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Il consorzio del vino d’Orcia festeggia i dieci anni della Doc

Per la ricorrenza, il 25 settembre a Buonconvento (Si) si terrà Divin Orcia, che si svolgerà in luogo significativo per la storia agricola: il museo della Mezzadria. Come sempre si farà festa e si terranno incontri con i produttori e degustazioni di vini abbinati alle specialità enogastronomiche

 
24 agosto 2010 | 09:50

Il consorzio del vino d’Orcia festeggia i dieci anni della Doc

Per la ricorrenza, il 25 settembre a Buonconvento (Si) si terrà Divin Orcia, che si svolgerà in luogo significativo per la storia agricola: il museo della Mezzadria. Come sempre si farà festa e si terranno incontri con i produttori e degustazioni di vini abbinati alle specialità enogastronomiche

24 agosto 2010 | 09:50
 

Grande festa sabato 25 settembre a Buonconvento (Si), uno dei borghi più belli d'Italia, per il primo decennale della Doc Orcia, atteso traguardo di un percorso che con l'Igt aveva già riconosciuto il valore della produzione vinicola della Val d'Orcia, terra toscana cerniera tra due altre zone vocate ad eccellenze come il Brunello di Montalcino e il Nobile di Montepulciano.

Quel riconoscimento, nel 2000, premiava la qualità ma anche l'impegno degli imprenditori e delle istituzioni che con la denominazione miravano ad aprire una nuova prospettiva di sviluppo e altre opportunità per il territorio.



La manifestazione Divin Orcia si svolgerà quest'anno in luogo significativo per la storia agricola locale: il museo della Mezzadria di Buonconvento. Come sempre in queste occasioni si farà festa e si terranno incontri con i produttori e degustazioni di vini abbinati alle specialità enogastronomiche, come il prosciutto toscano, piccolo, magro e tagliato  a coltello, l'immancabile finocchiona, le salsicce e formaggi dei pascoli locali e i pecorini delle Crete.

L'occasione favorirà soprattutto un confronto tra produttori, istituzioni e pubblico sull'importanza della territorialità per l'Orcia Doc. Ogni etichetta evoca tutta la Val d'Orcia e la sua campagna dai toni sfumati, quasi irreali, dove la civiltà rurale nel corso dei secoli si è composta in un paesaggio di straordinaria armonia. Segnata dalla via Francigena e dal tracciato medievale della Cassia, dal 2004 è Patrimonio Rurale Unesco, il primo riconosciuto in Italia.

Il Consorzio del vino Doc Orcia rappresenta 13 comuni di un vasto territorio che comprende oltre a Buonconvento, Pienza, Castiglione d'Orcia, Radicofani, San Giovanni D'Asso, San Quirico D'Orcia, Trequanda e parte dei comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.

La superficie dei vigneti iscritta all'albo della Doc è 400 ettari, di cui 90 associati al Consorzio. Vi aderiscono 38 produttori e 28 di essi sono anche imbottigliatori. Negli ultimi due anni il totale della produzione si è stabilizzata a 160mila bottiglie.

Ma quali sono i punti di forza di questa giovane Doc? «Senza dubbio avere una delimitazione  contrassegnata  a territori di media ed alta collina fortemente vocati per la viticoltura - dice il presidente dell'Enoteca italiana di Siena Claudio Galletti - e anche una tradizione forte di produzione. Le politiche pubbliche hanno accompagnato il percorso di crescita dei produttori e la Provincia di Siena ha dato sostegno al Consorzio per la sua costituzione e per ll suo sviluppo, sostenendo i progetti di promozione e di valorizzazione del prodotto e del suo legame col territorio. Gli imprenditori hanno fatto investimenti per migliorare impianti,cantine e qualità, ma occorrono ancora sostegni per incentivare e impiantare nuovi vigneti per avere più prodotto sul mercato».

Donella VannettiDonella Vannetti (nella foto), presidente del Consorzio, è stata una protagonista attiva e appassionata di questi anni. «Il decennale è il primo grande traguardo che abbiamo raggiunto - ha detto - e Divin Orcia è il nostro evento istituzionale itinerante tra i comuni della Doc. Ringrazio il sindaco di Buonconvento Marco Mariotti e il direttore del museo della Mezzadria, Gianfranco Molteni, per la disponibilità dimostrata.Tra gli obiettivi che ci eravamo dati e che abbiamo realizzato c'è quello dell'impegno costante sulla qualità con l'istituzione di una Commissione di Assaggio composta da tecnici, giornalisti e ristoratori a garanzia che l'Orcia immesso sul mercato - almeno quella dei consorziati - risponda ad un buono standard qualitativo. Una qualità che ha anche un corretto rapporto con il prezzo. Inoltre continuiamo il lavoro sulla promozione  costante che rende il nostro vino conosciuto ed apprezzato anche in altre regioni e all'estero. Il prossimo traguardo a cui puntiamo è la modifica al disciplinare di produzione che permetterà di dare al nostro vino un carattere più deciso, un legame ancora più stretto con il territorio, affermando con decisione il ruolo del Sangiovese. Saranno introdotte la versione Orcia Doc Sangiovese e la Riserva, e mi auguro che questo possa essere riconosciuto a partire da questa vendemmia».

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