Ritorniamo a parlare degli agriturismi. Come sempre esperienza personale. Splendida posizione sulle colline bresciane nell'altopiano di Cariadeghe di Serle (Bs). Serata calda, estiva. Due antipasti e due primi piatti, acqua e vino, 40 euro. Prezzo - si dirà - nella norma. Nella norma un tubo. Gli agriturismi per loro natura producono e vendono direttamente frutta, verdura, carni e latticini. Tutto vero ma il prezzo è reale? O come al solito si predica, si predica, e poi alla resa dei conti... il conto è da ristorante. Dimenticavo, una vaschetta di gelato finale, prodotto da agrigelateria, 4 euro!!! A parte.
E andiamo avanti. Che dire degli Autogrill? Citiamo ad esempio quelli sulla camionabile della Cisa, La Spezia-Parma e viceversa. Pulizia? Qualità? Gentilezza? Efficienza? La stagione estiva, certo, induce a qualche rilassatezza o a non tollerare troppo i vacanzieri. Certi caffè però sono indimenticabili. E che dire delle "fresche e fragranti" brioches con spremuta a 3,85 euro? Meglio uscire dall'autostrada e cercare piuttosto un bar per un buon caffè. Stessa situazione, più o meno, sull'autostrada Bs-Cr-Pc. Forse gli Autogrill sono isole nella stagione estiva dove tutto è concesso. Ma un qualche controllo in più non guasterebbe da parte delle Società di gestione.
Un inno infine ai chioschi. Angurie, gelati, frutta fresca, la vera alternativa all'afa opprimente di luglio e agosto. Ma per favore evitateci spiedi e cotechini. Aspettiamo l'inverno per gustarceli. Così come l'ormai fin troppo mitico "toro allo spiedo". Ma ci sono così tanti tori in giro da farne ogni fine settimana immensi spiedi in ogni parte d'Italia? Sono proprio tutti tori?