dei produttori, presente con un ampio stand a due piani. Le coordinate per scoprire i prestigiosi vini di Montepulciano, con le nuove annate in degustazione di Rosso e Vino Nobile di Montepulciano, sono le seguenti: Pad 8 (Toscana) Stand D12/D13. Presenti nello stand oltre 20 aziende in forma diretta con il produttore per proporre le ultime annate in commercio (il Nobile 2007 e le Riserve 2006).

Secondo le previsioni la Toscana del vino, da sempre maggiore punto di riferimento per i mercati esteri, torna a giocare un ruolo rilevante per il vino italiano. A conferma di questo anche i dati di vendita relativi al Vino Nobile per l'anno 2009 nel quale sono state immesse in commercio oltre 11milioni di bottiglie tra Nobile e Rosso di Montepulciano. Per quanto riguarda il mercato, per il Nobile l'estero rappresenta la percentuale più alta delle destinazioni con il 68% delle bottiglie vendute mentre il 32% è stato destinato al mercato nazionale con Toscana (circa 40 per cento) e Lombardia (circa il 15%) come regioni capofila. L'export in particolare si rivolge ai paesi europei (circa il 70% della quota), con Germania (28%), e Svizzera (26%) che restano i principali mercati, ma crescono le quote destinate a Gran Bretagna (5%) e paesi nordici. Si riconferma in forte crescita anche il mercato Usa che nel 2009 ha assorbito il 18% delle esportazioni segnando un +8 per cento rispetto all'anno precedente. Continua la conquista anche per i mercati emergenti dove il Nobile esporta circa il 15% del prodotto in particolare nei paesi asiatici (6%).

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